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Calcio a 5 A2 Femminile

Un grande secondo tempo non basta, con il Santu Predu la Virtus fa 2-2

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 2 mar 2022 09:01
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SANTU PREDU NUORO-FEMMINILE VIRTUS ROMAGNA 2-2

IL TABELLINO
SANTU PREDU: Evans, Podda, Basolu, Angius, Murru, Deriu, Fonnesu, Lunesu, Jimenez, Tuffu, Lixi. All.: Porcheddu.

VIRTUS: Faccani, Sabetti, Mencaccini, Mancarella, Giuva, De Oliveira, Berti, Falcioni, Guidi, Insinna, Maraldi. All.: Imbriani.

ARBITRI: Oggiano di Olbia, Balistreri di Cagliari. CRONO: Zarra di Olbia.

RETI: Murru, Murru, Berti, Giuva.

CRONACA E COMMENTO
La Virtus Romagna, al termine di un match combattuto e giocato ad alto livello contro un Santu Predu forte e ben messo in campo, torna in Romagna con un punto in mano e qualche rammarico in tasca.

Una partita iniziata malamente dalle romagnole, ma che torna a vibrare nella reazione delle stesse avuta nella ripresa, quando sono state in grado di recuperare le avversarie nel punteggio e di collezionare numerose potenziali occasioni da gol per vincere la sfida. Un punto questo che resta, comunque sia, importante e che dimostra il buono stato di salute mentale e fisica della squadra allenata da Imbriani. Che il campo del Santu Predu fosse difficile e che la squadra sarda fosse uno di quegli avversari particolarmente tosti, lo sapevano sin da subito le biancorosse che, infatti, scendono bene in campo, ma da due erroracci in impostazione nascono i gol delle sarde. Al riposo si va sul 2-0 per le padrone di casa: un risultato pesante per la Virtus, che però mentalmente non sembra essere uscita dall’incontro.

Difatti, la ripresa inizia e le ospiti macinano sin da subito gioco e occasioni importanti per far male alla portierona sarda, Alice Victoria Evans, anche oggi grande protagonista dell’incontro. La Virtus colleziona anche un altro palo dopo quello del primo tempo, colpito anche questa volta da una conclusione di De Oliveira. La Virtus continua a spingere e Berti, con un tiro deviato da un’avversaria, spiazza Evans e accorcia nel risultato. Per il gol del definitivo 2-2 occorre aspettare ancora un po’ e Imbriani è obbligata a schierare il portiere di movimento: ci pensa infine Giuva ad andare in gol e ad impattare la sfida nel punteggio. Gli ultimi minuti sono fiammeggianti, ma la Virtus non riesce a superare il muro eretto dalle avversarie e si deve infine accontentare di un pari che comunque risulta prezioso, figlio di una grande reazione emotiva e tecnica.

IL DOPOGARA
Al termine del match parla Priscilla Monaco, sfortunata protagonista virtussina in questa annata, obbligata a causa di un grave infortunio a saltare per intero la stagione sportiva. Ciò nonostante, Priscilla non ha mai abbandonato le sue compagne, è sempre presente, in campo e fuori. È la prima tifosa della squadra e questo non è banale modo di dire: la giovane portiere virtussina segue sempre le sue compagne, in casa come in trasferta, partecipando emotivamente e fisicamente alle gioie e alle arrabbiature del gruppo.

Il suo commento sulla partita, vissuta dagli spalti del palazzetto: «È stata una partita dalle due facce per noi. Sicuramente è stata una sfida che ha mostrato il nostro carattere, specialmente nel secondo tempo. Riprendere una partita sotto di due gol non è scontato, ma noi, collaborando in campo e giocando fino all’ultimo, abbiamo dimostrato che è solo il triplice fischio a decretare la fine della partita».

Poi aggiunge: «La prima frazione, invece, ci deve far riflettere. Siamo state imprecise e poco incisive, forse
anche un pochino disattente in alcune fasi di gioco. Le occasioni ci sono state e abbiamo anche fatto belle azioni, ma purtroppo non siamo riuscite a concretizzare».

Priscilla poi parla più specificatamente della sua stagione e di come la sta vivendo: «Sto bene, moralmente sono forte ma fisicamente sono stata meglio. La frattura non è consolidata al cento percento e questo mi costerà un nuovo intervento, oltre ad una conseguente ulteriore lontananza dal campo. È difficile ora definire un tempo per il rientro, ma» aggiunge ridendo «spero di tornare tra i pali con una mano bionica, più forte di prima!».

Infine, Priscilla conclude: «Vivere questa stagione da fuori non è facile. Faccio anche fatica a trovare le parole giuste per descrivere come mi sento: sono rammaricata da questa condizione, ma sento di non essere sola. Ho una splendida società che mi ha aiutata e che continua a farlo. Una società che mi sta vicino, per la quale voglio spendere un immenso grazie. E poi, ci sono le mie compagne! Loro mi hanno sempre fatto sentire parte della squadra, parte del gruppo, e mi sostengono profondamente in questo percorso».

Michelangelo Bachetti
Addetto stampa Femminile Virtus Romagna