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Alla ricerca disperata di una casa in affitto. Gianfreda: incentivare canoni medio lunghi

In foto: l'assessore Gianfreda
l'assessore Gianfreda
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 24 gen 2023 13:23
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A Rimini sta diventando sempre più difficile trovare una casa in affitto annuale. Molti proprietari prediligono affitti brevi, più redditizi e meno vincolanti, ma sono anche tantissimi gli appartamenti che restano sfitti.  Un tema complesso e di non facile soluzione su cui anche l’amministrazione comunale prova a farsi da mediatore. Nei giorni scorsi l’assessore al Welfare Kristian Gianfreda, insieme ad Acer, ha incontrato i rappresentanti delle Agenzie Immobiliari per capire come agevolare un cambiamento che vada rispondere ad una domanda di mercato sempre più forte. Gianfreda ritiene necessario prevedere incentivi per chi decide di affittare a medio-lungo termine e a canone contenuto. In questa direzione va anche il Patto per la casa, uno strumento in dirittura d’arrivo che è stato pensato dalla Regione e che introduce garanzie per il proprietario che non riceve l’affitto, supporto legale e un aiuto per la ristrutturazione di fine locazione.


‘L’attenzione sul tema affitto è cresciuta, soprattutto dopo la pandemia, non solo a Rimini ma in tutte le città d’Italia. Un problema che, in alcune realtà ad altissimo flusso turistico o con sedi universitarie, diventa ancora più complesso, a causa del contemporaneo boom dei cosiddetti ‘affitti brevi’. Venezia, Firenze, Milano, Bologna e anche Rimini stanno cercando soluzioni su una questione che accusa anche una deficienza legislativa a livello nazionale, ancora incapace di individuare cause, concause e dunque possibili interventi risolutivi.

Nei giorni scorsi, con il supporto di Tiziano Arlotti, Presidente di Acer e la consulente Daniela Montagnoli, ho voluto incontrare i rappresentanti delle Agenzie Immobiliari, per confrontarmi con loro e condividere un progetto che possa aiutare ad aprire il mercato immobiliare, a partire da una riflessione che deve trovare sviluppi amministrativi e non solo; occorre un cambiamento culturale che, a mio parere, è necessario per le città d’Italia e anche per la nostra città, al fine di capire come agire per il bene della comunità e quali siano i reali benefici di certe scelte.

Dobbiamo coinvolgere l’intera comunità, il Terzo Settore, le Agenzie Immobiliari, i proprietari di immobili per dare il via a questo percorso condiviso, imprimendo un cambio di rotta, attraverso un vero e proprio Patto con i Proprietari in grado di rispondere sia alle necessità di chi affitta sia di chi cerca casa.

Misure concrete e agevolazioni ad hoc per incentivare i proprietari a destinare all’affitto medio-lungo e a canone contenuto gli immobili oggi vuoti o pensati per gli affitti brevi, in modo tale da ristabilire una maggiore disponibilità di appartamenti. In questo senso l’Istituzione potrebbe fare da sigillo e contemporaneamente garanzia di questo nuovo ‘patto di comunità’.

Questo lavoro, che capisco bene sia per molti versi inedito e persino ‘scivoloso’, deve accompagnare il lavoro sul fronte della casa più tradizionale. Dalla costruzione di nuovi alloggi, (ad esempio l’imminente avvio dei lavori di nuova Edilizia Popolare nell’area di via Roma, con il contributo regionale) alle misure di incentivo/disincentivo messe nel bilancio 2023, con la somma stanziata di 500mila euro per gli affitti concordati e, insieme, l’incremento dell’imposta di soggiorno per gli affitti brevi.

Sul piano delle azioni immediate, siamo in dirittura di arrivo con il Patto per la Casa, uno strumento importante messo in campo dalla Regione Emilia-Romagna progettato insieme ad Acer, che prevede l’introduzione di garanzie per il proprietario che non riceve l’affitto, supporto legale e un aiuto per la ristrutturazione di fine locazione”