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Tante richieste cittadini

Fotovoltaico in centro storico. Cna al comune: agire con urgenza

In foto: Marco Polazzi, presidente Cna Rimini
Marco Polazzi, presidente Cna Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 23 apr 2022 10:00
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L’apertura arrivata dal Governo, e dal comune di Rimini, sui pannelli fotovoltaici nei centri storici è positiva ma bisogna fare attenzione ai tempi. A spiegarlo è Marco Polazzi, presidente della CNA comunale di Rimini. Dopo i 6 miliardi stanziati dal Governo a febbraio per contenere il caro bollette, il 21 aprile è diventato legge il cosiddetto “decreto bollette” che prevede la possibilità di installare pannelli fotovoltaici negli edifici dei centri storici, con la sola esclusione di quelli vincolati. “Per troppi anni – scrive Polazzi – è stato insensatamente vietato dal RUE vigente l’installazione di termocappotti e/o pannelli, costringendo chi volesse vivere in una casa “green” a trasferirsi in periferia, salvo poi rilevare che il centro storico si spopola e le vetrine dei negozi chiudono… Ora apprendiamo con favore l’intendimento dell’amministrazione di procedere con la variante al RUE, ma è indispensabile trattare la materia con la stessa urgenza con la quale è stata affrontata a livello nazionale, infatti gli incentivi del superbonus 110% prevedono che gli impianti siano installati entro il 31/12/2022. Considerando i tempi tecnici per l’approvvigionamento del materiale, la progettazione, l’installazione e l’allaccio alla rete elettrica, se l’intendimento dell’Assessore Montini non trovasse sbocco in un provvedimento approvato entro l’estate, i cittadini del centro storico perderebbero i benefici previsti dai bonus, subendo un ingiusto danno.” Il presidente CNA ricorda che “sono già molti i residenti del centro storico che si stanno attivando per le installazioni dopo essere stati in standby per dieci anni, ora sono determinati ad arrivare fino in fondo e sarebbe un peccato se lo dovessero fare in modo abusivo, ma come dargli torto, hanno dalla loro l’amore per l’ambiente e una legge nazionale che all’articolo 9 contempla la possibilità di procedere all’installazione senza la necessità di acquisire permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso“. “Dunque – conclude Polazzi –, se l’amministrazione vuole evitare inutili e dispendiosi contenziosi e mettere i cittadini nelle condizioni di beneficiare delle misure incentivanti previste dal governo, pensi e adotti un percorso accelerato per arrivare in tempi rapidi all’approvazione della variante che porterà benefici per i residenti, per il centro storico, per le imprese e per l’economia del territorio.”