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il clamore non si spegne

Molestie durante l'Adunata, in arrivo altre denunce

In foto: Alpini in centro a Rimini per l'Adunata nazionale
Alpini in centro a Rimini per l'Adunata nazionale
di Lamberto Abbati   
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mer 11 mag 2022 19:00 ~ ultimo agg. 12 mag 11:23
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Continua a tenere banco il caso delle presunte molestie avvenute nel corso dell’Adunata degli alpini a Rimini. Ieri una 26enne ha sporto la prima denuncia e altre sono in arrivo. A confermarlo è il gruppo transfemminista “Non Una di Meno Rimini”, che sta continuando a raccogliere numerose segnalazioni da parte di donne e ragazze che raccontano di essere state molestate dalle penne nere. Sfiorerebbero quota 200 le testimonianze riunite in un dossier pronto per essere consegnato in questura. “Conterrà almeno due o tre denunce circostanziate”, spiega Alice, una delle militanti. Oggi pomeriggio, al termine di un incontro con i legali dell’associazione, sono state pianificate le prossime mosse, che prevedono appunto la formalizzazione di un paio di denunce per molestie, se non di più.

Intanto, tramite l’applicazione YouPol, che permette di interagire con la Polizia di Stato per segnalare possibili reati, una 40enne ha raccontato di essere stata vittima di molestie all’Adunata. La questura di Rimini ora cercherà di mettersi in contatto con la donna, che ha inserito nella segnalazione i suoi riferimenti, per capire se intenda sporgere querela.

Querela che per prima ha sporto un 26enne riminese, che sabato scorso, in zona piazzale Kennedy, sarebbe stata afferrata per un braccio, strattonata e ricoperta di insulti e frasi a sfondo sessuale da tre individui di mezza età vestiti da Alpini. Molestie, questo il reato denunciato, che però potrebbe mutare in violenza privata.

Nel mirino dell’opinione pubblica, però, è finito l’intero Corpo degli alpini, ma per il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad è sbagliato “generalizzare e banalizzare. La sacrosanta protezione delle vittime di molestie – dice – non deve sovrastare nel giudizio una grande festa popolare che è stata anche una festa di civiltà e di sostanziale comportamento rispettoso nei confronti della comunità riminese”.