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25 e 26 settembre

"Un pasto al giorno". Papa Giovanni in piazza per sostenere chi è in difficoltà

In foto: Un Pasto al Giorno
Un Pasto al Giorno
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 19 set 2021 17:06 ~ ultimo agg. 17:16
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I volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi nel 1968, il 25 e il 26 settembre torneranno nelle piazze per sostenere chi è in difficoltà. L’iniziativa si chiama “Un pasto al giorno” e vuole essere una risposta concreta per contribuire alla ripartenza dopo la pandemia che ha visto aumentare il numero delle famiglie in condizione di povertà. A Rimini la location scelta è quella della parrocchia del Cristo Re in via delle Officine.

Se nel 2019 i dati sulla povertà in Italia avevano fatto registrare un miglioramento, negli ultimi tempi, la situazione è tornata a peggiorare: nel corso del 2020, infatti, la percentuale di famiglie in condizione di povertà in Emilia-Romagna è salita al 5,3% rispetto al 4,2% dell’anno precedente (dati Istat). La quota assoluta di poveri nel corso degli ultimi mesi ha sforato la soglia psicologica dei 5 milioni e mezzo (5,6 per la precisione) in tutta Italia; di questi, un milione sono i cosiddetti “nuovi poveri”, persone che prima non avevano bisogno di aiuto e che per la prima volta, nel 2020, si sono messe in fila davanti alle mense per i poveri o hanno chiesto aiuti alimentari. Una fotografia, questa, che rende subito chiaro come sia ancora più importante un approccio che punti al contributo di tutti e che sappia guardare alla ripartenza in una chiave più inclusiva. “Il nostro sguardo va oltre alla grave crisi del Covid-19 – ha spiegato Giovanni Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII – va al cambiamento climatico che porta a migliaia di profughi in cammino e va alle crisi umanitarie mondiali. Nessuno può trovarsi privato del necessario. Il nostro impegno, infatti, è per tutte quelle persone che hanno ancora fame, che non hanno accesso all’acqua, alle cure; per quei bambini che non hanno accesso all’educazione scolastica. La soluzione va cercata in un approccio che non metta al centro solo il risparmio, l’economia, il vantaggio dei singoli, ma che riguardi il sentirsi una comunità formata da persone che si incontrano, condividono e affrontano le difficoltà. Oggi dobbiamo fare i conti con problemi nuovi per noi, come la pandemia appunto, e la soluzione ci arriva dai valori di sempre, quelli che ci accompagnano da oltre 50 anni”. L’impegno della Comunità, infatti, si concretizza ogni giorno da oltre 50 anni: in Emilia-Romagna è attiva con circa 130 realtà – tra Case Famiglia, Case di accoglienza, Centri di aggregazione – e sono oltre 800 le persone che negli ultimi mesi vi hanno trovato un punto di riferimento ricevendo, non solo un aiuto materiale, ma anche una vicinanza umana e familiare e un supporto psicologico.

Anche in questa edizione non mancherà la possibilità di compiere un piccolo gesto simbolico: i volontari della Comunità hanno realizzato, grazie al contributo degli illustratori dell’Associazione Italiana Autori di Immagini, dei set di tovagliette all’americana che verranno distribuite nel corso dell’evento. Metterle sulla propria tavola “sarà come ‘invitare’ a pranzo una persona in difficoltà – spiegano i responsabili dell’iniziativa ‘Un Pasto al Giorno’ – perché ognuna di esse diventerà simbolicamente il posto a tavola per chi oggi non ce l’ha, nel segno di una solidarietà concreta che può aiutarci a ripartire insieme al fianco di chi ne ha più bisogno”.

È possibile consultare l’elenco completo delle postazioni sul sito www.unpastoalgiorno.org