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martedì 23 aprile 2024
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Calcio Serie C

Virtus Entella-Rimini 0-2, il dopogara

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini
Marco Gaburro, allenatore del Rimini
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 14 set 2022 21:36 ~ ultimo agg. 15 set 16:20
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Le dichiarazioni al termine di Virtus Entella-Rimini 0-2 (leggi notizia).

Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.: “È stata una partita che è andata un po’ come avevamo previsto. Sapevo che per fare risultato qua bisognava fare intanto una prova di grande carattere, bisognava essere molto bravi sulla profondità perché sapevo che in casa l’Entella avrebbe tentato di fare la partita, e secondo me il tipo di attaccanti che abbiamo noi in profondità può essere pericoloso, com’è stato. Poi per ottenere un risultato su un campo così bisogna essere bravi, essere squadra. Penso che sulle palle inattive siamo stati quasi perfetti, abbiamo concesso relativamente poco se andiamo a vedere, se non quella bella parata di Zaccagno nel primo tempo, in una partita nella quale comunque l’Entella ha avuto un grandissimo impatto, un grandissimo volume. Poi siamo stati bravi anche a fare il secondo perché se la portiamo in fondo sull’1-0 è molto difficile il finale”.

Il Rimini ha continuato a giocare pressando l’Entella, anche una volta in vantaggio. “Avevo anche pensato di passare a cinque dietro, ma solo se fossimo stati sull’1-0 nel finale, invece sul 2-0 ho preferito continuare a pressare perché li abbiamo tenuti il più lontano possibile dall’area, abbiamo fatto una partita alta anche, aggressiva, e loro davanti hanno giocatori molto fisici. Penso che oggi la linea difensiva abbia fatto una partita importantissima perché, a parte in una situazione nel primo tempo, dove abbiamo letto male e permesso di andare al tiro, abbiamo fatto molto bene anche sui contatti fisici, e questo per noi è un segnale molto importante”. 

Avete ottenuto la prima vittoria contro una delle favorite alla vittoria del campionato. “Oggi ha confermato secondo me l’Entella di essere una delle corazzate come organico sia come undici che come cambi. Poi, sappiamo com’è il calcio in generale, in questa categoria soprattutto. Penso che loro venivano da due vittorie, partita in casa, noi venivamo da una sconfitta bruciante, se tu la prepari bene e hai qualcosa in più degli altri a livello emotivo puoi veramente battere chiunque. Però ricordiamoci che puoi anche perdere con chiunque. Oggi ce la godiamo e da domani cominciamo a pensare alla partita delicatissima che abbiamo domenica”.

Che ruolo vuole ritagliarsi il suo Rimini in questo campionato? “Il Rimini vuole salvarsi il prima possibile, come ha detto la società, e all’inizio non c’è da fare tanti discorsi: c’è da pedalare, capire la categoria, capire cosa si può fare e cosa non si può fare, cosa serve per vincere, cosa non serve, e poi andando avanti si vede un po’ com’è la situazione nella stagione. L’importante è non essere mai proprio in bassa classifica, e crescere come gioco, come fiducia perché quella la puoi appoggiare solo sopra una prestazione come quella di oggi. In una prova come oggi appoggi quella che può essere una maggiore serenità nella gestione della palla. Però venivamo da un inizio molto scomodo: pareggio a San Donato, comunque potendo anche vincere la gara, e sconfitta bruciante domenica nel derby. È molto delicato gestire questi momenti. I ragazzi sono stati bravissimi”.

La filosofia di gioco del condottiero dei biancorossi. “La mia filosofia è comunque di aggredire l’avversario e secondo me oggi per quello che concedeva la partita l’abbiamo fatto. Siamo molto elastici nella gestione del modulo, all’inizio ai ragazzi ho detto che prevedo un 4-3-3 aperto o chiuso a seconda di chi c’è in campo. Oggi abbiamo fatto per la prima volta un 4-3-2-1 studiato tanto nella mia testa, e bisognava aspettare anche il momento giusto. E noi sia con l’abbassamento dei tre dietro sia con stringere le punte davanti abbiamo varianti per poter utilizzare al meglio i giocatori che abbiamo. Che poi alla fine il mio compito è quello di metterli nella condizione di rendere il più possibile, e oggi quelli che erano in campo secondo me hanno trovato la loro partita”.