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Calcio Promozione

S. Ermete: Noschese e i sui primi 90 minuti in stagione

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 24 nov 2021 16:57 ~ ultimo agg. 17:01
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Calma e pazienza. È un torneo di Promozione dove visto il numero di squadre chi perde è perduto. Questo era il commento di qualcuno sabato in tribuna al S. Ermete Stadium. Nel giorno in cui i verdi fanno ritorno alla loro casa madre, a rovinare la festa ci ha pensato l’Asar imponendosi di misura. Per Michael Noschese, arrivato da soli 40 giorni, è stato il debutto da titolare rimanendo in campo per tutti i novanta minuti: “Ero fuori da tanto, all’inizio occorreva riprendere il ritmo partita, non a caso ho giocato diversi spezzoni di gara, e sabato, risultato a parte, per me è stato bello ritrovare il rettangolo da gioco partendo dall’inizio”.

Il S. Ermete ha puntato tantissimo sull’attaccante che è arrivato in sostituzione di Vuthaj: “La società punta forte su di me e voglio ripagare la loro fiducia. Dopo un periodo di inattività, ho avuto bisogno di tempo per ritrovare il ritmo gara”.

Dopo qualche secondo di silenzio Noschese prosegue: “Ci tengo a ringraziare ancora una volta il presidente e la società che non ci fa mancare davvero nulla. C’è premura per ogni cosa; dagli allenamenti al giorno della gara è tutto organizzato perfettamente. Non conoscevo il S. Ermete così a fondo e devo dire che sono molto contento della scelta che ho fatto, ma mi sento anche di fare i complimenti al direttore sportivo Filippo Cipriani: una persona seria, attenta, sempre lineare e pacato nelle valutazioni della gara a seconda del risultato: Per noi giocatori è molto importante la sua presenza!”.

Dall’avvento di Noschese, in panchina c’è stato anche il passaggio di consegne tra Pazzini e Righetti: “A livello personale posso dire di avere un ottimo rapporto con entrambe le persone. I risultati portano a scelte a volte anche dolorose. Appena sono arrivato ho trovato Pazzini, al quale purtroppo anche per il ritmo partita mancante non ho potuto dare il mio contributo pienamente. Ora spero – dopo sabato – di poterlo fare dando una mano al tecnico Righetti e ai miei compagni, ai quali vorrei trasmettere la mia esperienza e qualche consiglio utile per uscire dalle situazioni difficili durante il match”.

Con l’Asar dopo due vittorie è arrivato uno stop inatteso: “L’Asar è una squadra organizzata e fisica, noi abbiamo costruito non riuscendo a sfondare, ci è mancato il goal. Quando parlo di aiuto, di consigli da distribuire durante le gare mi riferisco proprio a questo: Sono consapevole che siamo un’ottima squadra ma dobbiamo giocare con la mente libera, senza pensare alla classifica, al risultato, alle altre compagini, ma solo a noi stessi. È qui che noi tutti dobbiamo migliorare, perché sono sicuro che alla distanza verremo fuori”.

È un campionato che al tuo avvento da esterno ti sembrava difficile, da protagonista invece sei riuscito a constatare altro…: “C’è molta grinta e cuore da parte di tante compagini che lottano per la sopravvivenza in questa categoria. La qualità eccelsa si vede in due-tre formazioni. Noi possiamo unire questi due punti, in primis come dovere nei riguardi dei nostri dirigenti e per noi stessi ed infine perché abbiamo la qualità per essere protagonisti. L’importante è rimanere razionali in partita, non perdere la calma, non avere fretta. Superato questo scoglio, il pallone è l’unico che potrà fornirci delle risposte”.

Nel frattempo dopo la sconfitta di sabato con l’Asar sono ripresi gli allenamenti, domenica la formazione di Righetti è attesa dal difficile match in esterna sul campo del Due Emme.