Il S. Ermete riparte con una vittoria sul Granata (3-2). L'intervista a Marconi

RIPRENDERE IL CAMMINO. La missione del S. Ermete, alla ripresa di un torneo complicato – causa la classifica corta – era quella di non perdere confidenza tra le grandi. Quella posizione raggiunta che vale i play off piace eccome (!) e se in passato le vertigini dell’alta classifica rappresentavano uno scoglio insormontabile, ora è arrivato il tempo di raccogliere quanto seminato per strada.
LA PROVA DEL NOVE. Alla ripresa del torneo l’ostico Granata. Una gara di alta-bassa classifica per nulla scontata, anzi la formazione di Righetti ha dovuto sudare i tre punti mostrando una grande prova di forza ribaltando la situazione a proprio favore. Neppure il momentaneo pari ospiti ha scomposto l’equilibrio della squadra che paradossalmente ha gestito le proprie forze per poi andarsi a prendere la vittoria. I guizzi di Fuchi e Noschese, il salvataggio di Merendino, l’apporto di Mezgour a gara in corso e il senso del gol di Riccardo Marconi hanno sancito un 3-2 finale che ha spedito i verdi in paradiso.
LA SOSTA FORZATA. Da Gambettola al Granata in mezzo una lunga sosta che poteva complicare i piani di una risalita richiesta dai vertici societari. Eppure la squadra, formata da un gruppo di giocatori validi a livello umano e caratteriale e dotata di spessore tecnico, ha lavorato nel silenzio con un forte spirito motivazionale: “Volevamo fortemente tornare in campo – spiega il centrocampista Riccardo Marconi – per riprendere da dove avevamo lasciato. Ci mancava la gara della domenica dopo un mese e mezzo di allenamenti intensi”.
Una preparazione mirata quella realizzata dal tecnico Righetti e dal suo staff per farsi trovare pronti all’appuntamento: “Abbiamo lavorato molto dal punto di vista fisico e i risultati si sono visti già da domenica dove sotto questo aspetto siamo stati superiori (dal mio punto di vista) all’avversario”.
Eppure qualche errore c’è stato vedendo la gara: “Qualche errore era comprensibile. La partita ha espresso un risultato finale (sempre dal mio punto di vista) bugiardo in quanto abbiamo sempre dettato i ritmi del match; tenendo un buon possesso palla e non facendoci condizionare dal risultato neppure quando eravamo sotto, anzi abbiamo continuato a giocare armandoci di pazienza”.
Decisiva è stata anche una tua doppietta che vale la pena dedicare qualcuno: “Il gol fa sempre piacere. È una vittoria, sono due reti che servono al gruppo per proseguire nel nostro intento, che – ricordo – deve essere quello di vivere la giornata; giocando partita dopo partita, con la consapevolezza che siamo una squadra di qualità cresciuta a livello mentale vedendo come siamo usciti nelle ultime gare da situazioni complicate e delicate”.