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L'intervista

Certificati malattia, esenzioni, richieste tamponi. I chiarimenti del dottor Paolizzi

In foto: Corrado Paolizzi
Corrado Paolizzi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 11 gen 2022 17:31 ~ ultimo agg. 12 gen 10:50
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Le conseguenze dell’esplosione di contagi covid toccano direttamente anche l’attività dei medici di base, subissati da incombenze burocratiche. “Siamo soffocati da richieste che non sono di nostra competenza e a cui dovrebbe rispondere il dipartimento di sanità pubblica – spiega il dottor Corrado Paolizzi ai microfoni di Tempo Reale – il medico di famiglia deve visitare le persone, fare diagnosi e terapie, monitorare i pazienti cronici. In questo momento invece rischiamo di essere distratti da questi compiti con grande pericolo per la salute pubblica, quella che esula dal covid.” In questi giorni, con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, fioccano anche le richieste di esenzione. “Tra l’altro – spiega il dottore – noi non diamo esenzioni ma, come medici di famiglia, ci limitiamo a certificare malattie che sono poi quelle riportate nelle schede tecniche come situazioni da valutare in caso di somministrazione di un farmaco. Poi tocca ad una apposita commissione valutare.” Con le novità introdotte dalla Regione, sono poi decine le telefonate di persone che chiedono se possono recarsi direttamente in farmacia per i tamponi di fine quarantena o isolamento. Per i primi (contatti stretti di positivi), è possibile anche l’accesso diretto mentre per chi era positivo al covid è necessario fare richiesta al medico di famiglia (dopo 10 giorni e con almeno tre senza sintomi) prima di recarsi in farmacia. “Io comunque consiglio di recarsi (con richiesta medica) ai drive through dell’Ausl” dice Paolizzi. Altro aspetto da approfondire, quello dei certificati di malattia. “I provvedimenti di quarantena e isolamento – dice il dottore – li può emettere e revocare solo il dipartimento di sanità pubblica e noi medici di base, senza questi non possiamo rilasciare certificati di malattia”. “E’ bene che si sappia – aggiunge – che finora il Governo non ha emanato decreti che permettano di percepire pagamenti in seguito a certificati di malattia rilasciati per le quarantene.” Sconsolato il dottor Paolizzi allarga, metaforicamente le braccia:stiamo entrando ormai nel terzo anno di pandemia e non si può essere ancora in emergenza organizzativa.