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Calcio Serie C

Rimini-Cesena 0-1, il dopogara

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
dom 11 set 2022 16:46 ~ ultimo agg. 12 set 14:55
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Il dopogara al termine di Rimini-Cesena 0-1 (vedi notizia).

Domenico Toscano, allenatore del Cesena: “Sono molto contento della reazione della squadra perché venire qui dopo una sconfitta casalinga, anche se non meritata, e affrontare un derby, dove i valori si azzerano, non era semplice. Il Rimini fa bene, ha uomini di qualità, è una squadra fastidiosa. Vincere qua per noi è motivo di orgoglio. Siamo stati anche bravi a leggere la partita nella ripresa perché mettendo Vano ci scavalcavano. Rischiavamo, dopo l’espulsione di Coccolo, di compromettere una partita, anche se avremmo potuto fare il secondo gol con Zecca. Avevamo voglia di portare a casa la vittoria, che dedichiamo ai tifosi, al nostro magazziniere Petrosino, che in settimana si è operato al cuore, e a Minelli, che ci sono stati vicini in questi giorni”.

Un Cesena che nel secondo tempo si è adeguato al gioco del Rimini, che ha cambiato tattica rispetto alla prima frazione. “Vano ha preso tutte le palle aeree, poi dovevi andare a vedere dove andavano a finire. Il nostro portiere non ha fatto nessun intervento, la nostra squadra si è adeguata alla partita, che era diventata sporca. Sapevamo che non potevamo più andare sui riferimenti, tra i centrocampisti e i difensori si poteva creare qualche pericolo. Abbiamo amministrato bene, portando a casa una vittoria importante. Ho detto ai ragazzi: “durante la stagione ci sono dei passaggi chiave, oggi era uno di questi”. Volevamo dare una risposta e oggi i ragazzi l’hanno data”.

Sulla scelta della coppia d’attacco. “I due attaccanti Ferrante e Corazza avevano bisogno di entrare in clima campionato e ci sono entrati bene. Abbiamo anche il turno infrasettimanale”.

Sulla sua espulsione, dovuta all’essere uscito dall’area tecnica per richiamare Bianchi. “Bianchi non so cosa stesse facendo, mi sono fatto trasportare fuori dall’area tecnica”.

Ancora sulla gara. “Finché la partita la dovevi fare l’hai fatta bene, magari avresti potuto chiuderla. Loro hanno messo una tipologia di attaccanti che avrebbe potuto darti fastidio. La squadra è stata brava ad adeguarsi, a rimanere compatta. La squadra è rimasta sul pezzo, anche soffrendo”.

Diversi tiri verso la porta, ma solo un gol. “L’importante è tirare, poi la mira la miglioreremo”.

Marco Gaburro, allenatore del Rimini. Sul primo tempo in sordina dei suoi. “Ti svegli sempre in maniera proporzionale a quello che l’avversario ti permette. Il Cesena ha fatto un primo tempo di grande impatto fisico, di aggressività, non era affatto facile. Ci siamo trovati un po’ a metà strada tra la volontà di uscire comunque nello stretto e quella di verticalizzare immediatamente. Questa è stata la chiave tattica del primo tempo. Però ci può stare di soffrire contro una squadra così. Abbiamo preso gol in uscita su una palla nostra, dove la squadra ha dovuto recuperare immediatamente la linea difensiva. Si veniva da una palla persa e questo lascia l’amaro in bocca. La squadra ha sempre difeso bene. Il secondo tempo è stata un’altra partita, secondo me l’abbiamo interpretata bene. Mi sarebbe piaciuto vederla anche in 11 contro 11. Nel secondo tempo ci stava di giocare con la coppia davanti, di scavalcare un po’ più il centrocampo. Secondo me l’abbiamo fatto bene, poi devi trovare la soluzione. Secondo me abbiamo avuto le nostre palle per fare il pari, e il pareggio ci poteva anche stare”.

Anche se di occasioni vere il Rimini ne ha avute solo due. “L’ultima di Vano è stata abbastanza grossa. Occasioni vere non tante, perché loro si sono difesi bene. Poi quando c’è quel tipo di secondo tempo non c’è tanta possibilità di avere occasioni. Abbiamo avuto tantissime palle in area dove si sarebbe potuto trovare il colpo. Se andiamo a prendere i tiri in porta il Cesena ne ha fatti di più, se andiamo a vedere l’andamento della partita ci poteva stare anche il pari”.

Al tecnico dei biancorossi è piaciuto lo spirito dei suoi. “Secondo me oggi abbiamo fatto una partita di carattere, la squadra si è fatta trovare pronta. Il fatto che si sia fatto fatica a giocare nel primo tempo non è stato dovuto all’emozione di giocare. Il cambio tattivo avrei voluto farlo anche prima. Ho visto che comunque non era giornata, perché diventava sempre un duello in mezzo al campo, e avrei voluto vedere le due punte con Gabbianelli sotto. In quel momento della partita non si è mai vista la loro superiorità numerica”.

Sul gol subito. “Certo che scoccia, perché era una palla nostra. Stavamo provando a fare qualche giocata in più. Quella è stata un’occasione in cui ci abbiamo provato. Se andiamo a vedere la situazione del gol è casuale, non diventa più una questione individuale. Prendi gol su una palla persa in uscita a centrocampo, secondo me si poteva far meglio. Se finisce 0-0 il primo tempo è un’altra partita. Dobbiamo riconoscere anche i colpi dell’avversario. Credo sia una partita che ci serva: la maturità la fa l’esperienza, questa partita ti ha detto tante cose. Abbassiamo la testa, pedaliamo perché sappiamo che il calendario è tosto, ma anche noi siamo tosti. Dobbiamo andare a Chiavari con ancora più personalità perché questa squadra ne ha”.

Claudio Santini, attaccante del Rimini: “Ci tenevamo, speravamo in un risultato diverso. Abbiamo lottato, ce l’abbiamo messa tutta fino all’ultimo. Ci tenevamo davanti ai nostri tifosi ad ottenere qualcosa in più”.

Il Rimini non è riuscito a creare tante palle gol. “Loro si sono difesi molto bene, hanno grossa struttura dietro e non abbiamo trovato le trame giuste per poterli insidiare. Ce la metteremo tutta dalla prossima partita”.

La prima frazione è stata quella in cui i biancorossi si sono espressi peggio. “È stato un primo tempo complicato: loro ci venivano a prendere molto forte e non siamo riusciti a trovare le giocate per uscire palla a terra. Nel secondo tempo non abbiamo mollato, la squadra ha un grosso carattere, e il risultato è quello. Quando ci sono queste sconfitte, poi in un derby, è meglio ripartire subito”.

Fa ancora più male perdere in uno stadio così carico d’entusiasmo? “Il dispiacere è anche per quello, soprattutto per quello, perché lo stadio ha risposto bene, ci ha dato entusiasmo, ci ha dato la forza di non mollare nel secondo tempo. Dispiace perché avremmo voluto dare ai nostri tifosi una grande soddisfazione. Il calcio non va sempre come vogliamo, comunque è la seconda di campionato e dobbiamo continuare a lavorare sereni, come stiamo facendo”.

Lorenzo Laverone, difensore del Rimini. Iniziamo dalla fascia di capitano. “Fa piacere sicuramente essere il capitano, però in questa squadra a parte il simbolo della fascia vogliamo essere tutti capitani. C’era Tanasa, il rispetto va per chi c’era prima. Qua lo fa per scelta della società e del mister il più vecchio e il più vecchio sono io. Mi fa piacere, è sempre un piacere essere capitano e portare l’esperienza che ho vissuto in questi anni alla squadra, al di là della fascia”.

Sulla rete subita. “Abbiamo preso il gol perché abbiamo provato a fare delle giocate che avevamo provato in settimana. Non ci siamo riusciti per un po’ di situazioni. Dopo 3-4 situazioni in cui non ci venivano e anzi rischiavamo di prendere qualche imbucata di troppo era bene cambiarla questa cosa. Ci abbiamo provato nel secondo tempo. Per una serie di situazioni le cose che avevamo provato per costruire da dietro non ci sono riuscite, questo è un dato di fatto. Dobbiamo fare tesoro di questo e riuscire a capire perché non ci siamo riusciti. Noi avremmo potuto fare meglio”.

Nel finale c’è stata l’occasione per Vano. “Abbiamo avuto questa palla, ma è troppo poco. Avremmo potuto fare di più. Avevamo di fronte una squadra forte, esperta della categoria, ma avremmo potuto e dovuto fare meglio sotto alcuni punti di vista”.

Sul valore dell’avversario, ma anche sulla prestazione non particolarmente positiva del Rimini. “Sapevamo che loro fanno un tipo di gioco, che giocavano in questo modo e che hanno qualità quando arrivano là davanti, hanno giocatori importanti, però è mancato qualcosa da parte nostra. Gli abbiamo concesso qualche palla importante, questo ci fa esperienza per il futuro”.