Indietro
giovedì 25 aprile 2024
menu
Calcio Serie D

Ghiviborgo-Rimini, la vigilia di Marco Gaburro

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mar 7 dic 2021 11:50 ~ ultimo agg. 8 dic 14:04
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 5 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Seconda trasferta di oltre 300 Km di fila per il Rimini, che dopo il viaggio in Lombardia si muove verso la Toscana. Allo stadio Comunale di Ghivizzano, a Piano di Coreglia (in provincia di Lucca), si giocherà il testacoda previsto dalla 15a giornata di Serie D girone D: tra la capolista ed i biancorossocelesti di casa ci sono ben 25 punti (Rimini a quota 35, Ghiviborgo a 10). Ma il precedente dello scorso campionato serve da monito per i biancorossi affinché non sottovalutino l’avversario: dieci mesi fa, il 7 febbraio, il Rimini uscì infatti sconfitto dal campo (reso pesante dalla pioggia) del Ghivizzano Borgo a Mozzano, anche allora ultimo della classe, per 2-0 (doppietta di Felleca). Entrambe le squadre nell’ultimo turno hanno vinto in trasferta, nella tana dell’Alcione i romagnoli, in quella del Fanfulla i toscani.

La vigilia dell’allenatore della Rimini Calcio, Marco Gaburro.

“Forse delle due è la partita un po’ più insidiosa, tra Alcione e Ghiborgo – attacca Marco Gaburro -. Il Ghivizzano è una squadra un po’ più ostica e soprattutto è un campo che dovrebbe essere in condizioni abbastanza brutte, da quello che ci dicono. Se pensiamo che era considerato bello quello dell’Alcione, dove non riuscivamo a stare in piedi, probabilmente questo sarà in condizioni anche più brutte. Vediamo, domani danno pioggia tutto il giorno, questo non aiuta”.

Sarà un testacoda. “È un testacoda, ma è una coda strana quella di questo campionato. Se Ghiviborgo e San Donnino sono le ultime due la lotta salvezza è tosta un po’ per tutti perché non sono squadre che negli anni scorsi quando le incontri possono essere ultime in classifica, cioè sono squadre che comunque hanno un’identità forte e hanno comunque delle individualità importanti, poi magari non hanno una rosa lunga, e quindi alla lunga non possono competere per le posizioni alte della classifica, però neanche da essere ultime in classifica. Secondo me è un po’ la fotografia di una parte di classifica che secondo me è ancora abbastanza compatta. Non vedo onestamente differenze di valori tra le ultime due e chi in questo momento ha 5-6 punti in più, di fatto chi ha 5-6 punti in più è a metà classifica. Questa è la classifica nostra in questo momento qua, e quindi dobbiamo stare molto attenti a questo aspetto del testacoda, sono tutti testacoda perché quando tu sei in testa gli altri sono tutti dietro, però non c’è poi tutta questa reale differenza di valori che in certi casi nei testacoda si trova. La differenza di valori c’è, non dobbiamo negarlo, ma c’è con tutte le squadre che sono dietro”.

Su campi del genere le differenze a livello tecnico tra le squadre scompaiono? “Secondo me non scompaiono, però si appiattiscono. Lo abbiamo visto anche nella partita a Mezzolara, che è la partita che abbiamo perso: onestamente non sembrava che i valori fossero identici, semplicemente si appiattiscono. Quindi secondo me è più difficile poi alla fine creare occasioni pulite, quindi bisogna essere più bravi nelle occasioni che si creano, un po’ quello che siamo stati a Milano perché onestamente a Milano siamo stati molto più cinici di altre volte. Dobbiamo essere comunque consapevoli che quando si va su quei campi lì è sempre difficile avere tante occasioni, o se si hanno tante occasioni è perché fai un volume tale di lavoro che poi diventano tante mischie, che è un po’ un termine diverso rispetto alle occasioni classiche che siamo abituati a vedere. Quindi secondo me è molto importante l’approccio alla partita, lo dico sempre, in trasferta, però in questi campi qua ancora di più. Bisogna migliorare nell’approccio alla partita, bisogna migliorare nel non far prendere alla partita direzioni sbagliate. E ogni volta cerchiamo di far meglio”.

Chi giocherà al posto dello squalificato Andreis? Ed è presumibile vedere a centrocampo tre over? “Abbiamo tanti giocatori che possono giocare in quel ruolo: Kamara lo abbiamo appena tesserato, Isaia è qui dall’inizio dell’anno e ha sempre lavorato in quel ruolo lì, Pari è un po’ più adattato in quel ruolo lì, però lo ha fatto diverse volte in allenamento. Quindi siamo molto tranquilli dal punto di vista della copertura del ruolo. La possibilità dei tre over è sempre legata al bilancio degli under in generale e lì dipenderà da come decideremo di partire. Io penso che una rosa come la nostra vada sempre sfruttata al massimo. Penso che 4-5 cambi sulla formazione base rispetto alla scorsa partita ci saranno, anche perché la partita di Milano è stata una partita impegnativa sul piano fisico, questa sarà un’altra partita impegnativa sul piano fisico, poi domenica abbiamo un’altra partita in casa di grande spessore tecnico, quindi dobbiamo cercare il più possibile di utilizzare i giocatori che abbiamo, anche in base alle caratteristiche”.

Unico altro assente Carboni. “A parte Andreis, squalificato, e Carboni, che è ancora fuori, i giocatori sono tutti a disposizione, nel senso che stamattina hanno fatto tutti rifinitura. Pietrangeli era uscito un po’ malconcio dalla partita, però abbiamo escluso cose più grosse e stamattina ha fatto tutto, Tonelli ha fatto tutto, dopo è ovvio che qualcuno starà meglio e qualcuno meno bene, però dal punto di vista della disponibilità sono tutti a disposizione e vengono via tutti”.

Pensa di cambiare modulo in avvio di gara? “In partenza no. Germinale ha giocato anche nel tridente, non è che per forza dobbiamo giocare con due punte per far giocare Germinale. Secondo me in partenza no, nel senso che noi abbiamo un’identità forte, che si basa sul nostro modulo, però durante la partita sì, come abbiamo fatto tante volte, come abbiamo fatto per esempio a Lodi. Io penso che la squadra debba saper cambiare, ma anche durante il primo tempo se serve. Penso che quella sia una questione di effettive condizioni del campo e anche di come l’avversario interpreta la partita perché noi siamo andati a Milano con l’idea di trovare un avversario che giocasse a viso aperto, poi si sono messi tutti al limite dell’area e queste cose qua non le puoi prevedere prima. Quindi bisogna avere un po’ di elasticità. E proprio perché bisogna avere elasticità non ha senso andare troppo a tentoni prima della partita perché poi se magari parti in un’altra maniera e devi ricambiare diventa una confusione. Io penso che la squadra debba avere una propria base di partenza e poi sapere, come abbiamo abbastanza dimostrato, che poi si può cambiare anche tanto durante la partita. Ne parlavo anche con i ragazzi dopo la partita di sabato: è capitato due-tre volte che abbiamo fatto questi cambi, anche a fine primo tempo, che sono un po’ insoliti e bisogna sempre dare un significato a queste scelte qua, perché non sono mai stati cambi di “bocciatura” verso chi ha giocato, assolutamente. Semplicemente abbiamo talmente tante soluzioni che secondo me bisogna anche avere, da parte dei ragazzi, la consapevolezza che si va in campo per fare tre punti, se ce la fai in un modo bene, se no la fai in un altro, se servi 45 giochi 45, se servi 90 giochi 90. Lo spirito deve essere quello lì, ancora più amplificato rispetto a una gestione normale perché solitamente si ragiona su cambi tattici nel finale, nell’ultimo quarto d’ora. Invece noi siamo anche un po’ cresciuti su quella che può essere  la gestione di altri sistemi di gioco, e lo dobbiamo fare serenamente, partendo sempre dal presupposto che possa bastare, anche se non è un bel termine, il nostro modo di fare solito per poter far bene. Quando capiamo che ci possono essere modi migliori prendiamo quella strada lì, senza promozioni, senza bocciature, con tutti a disposizione perché mi sembra che il campo stia dimostrando questo”.

LA 15a GIORNATA DI SERIE D GIRONE D E LA CLASSIFICA

I CONVOCATI IN CASA RIMINI F.C.
PORTIERI: MARIETTA, PIRETRO
DIFENSORI: CONTESSA, CUCCATO, HAVERI, LO DUCA, PANELLI, PIETRANGELI
CENTROCAMPISTI: GRESELIN, ISAIA, KAMARA, PARI, TANASA, TONELLI
ATTACCANTI: FERRARA, GABBIANELLI, GERMINALE, MENCAGLI, PISCITELLA, TOMASSINI