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sabato 27 aprile 2024
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Calcio Serie D

Lentigione-Rimini 0-2, Marco Gaburro: "Decisiva la fase difensiva"

In foto: Marco Gaburro in sala stampa
Marco Gaburro in sala stampa
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 8 minuti
dom 23 gen 2022 18:40 ~ ultimo agg. 24 gen 14:22
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Le dichiarazioni al termine di Lentigione-Rimini 0-2 (vedi notizia).

Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.: “Eravamo un po’ arrabbiati per la partita di mercoledì, oggi abbiamo trovato una prestazione importante che ci ha dato tre punti, e siamo contenti”.

L’analisi della partita. “Il primo tempo è stato di livello alto per merito di due ottime squadre. Penso che la chiave del primo tempo da parte nostra, e anche da parte loro, sia stata la fase difensiva. La fase difensiva secondo me è stata fatta in maniera perfetta da parte di tutti e undici rispetto a come avevamo preparato la partita perché era una partita non facile dal punto di vista difensivo: il Lentigione gioca un calcio diverso da quello che giocano le altre squadre, con molta intensità in mezzo al campo e per far questo sia Piscitella che Gabbianelli dovevano fare un lavoro difensivo soprattutto dentro al campo, cosa che non sono abituati a fare. Con Greselin e Tonelli che facevano sempre diagonale su Tanasa. Siamo riusciti molto bene a coprire sulle vie centrali, che sono il punto di forza del Lentigione, che abbiamo fatto giocare un po’ più sui terzini, accettando anche il duello terzino contro terzino, che oggi secondo me prevedeva comunque due ottimi interpreti perché sia Deratti, al debutto, che Haveri hanno interpretato molto bene questa cosa. Questa è la premessa, poi in questa premessa bisognava trovare una giocata, bisognava trovare un colpo perché comunque c’era un avversario che ricordiamo aveva preso soltanto un gol più di noi, che si sa difendere molto bene. Soprattutto su questo campo, che è un campo di dimensioni piccole, non è facile trovare spazi. Penso che davanti, al di là della traversa di Haveri, abbiamo trovato comunque giocata, che magari non è andata sempre a chiudersi con il tiro, ma che ha fatto vedere comunque una qualità di base. È vero che è stata equilibrata fino al primo rigore la partita, però è anche vero che nel primo tempo se c’è stata mezza occasione l’abbiamo avuta noi. Poi sono anche partite in cui devi trovare l’episodio importante e oggi sui due rigori siamo stati bravi, sia a trovarli che a segnarli, perché poi i rigori bisogna segnarli”. 

Si aspettava una partita più giocata? “No, io avevo detto che era un campo piccolo e con tatti contatti a centrocampo, e che sarebbe stata una partita nella quale contava molto la palla rubata e i primi secondi dopo l’intercetto. Penso si sia vista questa cosa qua perché le mezze occasioni che possono essere uscite, la partita era in equilibrio, sono arrivate tutte da capovolgimenti di fronte, da situazioni in cui si rubava la palla e si ripartiva. Gli unici momenti in cui c’era campo erano quelli lì. Poi quando si attacca una squadra schierata come il Lentigione o quando loro attaccano noi schierati diventa davvero difficile su un campo così stretto trovare la giocata per andare al tiro. Quindi direi che è stata esattamente la partita che mi aspettavo”.

Sul secondo rigore cos’è successo? “Non mi sono arrabbiato, è che non capivo cosa mi stavano chiedendo perché in teoria erano Gabbianelli e Tomassini i rigoristi, Tomassini aveva i crampi e stava per uscire già prima del rigore. Ci stava cambiare il rigorista, se la sentiva Piscitella e ha tirato lui. Io semplicemente gli ho detto: fate quello che vi sentite”.

Sulla prestazione dell’esordiente Deratti. “Ha fatto un’ottima partita, peccato gli siano venuti i crampi. Del resto è un giocatore che quest’anno non ha avuto minutaggio, e dal punto di vista emotivo, nervoso, e dal punto di vista anche fisico questa era una partita impegnativa, quindi può anche starci che vada in difficoltà dal punto di vista muscolare. Però per me ha fatto un’ora di ottimo livello sia in fase difensiva sia quando si è proposto, con sicurezza, ha messo anche tre cross secondo me calibrati. Insomma, ha fatto un’ottima partita”.

Sulla scelta di Tomassini nell’undici iniziale. “Perché Tomassini? Perché era una partita che non sapevo se sarebbe stata dominata da noi, e quindi giocata completamente nella loro metà campo, o se sarebbe stata una partita in cui ci avrebbero schiacciati più del solito, e quindi ci sarebbe stato più campo da attaccare. Rispetto agli altri due giocatori che ho in quel ruolo lui ha tutte e due queste cose, nel senso che Mencagli magari ha molta più profondità diretta e magari Germinale ha molta più capacità di giocare spalle alla porta. Lui ha un po’ tutte e due, mi dava l’idea che nel primo tempo sarebbe stato un po’ più utile sia per ripartire a campo aperto, come ha anche fatto, sia per giocare spalle alla porta”.

Quanto vale questa vittoria, al di là dei tre punti? “La vittoria vale per quello che è. Quando c’è stata la partita di Ghivizzano io ho detto: aspettiamo ad esprimerci prima di giocare domenica per il semplice fatto che le partite contano tutte uguali, ma è anche vero, facendo i conti della serva, che se vinci a Ghivizzano e perdi oggi probabilmente finisci il girone a pari punti, se perdi a Ghivizzano e vinci oggi giri invece a +3. Quindi non è vero che valgono tutte uguali. Dopo lo so che è facile da fuori farsi prendere dai discorsi, però non è vero matematicamente che contavano tutte e due uguali. Per me c’era la possibilità a Ghivizzano di vincere la partita e di vincere anche qua, questo non vuol dire andare a fare la partita non considerando il tipo di gara che ci sarebbe stata oggi perché penso che, al di là del fatto che tutti quanti abbiano fatto un’ottima partita oggi, immaginarsi questa partita senza Tanasa o immaginarsi questa partita senza Panelli sinceramente mi viene un po’ più difficile pensare che sarebbe stata la stessa gara. Alle volte si devono fare dei ragionamenti, si devono fare delle valutazioni, sarebbe bello vincere sempre, però bisogna usare anche un po’ la testa. È andata bene in questo senso, ma probabilmente la partita di oggi è figlia della partita di mercoledì perché se mercoledì fai una partita liscia probabilmente oggi non hai lo stesso approccio mentale che hai avuto nel primo tempo, perché il primo tempo secondo me oggi è stato ottimo. Siamo una squadra che per la maggior parte delle partite tiene la palla, quando l’avversario ha questa quadratura, questa capacità di palleggio, devi avere questa mentalità, e trovarla solo in poche partite non è facile e non è scontato. Quindi i ragazzi secondo me sono stati doppiamente bravi in questo senso. Al di là degli episodi, dei due rigori, fino a che la gara era sullo 0-0, è stata giocata bene dalle due squadre e da parte nostra con la mentalità giusta che serve per affrontare queste squadre”.

Cristian Serpini, allenatore del Lentigione Calcio: “Io non ho particolari rammarichi, io sono convinto di aver visto la mia squadra fare una buona partita contro una grande squadra. Credo che abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela col Rimini, dopo di che è chiaro che dispiace aver perso, ma questa prova ci dà la consapevolezza di essere una grande squadra e ci dà la consapevolezza, come avevamo detto prima di questa partita, che questi punti sono importanti perché permettono a chi li ha fatti, il Rimini, di non farli fare a noi, quindi valgono doppio, però credo che il campionato si vinca nelle venti partite che rimangono, che sono 60 punti, sono tantissimi, quindi chi terrà il passo più importante avrà la meglio. Oggi noi abbiamo dato l’ennesima dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, che possiamo essere protagonisti”.

Sulle decisioni degli arbitri. “Partiamo dal presupposto che io non parlo degli arbitri: tutti gli allenatori mi fanno ridere perché commentano gli arbitri poi dicono di non parlarne. Io non li commento. Io posso incidere su quello che hanno sbagliato i miei giocatori, quindi quello su cui posso lavorare da domani mattina sono i miei errori e quelli dei miei giocatori. Purtroppo l’arbitro non lo alleno io e di conseguenza non posso migliorare le sue performance. Bisogna secondo me quando si perde rendere merito a chi ha vinto, perché sappiamo benissimo che una volta protesta uno una volta protesta l’altro, sono cose che accadono. Io la penso così. Sul secondo gol abbiamo fatto un errore perché il rigore è solo la fase finale: non possiamo prendere un contropiede a mezzora dalla fine con un signor giocatore, che stimo molto, che attacca la nostra difesa e mette in porta un nostro avversario. Quindi dobbiamo migliorare su questo. Bisognava rimanere in partita perché poi, come abbiamo visto, l’occasione ti capita, come Sala alla fine, o ti capita perché magari fischiano un rigore anche a noi. Però giochiamo fra tre giorni e se oggi diciamo che abbiamo perso solo per l’arbitro sbagliamo. Noi abbiamo fatto una gran bella partita, ho fatto i complimenti ai ragazzi, e glieli farò domattina, andremo a correggere i nostri errori per arrivare a Fanfulla nella giusta maniera. Noi abbiamo un grandissimo obiettivo, che è quello di superare i 40 punti. E credo che fino a tre giorni fa avremmo firmato di finire a tre punti dal Rimini il girone di andata”.

Simone Tonelli, centrocampista del Rimini F.C.: “Sicuramente in queste partite ci vogliono degli episodi o un po’ di fortuna per sbloccarle. Si affrontavano due squadre forti, due collettivi forti, a volte può essere una scintilla a sbloccare questo tipo di gara. Sicuramente seguendo l’inerzia della partita se c’era una squadra che meritava di sbloccarla eravamo noi per quello che si è visto nel primo tempo. Siamo andati anche a cercarci quel pizzico di fortuna per sbloccare la partita. Da lì in poi abbiamo fatto una buona gara, sfruttando il contropiede”.

Una vittoria che arriva dopo una sconfitta che volevate cancellare in fretta. “Il campionato è ancora lunghissimo. La forza dell’avversario la conoscevamo perché se una squadra nel girone d’andata arriva attorno ai 40 punti vuol dire che dei valori li ha, e quindi non c’era bisogno di confrontarsi con loro per capire la loro forza. Sicuramente dopo il passo falso di mercoledì contro una squadra nettamente inferiore, il calcio è bello anche per questo, abbiamo avuto subito la possibilità di rifarci contro una squadra del nostro livello, e siamo entrati con quella cattiveria dovuta alla gara di mercoledì, che ha bruciato parecchio, e abbiamo giocato alla grande”.

Giammario Piscitella, attaccante del Rimini F.C.: “Sicuramente è stato un episodio che ci ha girato a favore, secondo me c’erano tutti e due i rigori. Il calcio è fatto anche di episodi, a volte ci hanno girato contro, come mercoledì, oggi ci hanno girato a favore. Non è solo fortuna perché siamo stati sempre sul pezzo, anche nel primo tempo, sapevamo di dover fare una partita molto dispendiosa a livello fisico perché loro sono una squadra che palleggia molto, che fa tante rotazioni a centrocampo. Però, anche se abbiamo avuto poco tempo, l’abbiamo preparata bene, siamo stati bravi a resettare la gara di mercoledì e a concentrarsi su questa”.

Quanto valgono questi tre punti? “Valgono come tutti i tre punti. Sicuramente era una partita particolare per la posizione in classifica delle due squadre, però secondo me valgono come i tre punti che abbiamo perso mercoledì. La cosa importante secondo me è stata la reazione che abbiamo avuto dopo la sconfitta di mercoledì. Non era facile, in un campaccio come quello, vieni qua contro la seconda. Secondo me la squadra ha dato la risposta che doveva dare”.

Si aspettava una gara così? “Secondo me sono stati ritmi molto alti. Questa e la partita col Ravenna sono state le due gare con i ritmi più alti. Loro sono una squadra che palleggia molto, quindi ci hanno fatto correre tanto, però noi sappiamo anche soffrire. Ci siamo messi là e le due palle gol nel primo tempo le abbiamo avute noi. Era questa la partita che dovevamo fare e l’abbiamo fatta. Siamo stati bravi poi a stringere i denti anche nel finale, portandola a casa”.

Anche se il Lentigione ha costretto Marietta ad una parata complicata solo nei minuti finali. “Secondo me è stata bravura anche nostra: secondo me abbiamo fatto, soprattutto nel primo tempo, una grossa fase difensiva, a partire da noi davanti, e a finire con centrocampo, difesa e portiere, che oggi ci ha dato una mano anche sulle palle inattive perché essendo il campo piccolo i calci piazzati erano una situazione insidiosa e lui è stato bravissimo oggi. Gli voglio fare i complimenti”.

È tornato al gol. “Mi mancava il gol, era qualche partita che non facevo gol, come Gabbianelli. Il primo lo ha battuto lui, il secondo me la sentivo e gliel’ho chiesto: lo ringrazio per avermelo lasciato”.

Gianmarco Gabbianelli, attaccante del Rimini F.C., parte proprio dal secondo penalty, lasciato al compagno di reparto Piscitella. “Non è che l’ho lasciato all’ultimo arrivato. Come non segnavo da tanto io, forse più di lui, anche lui era da un po’ che non faceva gol ed è giusto così”.

È stata per lei una gara un po’ più complicata? “Penso un po’ per tutti. È l’unica squadra in serie D che gioca a uomo a tutto campo. È stata una squadra diversa dalle altre. È normale che sia stata difficile contro una squadra forte. Se loro vincono il recupero arrivano a -3 da noi. Noi abbiamo fatto un gran cammino, ma lo stesso hanno fatto loro. Diciamo che la gara si è decisa sugli episodi, siamo stati bravi a portarli dalla nostra parte, soffrendo”. 

Anche se non sono state poi tante le occasioni concesse ai padroni di casa. “Dobbiamo anche onesti che anche noi, a parte la traversa di Haveri, abbiamo avuto qualche palla rimasta là. Era una squadra abbastanza chiusa, siamo stati bravi a spingere nel momento giusto e a portare gli episodi dalla nostra parte. È stata un’ottima risposta dopo la partita col Ghiviborgo, ma chi è venuto a vedere la partita in Toscana ha visto che una partita del genere la puoi perdere una volta su dieci. Secondo me oggi vale un po’ di più: vale quasi sei punti perché se vincevano loro ci andavo sopra di tre punti (in caso di vittoria nel recupero di mercoledì prossimo in casa del Fanfulla, ndr). Bella partita e grande risultato, ci voleva”.