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giovedì 28 marzo 2024
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Calcio Serie D

Correggese-Rimini, la vigilia di Marco Gaburro

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 12 mar 2022 12:35 ~ ultimo agg. 13 mar 14:23
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Sarà un Rimini con un attacco d’emergenza quello che scenderà in campo domani (domenica) allo stadio “Borelli” di Correggio. Mister Gaburro dovrà infatti fare a meno degli squalificati Gabbianelli (12 gol in campionato), Mencagli (11 centri) e Greselin (6 reti), dell’infortunato Tomassini (5 gol) e degli acciaccati Andreis (1 centro) e Contessa: mancheranno quindi gli autori di 35 dei 58 gol realizzati complessivamente dai biancorossi. Per contro rientra dalla squalifica capitan Tanasa e torna tra i convocati Arlotti.

In classifica Rimini e Correggese sono divise da 26 punti: dopo gli ultimi tre, conquistati ai danni del Borgo San Donnino (battuto 4-0), la capolista è salita a quota 67; grazie alla vittoria di misura sul campo del Fanfulla gli emiliani ne hanno 41, che valgono il 5° posto.

All’andata, giocata al “Romeo Neri” il 31 ottobre, i romagnoli si imposero 2-0 grazie alle reti di Piscitella e Ferrara.

“Assenti abbiamo i tre squalificati: Gabbianelli, Mencagli e Greselin, più Andreis, che è in via di recupero, però non è ancora recuperato, abbiamo Tomassini, che sta cercando di recuperare, fuori c’è anche Contessa, che sta facendo un percorso di recupero su un problemino che si sta portando avanti da un po’ di tempo – attacca il tecnico del Rimini, Marco Gaburro -. Gli altri sono tutti recuperati. Arlotti, lo avevo già detto domenica scorsa, ormai è parte integrante del gruppo”.

Arlotti potrebbe anche partire dal primo minuto? “No titolare no perché non ha il minutaggio per poter partire dall’inizio, però secondo me ha una buona mezzora nelle gambe”.

Che Correggese si aspetta? “Mi aspetto la migliore Correggese. Penso che sia una squadra che quest’anno ha avuto dei momenti abbastanza alterni: quando l’abbiamo incontrata noi non aveva una classifica felicissima, pur dimostrando dei buoni colpi, aveva fatto una buona partita in quella gara là, poi ha fatto un ottimo finale di girone d’andata, si è messa nella posizione di classifica che merita secondo me, poi ha avuto un altro momento abbastanza di difficoltà, che è stato l’inizio del girone di ritorno per poi svoltare nelle ultime tre partite perché tre vittorie in un campionato sono sempre qualche cosa che pesa e hanno riportato la loro classifica nella condizione ideale e quella che ci sta per quello che è l’organico che hanno. Tra queste diverse versioni di Correggese mi aspetto la versione migliore perché è una squadra che viene da tre vittorie e che sta bene, a parte l’assenza di Pupeschi non ha particolari defezioni, una squadra che si sente, penso, tra le propria mura competitiva per fare una partita anche piacevole, aggressiva e giocata a calcio, perché è una squadra, come avevamo detto del Borgo San Donnino, anche se chiaramente i valori tecnici sono molto diversi, è una squadra che ti fa lavorare tanto, che palleggia in uscita, che sa cercare dei riferimenti non scontati quando esce dalla propria metà campo, che ha dei difensori centrali che hanno buona qualità. E che quindi ti fa lavorare. Tu per poter andar sopra devi fare un lavoro importante, cosa che domenica scorsa non siamo riusciti a fare nel primo tempo. Quindi dobbiamo fare meglio di così”.

C’è più pressione sul Rimini che sulla Correggese. “A me piace dover vincere, non è una cosa che mi dà fastidio. Anzi, forse se non dovevo vincere non sarei venuto neanche qua quest’estate. Quindi mi fa piacere ci sia questa pressione. Sono d’accordo che loro siano un po’ più spensierati da questo punto di vista, ma non toglierei la voglia di far bene che ha l’avversario. Io l’ho detto anche ai ragazzi: sono convinto che Correggio sia una realtà che negli ultimi anni è sempre stata abituata a fare i play off, è una realtà che ha sempre fatto squadre competitive, che viene da un’estate particolare nella quale ha perso la proprietà che l’aveva caratterizzata fino all’anno precedente, penso si sia innescata una competitività importante nella zona. Penso che per la società arrivare ai play off sia molto importante. Questo è quello che percepisco io. Quindi non penso che troveremo una squadra rilassata per il fatto che si sia quasi salvata, penso sia una squadra per la quale l’obiettivo play off è un obiettivo importante”.

Come sta Carboni? “Carboni è recuperato”.

Per la prima volta sarà assente Gabbianelli. C’è curiosità per vedere che Rimini si vedrà in campo senza il numero 10. “Può essere ci sia questa curiosità, penso più all’esterno che all’interno perché noi sinceramente da questo punto di vista siamo abbastanza tranquilli su quelli che sono i valori dei giocatori che abbiamo a disposizione. È una casualità che non sia mai mancato Gabbianelli, così come non è mai mancato Marietta. Sono due situazioni che per calcolo delle probabilità prima o poi doveva capitare. È un giocatore che sta facendo molto bene, però io più che l’assenza di Gabbianelli in sé eventualmente mi concentrerei sull’assenza di parecchi gol che abbiamo avuto finora perché comunque Mencagli, Greselin e Gabbianelli hanno fatto molti gol finora e quindi dal punto di vista realizzativo dovremo essere più bravi in altre individualità, che finora hanno fatto ottime partite ma magari hanno trovato meno la porta. Quindi io mi aspetto da questo punto di vista sia Ferrara sia Piscitella sia Germinale che abbiano la possibilità di far bene. Sulla carta ce l’hanno, la dobbiamo portare in campo. Io penso che sarà una partita dove conteranno molto due aspetti: l’umiltà e il coraggio. L’umiltà secondo me per quello che abbiamo detto della Correggese deve essere la base di partenza, e perché secondo me se vuoi aggredire un avversario devi riuscire a rubare palla nella sua metà campo, devi avere la massima umiltà nell’affrontarlo perché devi essere cattivo quando vai a pressare, questa cosa qua domenica c’è mancata. Devi andare nella loro metà campo con la voglia di prendergli la palla, non solo di condizionargli la giocata. Questa cosa per noi è troppo importante. E coraggiosi perché secondo me in una giornata come questa andare fuori casa con la testa alta di chi sa cosa fare quando ha la palla è il primo passo che ti può portare poi a fare risultato. E quindi sapere cosa si cerca mentre si imposta e mentre si costruisce sapere quali sono i loro punti deboli, sui quali abbiamo lavorato, ma con quella testa alta che secondo me serve in queste situazioni perché abbiamo tanta qualità a disposizione”.

Avrà a disposizione attaccanti con caratteristiche diverse. “Concordo che le caratteristiche siano diverse perché sono giocatori diversi, nel senso che Germinale può avere meno profondità diretta rispetto agli altri due giocatori. Credo che in questo caso dobbiamo essere più bravi ad allungarli con le punte esterne, penso che abbiamo più profondità sulle punte esterne rispetto a quando gioca Gabbianelli. Quindi cambia il punto del campo in cui tu li puoi allungare. Per quanto riguarda l’approccio, Germinale ha giocato già dall’inizio in partite in cui abbiamo cercato sempre di fare il nostro calcio: è successo a San Mauro, è successo a Ghivizzano, in partite dove siamo comunque andati per recitare quel tipo di spartito. È chiaro che poi per caratteristiche cambia la partita ma cambia perché poi il tipo di giocata che ne consegue è diversa, e di conseguenza si sviluppa in maniera diversa, però non perché si vada con l’idea di fare una partita diversa. Ripeto: dobbiamo essere molto bravi perché le assenze dal punto di vista della profondità non sono solo quelle dei centravanti, ma anche quella di Andreis, che è un giocatore che allunga molto l’avversario. E quindi da questo punto di vista, soprattutto su un campo grande, dobbiamo essere bravi con le punte esterne ad allungare di più la squadra avversaria”.

Ancora sulle assenze. “Mancano dei giocatori, però io non ho mai detto chi mancava qui”.

Dopo questa gara ci sarà la sosta. “È sicuramente una tappa importante. Io sulla trasferta sarei un po’ cauto nello sbilanciarmi e dire: “attenzione perché è una trasferta”, perché negli ultimi due mesi e mezzo non esiste differenza tra partite in casa e partite in trasferta né per noi né per, visto che a voi piace spesso nominarlo, il Ravenna. Non siamo squadre che hanno fatto partite diverse perché tutte e due abbiamo fatto più fatica in casa e tutte e due abbiamo sempre vinto in casa e in trasferta. Se vogliamo contare pareggio quello di Progresso per la statistica contiamolo pareggio, ma in realtà tu avevi fatto lo stesso percorso. Questo vuol dire che in questo momento non c’è più questa differenza così grande tra partite in casa e in trasferta. Anzi io dico di più, dico che io sono molto molto molto tranquillo perché io so quanto la squadra sappia il peso di questa partita. E sono molto più preoccupato in occasione di partite come quella di domenica scorsa perché sono convinto che in questo momento se si scivola si scivola quando non ci si aspetta di scivolare”.

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