Museo accessibile. Il comune candida il progetto al PNRR
“Dal Museo della città al museo per la città: gli spazi esterni e interni del museo come luoghi inclusivi e senza barriere”. E il titolo del progetto approvato ieri dalla Giunta di Rimini che già include tutti gli elementi essenziali di quello che si vorrebbe diventasse il museo candidato ai fondi del Pnrr attraverso un bando del Ministero della Cultura per diventare accessibile a tutti. Il progetto, del valore di circa 2,5 milioni di euro, riguarda l’ala antica e quella moderna del Museo della città, il Giardino Khaled al-Asaad (con i resti delle mura romane) e la futura sezione ragazzi della Biblioteca Gambalunga, che in futuro potrebbe trovare sede nella Palazzina ex Casa della Pace. L’avvio dei lavori è previsto per l’estate del prossimo anno, in linea con i tempi dettati dal bando.
Il giardino diventerà lo spazio di connessione tra i diversi luoghi, con nuovi gate di ingresso completamente accessibili ed architettonicamente connotati. Sarà anche uno spazio di ristoro e attività didattica all’aperto. La riqualificazione interesserà anche il verde, con alberi e arbusti che diventeranno elementi caratterizzanti i percorsi. Saranno valorizzate anche le mura, con la formazione di “asole archeologiche” per una maggiore visibilità.
Marciapiedi, viottoli, rampe, a cui si affiancherà il posizionamento di una nuova segnaletica di comunicazione digitale. All’interno, invece, dispositivi e arredi che consentano un’esperienza di visita autonoma per la più larga parte dei visitatori. Saranno ad esempio rivisti gli apparti didascalici tradizionali e sarà messa a disposizione dei visitatori un’app che consentirà di avere un ausilio informativo multimediale e multisensoriale. Saranno inoltre allestiti percorsi tattili o con dispositivi sonori basate su nuove tecnologie utili ad esaltare le percezioni multisensoriali di non vedenti e ipovedenti. Non da ultimo è prevista l’implementazione del sito web dei Musei per assicurare la fruizione ampliata e la produzione di contenuti culturali anche in una logica partecipativa.
Tra gennaio e febbraio partiranno anche i lavori per la realizzazione di una sezione scientifica dedicata al Trecento riminese, grande patrimonio museale. Saranno rivisti i percorsi e sarà possibile una fruizione delle opere con il supporto di tecnologie immersive e interattive.