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La "guerra" tra scali

Albawings "vende" Rimini e dirotta i passeggeri a Forlì. AIRiminum all'attacco

In foto: l'aeroporto di Rimini
l'aeroporto di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 28 giu 2022 12:27 ~ ultimo agg. 29 giu 12:49
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Era solo questione di tempo prima che riesplodesse la rivalità tra due aeroporti distanti solo una cinquantina di chilometri. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’atteggiamento della compagnia albanese che, operativa a Rimini dal 2016, ha deciso di spostare parte dell’attività su Forlì nonostante un contratto ancora in essere proprio col Fellini e con una condotta stigmatizzata da AIRiminum. Per quattro volte consecutive, infatti, in prossimità dell’annunciato riavvio dei voli per Tirana da Rimini, Albawings ha comunicato il nuovo rinvio e dirottato i passeggeri dall’aeroporto Fellini a quello di Forlì. “La Compagnia – scrive AIRiminum continua quindi a commercializzare i biglietti con destinazione Rimini, salvo poi comunicare il “cambio” di destinazione all’ultimo momento ai passeggeri prenotati, cambio che non è certamente dovuto a motivi eccezionali o imprevedibili ma è il frutto di una scelta precisa della Compagnia di operare sullo scalo direttamente concorrente di Forlì che – verosimilmente – sta offrendo ad Albawings condizioni più vantaggiose, con evidente vantaggio, anche per detto ultimo aeroporto, dalla “diversione” dei passeggeri inizialmente prenotati per Rimini, sulla propria diversa destinazione.” In sostanza secondo AIRiminum, che ha un contratto con la compagnia albanese fino al 2023 e ha sollecitato l’intervento di Enac, Assoclearence e Autority, Albawings sfrutta il nome di Rimini per attrarre clienti e sistematicamente dirottarli sul Ridolfi assicurando un bus per il riminese. “Era esattamente questo il rischio che si temeva si sarebbe palesato – attacca la società di gestione del Fellini – con l’apertura di un altro scalo a soli 50 chilometri da Rimini, ossia quello di creare le condizioni per una dannosa competizione commerciale che, anziché portare al territorio romagnolo nuove compagnie e mercati, avrebbe solo favoriti comportamenti opportunistici da parte delle stesse compagnie già operanti presso lo scalo di Rimini. Competizione che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai passeggeri (anzi sottoposti al disagio dello spostamento tra Forlì e Rimini), ma si sostanzia in un esclusivo vantaggio per le compagnie che sfruttano tale situazione. A supporto di quanto sopra basti verificare che l’unica programmazione di voli di linea dell’aeroporto Forlì da fine 2021 a oggi sono i due voli settimanali di Albawings che Rimini aveva già portato per la prima volta in Romagna nel 2016 e che aveva contrattualizzato sulla propria destinazione fino a fine 2023” conclude AIRiminum.

La nota di AIRiminum

AIRiminum 2014 S.p.A. conferma – come già anticipato nel proprio
comunicato stampa in data 11 novembre 2021 – di aver avviato, contro la compagnia albanese Albawings (“Compagnia”), le azioni previste dalla legge a tutela della propria posizione, sulla base di
quanto previsto dal contratto vigente sottoscritto tra le parti in data 1/11/2019, a seguito dello spostamento dei voli di tale ultima Compagnia da Rimini a Forlì. La Compagnia albanese, a seguito del precedente comunicato AIRiminum, era intervenuta direttamente, attraverso i propri vertici, assicurando alla stessa AIRiminum che avrebbe ripreso i voli su Rimini già a partire da fine marzo 2022. La conferma di ciò, veniva successivamente
riscontrata nella comunicazione di Assoclearance di inizio anno in sede di anticipazione delle bande orarie (slots) dell’aeroporto di Rimini della stagione 2022. La Compagnia, successivamente, nei primi mesi dell’anno, ha messo in vendita i voli su Rimini, la
prima volta a partire da maggio 2022; li ha poi spostati, mettendoli in vendita per una seconda volta a inizio giugno; li ha ancora spostati una terza volta mettendoli in vendita a inizio luglio e, infine, una quarta volta, a fine luglio, comunicando di volta in volta la cancellazione delle proprie frequenze mensili, sempre in immediata prossimità della data dichiarata per l’avvio dei voli.
La reiterazione di tali condotte, per ben quattro volte consecutivamente, ha obbligato AIRiminum, in data di ieri, a richiedere un sollecito intervento al riguardo da parte delle autorità competenti: l’ENAC (Autorità italiana che presidia l’aviazione civile), Assoclearence (Associazione indipendente
preposta dallo Stato Italiano a cui è affidata la responsabilità della gestione delle bande orarie sugli aeroporti Italiani) e l’AGCM-Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Autorità
indipendente a tutela dei consumatori).
Albawings continua tutt’oggi non soltanto a pubblicizzare sul proprio sito la destinazione “Rimini”, ma anche a consentire agli utenti di acquistare biglietti aerei che dovrebbero collegare nei mesi estivi Tirana all’aeroporto Federico Fellini. La Compagnia continua quindi a commercializzare i biglietti con destinazione Rimini, salvo poi comunicare il “cambio” di destinazione all’ultimo
momento ai passeggeri prenotati, cambio che non è certamente dovuto a motivi eccezionali o imprevedibili ma è il frutto di una scelta precisa della Compagnia di operare sullo scalo direttamente
concorrente di Forlì che – verosimilmente – sta offrendo ad Albawings condizioni più vantaggiose, con evidente vantaggio, anche per detto ultimo aeroporto, dalla “diversione” dei passeggeri
inizialmente prenotati per Rimini, sulla propria diversa destinazione. La scelta di non riprendere l’operatività dei voli su Rimini – pretestuosamente motivata da un inesistente calo della domanda, quando invece da aprile 2022 i voli operati da un’altra compagnia sulla stessa tratta viaggiano pieni – è in realtà riconducibile alla scelta di operare su Forlì, aeroporto che, in ragione della sua ubicazione e della facilità dei collegamenti con la riviera romagnola (è a circa 55 km di distanza e soltanto a circa 50 minuti di autobus da Rimini), costituisce, a tutti gli effetti, uno scalo in diretta concorrenza con quello gestito da AIRriminum.La strategia della Compagnia albanese è evidente. Da un lato, sfruttando il nome e la rinomanza della località turistica romagnola, utilizzata quale vero e proprio “specchietto per le allodole”, attrae clienti, convincendoli ad acquistare biglietti per tale destinazione; dall’altro lato, in modo sistematico, “dirotta” all’ultimo momento i passeggeri sulla vicina Forlì, assicurando poi ai medesimi un collegamento via terra (autobus) con la vicina Rimini e la riviera romagnola. Era esattamente questo il rischio che si temeva si sarebbe palesato con l’apertura di un altro scalo
a soli 50 chilometri da Rimini, ossia quello di creare le condizioni per una dannosa competizione commerciale che, anziché portare al territorio romagnolo nuove compagnie e mercati, avrebbe solo
favoriti comportamenti opportunistici da parte delle stesse compagnie già operanti presso lo scalo di Rimini. Competizione che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai passeggeri (anzi sottoposti al disagio dello spostamento tra Forlì e Rimini), ma si sostanzia in un esclusivo vantaggio per le compagnie che sfruttano tale situazione. A supporto di quanto sopra basti verificare che l’unica programmazione di voli di linea dell’aeroporto Forlì da fine 2021 a oggi sono i due voli settimanali di Albawings che Rimini aveva già portato per la prima volta in Romagna nel 2016 e che aveva contrattualizzato sulla propria destinazione fino a fine 2023.