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Coppa Italia Serie C

Rimini-Cesena 2-1, il dopogara

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 7 min
Mar 1 Nov 2022 17:50 ~ ultimo agg. 6 Giu 08:26
Tempo di lettura 7 min

Le dichiarazioni al termine di Rimini-Cesena di Coppa Italia di Serie C, finita con la vittoria dei biancorossi per 2-1 (leggi notizia).

Marco Gaburro, allenatore del Rimini FC: “Siamo contenti perché abbiamo innanzitutto regalato delle emozioni alle tante persone venuta allo stadio, e questa non era una cosa scontata, era il nostro primo obiettivo. Un altro obiettivo era passare e siamo passati. Noi abbiamo un concetto di titolarità molto diverso anche dal Cesena. Loro hanno trovato un undici titolare ben marcato, noi abbiamo fatto più variazioni. Era più difficile trovare un turnover da noi che da loro. Ma noi ci teniamo stretti questo concetto. È vero che abbiamo tante persone di livello, oggi hanno giocato giocatori che hanno trovato meno spazio”.

Il Rimini è partito anche con un modulo diverso e la difesa a cinque. “Abbiamo cambiato modulo: penso che la differenza più grossa sia stata nell’atteggiamento più che nel modulo, ma anche nel modulo. Ci stavamo lavorando da  un po’ e pensavo che sarebbe stata una situazione che avrebbe messo in difficoltà il Cesena. Ci eravamo messi come obiettivo cercare la profondità dietro i giocatori del Cesena. Anche gli avversari vanno in difficoltà se gli giochi dietro. In alcune partite non lo abbiamo fatto con convinzione. Ci sono partite dove non puoi tirarti addosso l’avversario. Penso che quando si fa parte di un gruppo di lavoro bisogna trovare delle soluzioni. Credo che la squadra l’abbia applicata al meglio, anche con il cuore. Ho visto la squadra in difficoltà nella parte centrale del secondo tempo. Se si vuole fare risultato contro squadre di livello, come noi, perché non è che il Cesena non abbia spinto. C’è un percorso ancora molto lungo e siamo a inizio novembre”,

Si è visto in campo un Rimini meno “manovriero”. “Si dice che si sbaglia una cosa pur dicendola perché non si riesce a riconoscere l’errore. Ho amplificato la cosa perché ci piace lavorare sullo stretto, mi piace far lavorare sullo stretto, e oggi siamo andati a ricercare una profondità che mi auguro ci resti nelle corde. Questa cosa siamo riusciti a farla per la prima volta in questa stagione”.

Un derby molto dispendioso per chi è sceso in campo. “Intanto Pontedera ha giocato anche oggi, quindi non sarà mai un alibi questo. Fortunatamente, perché non era scontato andare a giocare in campionato contro una squadra impegnata in coppa. Ci sono giocatori che hanno giocato e fatto bene, visto che hanno energie e voglia di giocare può essere che siano pronti anche fra quattro giorni. Oggi ci godiamo la vittoria, poi andremo a fare una partita contro una squadra che è l’anomalia della parte bassa della classifica, che ha valori non da ultimi posti, non da play out”.

Le sostituzioni di Mencagli e Santini sono state fatte pensando anche alla trasferta di sabato a Pontedera? “Con i due attaccanti avevamo dato tanto, loro con braccetti sono partiti molto, Vano e Accursi li ho messi per aiutare. In mezzo al campo avevano speso tanto tutti e due. Kevin (Haveri, ndr) aveva i crampi, abbiamo fatto anche dei cambi che ha chiamato il campo, anche se è vero che si pensa anche alla prossima gara”.

Domenico Toscano, allenatore del Cesena. “È stata una bella partita, tutte e due le squadre meritavano il passaggio del turno, il loro portiere ha fatto due interventi, il nostro pochi. Ai ragazzi avevo chiesto una buona prestazione e i ragazzi l’hanno fatta, sono contento della prestazione dei ragazzi, sono contento anche che sia stata una bella partita”.

È quindi soddisfatto della risposta in campo dei suoi ragazzi? “Assolutamente, lo avevo detto già ieri. Il nostro obiettivo era dare minutaggio a chi aveva bisogno di minutaggio, valutare la crescita dei nostri ragazzi: Francesconi, Brambilla ha fatto una bella gara, Lepri, i due Shpendi. In un derby i ragazzi giovani avrebbero potuto avere problemi. Adesso archiviamo questa partita perché sabato abbiamo un altro test importante e dobbiamo arrivarci pronti”.

Anche se qualche errore d’inesperienza è stato commesso, come nel caso del rigore per il fallo di Francesconi a Santini. “I giovani li metti in campo perché crescano. Sono contento. Il rigore non so perché lo abbia fischiato perché la palla andava in fallo laterale, la mia espulsione non lo so. Pensavo al giallo e ho visto il rosso. Boh!”.

Claudio Santini, attaccante del Rimini F.C., autore di una doppietta (sono tre i gol in Coppa, più otto in campionato). “Ci tenevamo per dare una soddisfazione ai tifosi e sono contento anche per la prestazione di squadra. Fondamentale era l’obiettivo di squadra, di ambiente, e di tifosi. E siamo molti contenti di questo”.

E intanto è salito a quota 11 reti stagionali. “È un anno in cui le cose stanno andando bene: ho fiducia in me stesso, la società ha fiducia in me. E quando uno ha fiducia si riescono a fare belle cose. Possiamo parlare di maturità. Sono più maturo di qualche anno fa”.

Una gara giocata in maniera diversa dal Rimini rispetto al derby di campionato. “Penso sia un po’ il loro modo di giocare quello, lo sapevamo e consoni della partita affrontata in campionato l’abbiamo preparata in maniera diversa. Siamo riusciti a portare la partita dalla nostra parte”.

Sul rigore. “Per me il rigore è clamoroso. Poi se vogliamo parlare della palla che andava in fallo laterale e non a me parliamone, ma il rigore è netto”.

Cos’è successo prima del rientro negli spogliatoi per l’intervallo con i giocatori della panchina ospite? “Io ho festeggiato, come faccio sempre, con la mitraglia, l’ho fatta verso i nostri tifosi della tribuna centrale. Non ce l’avevo assolutamente con i giocatori del Cesena”.

Alessio Brambilla, centrocampista del Cesena F.C., autore del gol dei bianconeri. “Sono contento per il gol, peccato per la sconfitta perché i derby vanno vinti, adesso pensiamo al campionato”.

Buona comunque la prestazione di voi giovani. “C’erano ragazzi che non giocavano tanto, è servito, però dovevamo portare a casa la vittoria perché ci tenevamo”.

Sulla rete. “Ha messo una bella palla Mercadante”.

Cos’è successo tra Santini e i giocatori del Cesena? “Io ero già negli spogliatoi, non ho visto niente”.

Sul suo avvio di stagione. “Ho provato a inserirmi, non sono partito per un infortunio a inizio campionato. Adesso cerco di mettere minuti nelle gambe e cerchiamo di fare sempre meglio”.

Come si è trovato con Francesconi? “Siamo tutti e due giovani, abbiamo giocato poco ma ci siamo trovati bene”.

Cesare Galeotti, portiere del Rimini F.C. “Era importante dopo la sconfitta con la Carrarese, siamo felici per questo”.

Sul gol subito appena tre minuti dopo la seconda rete di Santini. “Abbiamo preso il 2-1 quasi subito dopo il 2-0, è stato un fulmine a ciel sereno. Abbiamo tenuto bene, è un altro salto di qualità che abbiamo fatto da un altro punto di vista”.

Quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. “Anche questo è un passaggio di crescita perché davanti a me c’è un portiere forte. Sì, io sfrutto al meglio ogni occasione che mi dà il mister”.

Una partita di Coppa Italia che non è sembrata una partita di Coppa. “Secondo me era una partita di Coppa, ma molto sentita all’interno delle società e tra noi”.

Federico Mencagli, attaccante del Rimini F.C. “È normale fosse una gara di sacrificio. Siamo una squadra che si sa adattare, che se c’è da soffrire soffriamo, fa parte del calcio, poi quando raggiungiamo questi risultati ha doppiamente valore”.

Sul suo avvio di stagione, con qualche guaio fisico di troppo. “Non è stato un grandissimo inizio a livello personale perché è un problema che mi portavo avanti dalla fine dell’anno scorso, all’inizio della preparazione si è ripresentato, sono arrivato alla partita con l’Olbia che era necessario fermarsi. Ora è una decina di giorni che sono stabilmente con il gruppo squadra, spero di tornare in forma il prima possibile per dare una mano ancora di più alla squadra”.

Anche se ha giocato poco ha avuto nei minuti a disposizione un paio di ghiotte opportunità non sfruttate per poco. “L’indice di pericolosità è stato alto. Ho avuto quell’occasione grossa in cui sono stato ingenuo (il termine era più colorito, ndr) io. L’importante è lavorare con sacrificio, poi le cose arrivano”.

Com’è giocare con Santini? “È un privilegio giocare con attaccanti di questo calibro in squadra. Come Claudio, Miche (Vano, ndr), Diego (Accursi, ndr), che è entrato bene”.

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