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venerdì 10 maggio 2024
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Calcio Serie D

Ravenna-Rimini, la vigilia di Marco Gaburro. Derby in diretta su Icaro TV

In foto: Marco Gaburro, allenatore Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
sab 9 apr 2022 12:55 ~ ultimo agg. 10 apr 12:39
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Il conto alla rovescia è quasi finito. Domani (domenica) si giocherà il tanto atteso derby romagnolo Ravenna-Rimini. Seconda contro prima, separate in classifica da otto lunghezze, con i biancorossi a quota 79 ed i giallorossi a 71. Tanasa e compagni vogliono salire sull’ottovolante (sono reduci da sette vittorie di fila) per chiudere il campionato, i ragazzi di Dossena vogliono rialzarsi prontamente dopo lo scivolone del “Morgagni” in un altro derby di Romagna, quello con il Forlì, per riaprire il discorso primato. All’andata finì 1-1 (unico pareggio al “Neri” dei biancorossi), con Mencagli in gol per i padroni di casa al 43′ e Calì a segno per gli ospiti al 26′ della ripresa.

La partita sarà trasmessa in DIRETTA in esclusiva su Icaro TV (canale 18 DT) e su Icaroplay.it (in HD). Calcio d’inizio alle ore 15:00.

“Da quando io vengo qui ogni domenica quella che deve arrivare è la partita più importante – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Marco Gaburro -. Penso che se sei lì in classifica è perché ogni volta sei stato bravo a riuscire anche ad immaginarti la partita successiva come la più importante. Quindi da questo punto di vista la vedo una gara che va in continuità con un percorso. È una gara che se guardiamo la classifica è sicuramente di cartello, però io penso che la partita sia una cosa e la classifica un’altra. Penso che la partita passi dalle cose di campo, dal confronto con un avversario. E così è sempre stato. E la classifica è poi una conseguenza di una partita, non la premessa di una partita. Noi da questo punto di vista dobbiamo essere bravi a fare quello che abbiamo sempre fatto prima di ogni trasferta, cioè visualizzare, focalizzare quello che è l’impegno, e sapere che ci sono delle insidie, delle difficoltà, ed essere più bravi degli altri. Penso che quello debba essere il nostro obiettivo. Penso che la classifica sia soltanto una cosa che vai a guardare la sera e non sia una cosa a cui devi pensare prima o durante la partita”.

Sull’avversario. “Il Ravenna è una squadra che ha avuto un fortissimo incremento del proprio rendimento dal mese di novembre in poi. Ha fatto tre mesi molto importanti, come abbiamo fatto noi. Ha tenuto il passo, se così si può dire dal punto di vista giornalistico. Però di fatto è una squadra che ha trovato una grande continuità di rendimento, forse solo nell’ultimo mese ha perso qualche magari colpo rispetto a quel periodo in cui ha viaggiato tantissimo. Sappiamo che è una squadra che ha delle potenzialità, che ha dei giocatori bravi. Sappiamo anche che ha dei punti un po’ più deboli, che può pagare, come tutti. Però quando tu vai su un campo, in trasferta, di una squadra che ha fatto solo due pareggi e le altre le ha vinte tutte ti fa già capire quelle che possono essere le insidie e le difficoltà. Però lo abbiamo detto prima di Correggio, che veniva da tre vittorie, l’abbiamo detto prima di Lentigione, lo diremo prima di Carpi. Le trasferte in questo campionato sono da prendere sempre con le pinze”.

Quanto è cambiata la formazione giallorossa rispetto al derby dell’andata? “Il Ravenna è diverso. Loro secondo me hanno fatto un lavoro di mercato certosino, che però non ha cambiato più di tanto la fisionomia della squadra titolare. Secondo me gli ha dato delle varianti in più, che secondo me sono stati bravi a sfruttare. Hanno trovato l’alternativa al centravanti, hanno cambiato le punte esterne di sinistra, mettendo dentro dei giocatori nuovi, ma avevano dei giocatori bravi, cioè da quel punto di vista chiunque giochi adesso e chiunque giocasse prima sono giocatori più o meno dello stesso livello, hanno messo dentro D’Orsi che gli ha dato la possibilità di trovare magari un over in punti del campo in cui prima non li avevano. Si sono completati. Io la vedo una squadra sicuramente cresciuta sul piano della convinzione, della determinazione. Poi, rispetto a quella partita avranno in più Spinosa, che non avevano, che è uno dei loro giocatori più rappresentativi, che può avere più peso durante la gara. Li vedo migliorati rispetto a quella partita, però se vado a vedere i numeri del Rimini penso che siamo migliorati anche noi”.

Come stanno i biancorossi? “La squadra mia sta bene. A parte Tomassini, ci sono tutti e vorrebbero giustamente giocarla tutti, perché sono partite così. Mi aspetto una partita tanto fisica, soprattutto nella prima ora di gioco. Io credo che in questo momento della stagione su questo campo, che è un campo grande, in questa fase del percorso sia difficile vedere una partita compatta e intensa a 3mila all’ora per 90 minuti, probabilmente la vedremo per 60-65-70, e quindi io penso che poi gli ultimi venti minuti potranno fare la differenza, soprattutto per quanto riguarda le giocate di qualità, che nella prima fase possono avere più difficoltà a venire fuori, invece nella seconda fase secondo me faranno la differenza”.

Giocherete avendo in mente il +8 in classifica? “No, perché secondo me il risultato e la classifica sono conseguenza della partita e non sono premesse della. Noi siamo una squadra abituata a giocare in un certo modo, lo abbiamo fatto anche su campi difficili, molto tosti secondo me, e lo dobbiamo cercare di fare sempre, poi dipende sempre dall’avversario quello che tu riesci a fare. Ci sono delle situazioni in cui riesci ad importi al cento percento, situazioni in cui l’avversario è più bravo di te e devi saperti adeguare, però non è che in partenza, come premessa, pensi di cambiare il tuo gioco, il tuo modo di fare. Tu cerchi di farlo sempre, poi devi essere bravo ad adattarti a quella che è la situazione, e da quel punto di vista secondo me l’elasticità è stata una caratteristica nostra dell’ultimo periodo, della stagione in generale ma dell’ultimo periodo in particolare. Noi dobbiamo continuare su quella strada lì perché credo che al di là della partenza, al di là di tutto, avere possibilità di cambiare uomini, modulo e atteggiamento durante la gara è una cosa che ti dà grande forza, i ragazzi sanno che hanno tante possibilità, quindi noi partiremo in un modo poi cercheremo di capire cosa ci dice la giornata”.

Com’è stato preparare questa sfida? “La preparazione della partita è stata molto più semplice rispetto a tante altre partite perché è una partita nella quale tutti vorrebbero esserci, i ragazzi sanno quello che è il peso specifico della gara. Non bisogna accendere nessun tipo di campanello d’allarme. Io penso che sia stata una delle partite che abbiamo preparato nella maniera più lineare, più più pulita, più tranquilla possibile. Penso che il mio ruolo in questo tipo di settimane sia meno importante perché sono partite dei giocatori, partite che qualunque giocatore vorrebbe giocare, partite che passano dalla qualità dei singoli. Penso che noi da quel punto di vista siamo esclusivamente gestori e dobbiamo arrivare nel modo migliore alla gara, però poi è giusto che i protagonisti siano i giocatori”.

Sul colpo d’occhio che presenteranno le tribune del “Benelli”. “Io penso che fa questo sport, chi gioca a calcio, chi vive questo ambiente vorrebbe sempre trovarsi in situazioni di questo tipo, quindi è un peccato che questa possa essere un’anomalia rispetto a quella che è la regola della Serie D, però da questo punto di vista anche se abbiamo avuto anche all’andata Sportitalia, quindi situazioni di diretta, penso siano stati stimoli in più per i ragazzi, per tutto l’ambiente. La cosa più importante non è tanto quella della ripresa televisiva, ma è soprattutto quella della presenza dei tifosi. In casa noi quest’anno abbiamo sempre fatto fortunatamente bene anche perché giocare in casa non è solo una questione di campo, ma è anche una questione di cornice. Progressivamente durante l’anno ci sono stati i tifosi che si sono fatti sempre più sentire. Scendere in campo al “Neri” sicuramente dà delle sensazioni diverse. E da questo punto di vista il fatto di scendere in campo in una partita importante e comunque essere in uno stadio a Ravenna e sapere che ci saranno la maggior parte dei tifosi del Rimini dà una forte carica”.

Cosa dice ai tifosi che non sono riusciti ad acquistare il tagliando? “Ci dispiace perché ci piacerebbe ci siano più tifosi possibili. Io non entro sulle motivazioni, però il fatto che ci sia la possibilità di poterla vedere in tv è altrettanto importante perché una volta che allo stadio non ci puoi andare a quel punto cerca di vederti la partita in tv e di gustartela nel modo migliore. Tutto il resto penso vada al di fuori di quella che è la nostra competenza. Penso che chi è fortunato e potrà vederla dal vivo potrà dire: “io c’ero”. Gli altri devono cercare di viverla da casa nel miglior modo possibile, di star vicini alla squadra perché penso che la presenza di chi vuol bene al Rimini si sentirà non soltanto da chi è presente fisicamente, ma anche da chi ci sarà vicino davanti allo schermo”.

Disponibili anche Andreis e Kamara, così come torna a disposizione, dopo il turno di stop, Haveri. “Sono tutti recuperati. Sicuramente possono giocare tutti e due. Non ho più l’idea di lungodegenti perché la settimana è stata fatta piena. Sono partite dove è quasi più importante pensare a chi entra perché, l’abbiamo già detto in altre trasferte, noi quest’anno raramente siamo riusciti a fare benissimo i primi 10 minuti, 20 minuti, mezzora. Abbiamo sempre fatto molto bene nei secondi tempi e quindi io penso che devi pensare anche alle caratteristiche dei tuoi giocatori: i più adatti a poter entrare a partita rotta o a campo più aperto rispetto a quello che può essere l’impatto con l’avversario del primo tempo in una gara del genere”.

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