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il lavoro del Centro Famiglie

Adozioni in calo ma non a Rimini. Gianfreda: aiutare le famiglie si può

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 19 set 2022 18:33
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In Italia crolla il numero delle adozioni. Un fenomeno già evidente da anni, accentuato dal Covid, oggi rilanciato sulle colonne del quotidiano “la Repubblica” che fornisce numeri eloquenti. Erano 4.300 i figli dell’adozione internazionale entrati in Italia nel 2010, nel primo semestre del 2022 il numero si ferma a 273. Le cause sono molteplici: la pandemia ha di certo accentuato una tendenza già in corso da anni, a cui si sommano i recenti stravolgimenti politici (a partire dalla Federazione Russa), nazioni che chiudono le frontiere, il ricorso da parte delle coppie alla procreazione assistita. Ma soprattutto, ad allontanare i possibili genitori dal percorso dell’adozione sono gli estenuanti tempi di attesa, che possono arrivare a fino sei anni a seconda anche dei paesi di provenienza.

In questo quadro Rimini si colloca in controtendenza, confermando una sostanziale stabilità nel trend, come testimoniano i dati del servizio adozione dell’Ausl Romagna coordinato dalla dottoressa Cristina Buda.

Nel 2021 sono stati 21 i minori adottati a Rimini, in crescita rispetto al 2020 quando furono 15. Ad oggi invece sono 38 le coppie che hanno presentato domanda di adozione e sono circa una decina quelle che sono in procinto di avviare il percorso, numero in linea con il 2018 e superiore al 2019, pre covid. Nell’arco di 12 anni a fronte di 563 coppie che hanno presentato domanda di adozione sono arrivati 245 bambini. Da segnalare come i numeri dell’adozione internazionale nella Provincia di Rimini dal 2011 siano progressivamente cresciuie, arrivando ad equiparare se non superare quelle nazionali. Complessivamente su 245 adozioni, 131 sono nazionali, 114 internazionali.

“Le ragioni di questa tenuta a Rimini sono difficili da individuare – commenta l’assessore alla Protezione Sociale Kristian Gianfreda – ma credo che la qualità dei nostri servizi del terzo settore siano un importante supporto. E allo stesso tempo abbiamo la conferma del senso di apertura, di accoglienza, che contraddistingue chi vive nel nostro territorio. E’ chiaro che se l’instabilità internazionale non crea le condizioni migliori per invertire questa tendenza, c’è comunque tanto che a livello di Paese si può fare, mettendo innanzitutto le famiglie nelle condizioni migliori per poter affrontare il cammino non semplice che porta a diventare genitori.

Il Comune di Rimini – ricorda Gianfreda – sostiene le famiglie adottanti sia nella fase che porta all’adozione sia in quella successiva, anche a distanza di anni dalla definizione giuridica dell’adozione, in particolare attraverso i servizi attivati dal Centro per le Famiglie, che lavora in stretta collaborazione con due associazioni cittadine, Famiglie per l’accoglienza e i Colori dell’adozione. Insieme si occupano di portare avanti i diversi progetti approvati nei piani di zona del distretto e realizzati in sinergia con il Servizio Socio Sanitario Territoriale e in particolare l’equipe adozioni territoriali della Provincia di Rimini. In particolare, tra i nuovi servizi è stato proposto un minicorso per le famiglie in attesa, incentrato sul momento tra il riconoscimento dell’idoneità all’adozione a quello in cui effettivamente avranno un bambino da accogliere, tempo che come detto si rivela spesso troppo lungo e psicologicamente difficile da gestire”.

Tra gli altri progetti “Raccontarsi in famiglia: incontri tra genitori e figli”, gruppo di incontro per genitori con bambini fino a 9 anni, “Dire fare giocare”, gruppo di sostegno per i bimbi; un progetto poi è dedicato agli adolescenti, mentre sono anche organizzati incontri con i nonni delle famiglie adottanti.