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nuovi modelli a Rimini

Le consegne al letto del paziente


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In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 15 nov 2022 08:52 ~ ultimo agg. 16 nov 15:47
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Al cambio turno gli infermieri sono soliti scambiarsi informazioni sulle persone che a cui prestano assistenza. Questo passaggio di consegna è in realtà un passaggio di responsabilità tra chi lascia il servizio e chi lo prende. Da consuetudine storica gli infermieri si incontrano per fare questo nella guardiole dei reparti che sono luoghi dove non hanno accesso le persone assistite.
In Medicina 2-Gastroenterologia dell’Ospedale di Rimini si è implementato un nuovo modello per il passaggio di consegna già descritto nella letteratura scientifica. Tale modello prevede che gli infermieri si passino le informazioni direttamente al letto delle persone ricoverate, affinché queste ultime possano essere coinvolte nei ragionamenti e nelle riflessioni sul loro stato di salute. Il fine ultimo è far sì che gli infermieri si possano concentrare sui bisogni percepiti dagli stessi assistiti che partecipano attivamente al piano di cure infermieristiche. Il progetto ha come obiettivi principali l’umanizzazione e la sicurezza delle cure. Si sa infatti che i cittadini sono i primi ad intercettare i potenziali rischi di errore che nell’organizzazione sanitaria, seppur involontariamente, sono possibili.
Direttamente in stanza di degenza, al letto, l’infermiere del turno del mattino presenta l’infermiere che starà con il paziente per il turno del pomeriggio e che sarà responsabile dell’assistenza erogata. L’infermiere del mattino prende parte alla visita con il medico ed è a conoscenza delle principali decisioni assunte con e per lui. Queste informazioni vengono passate davanti al paziente stesso che apporta il suo contributo.
Ma gli infermieri non parlano solo del progetto diagnostico-terapeutico, il loro obiettivo è supportare le persone sui bisogni di base, fundamental care, nel percorso di guarigione.
Alimentarsi, mobilizzarsi, alleviare il dolore, prevenire lesioni e complicanze infettive partendo da una relazione di fiducia e rispetto. Per le persone ricoverate il vantaggio è avere chiaro chi è l’operatore di riferimento per ogni turno e poter dare il proprio punto di vista su tutti gli aspetti che lo riguardano. Questa pratica indubbiamente avvicina gli infermieri ai loro assistiti e li rende uniti nel raggiungimento di obiettivi comuni.

Articolo redatto dalla Dott.ssa Ilenia Tenti
con il coordinamento della Dott.ssa Monica Aitoro

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