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Il resoconto degli incontri

Il Consorzio Sociale Romagnolo a confronto coi candidati sulla cooperazione

In foto: Consorzio Sociale Romagnolo
Consorzio Sociale Romagnolo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 25 set 2021 12:23
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Promuovere i valori della cooperazione sociale, l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e continuare a dialogare con la pubblica amministrazione, quella presente e quella che verrà. Sono stati questi i principali obiettivi degli incontri pre elettorali con alcuni dei candidati a sindaco del Comune di Rimini – Enzo Ceccarelli, Gloria Lisi, Jamil Sadegholvaad – organizzati dal CSR Consorzio Sociale Romagnolo, una realtà di Area Vasta con sede a Rimini che associa cinquanta cooperative sociali di tipo B per oltre 4000 dipendenti – con una media del 40% appartenenti a categorie svantaggiate – e un fatturato complessivo di oltre 25 milioni di Euro.

L’iniziativa elettorale del CSR si poneva l’obiettivo non “solo” far conoscere il valore sociale ed economico di ogni inserimento lavorativo e il lavoro svolto dal CSR, ma proporre agli stessi candidati di inserire nei programma elettorale della propria coalizione anche un riferimento diretto alla cooperazione sociale, esplicitando il proprio impegno in vista di un partenariato pubblico/privato sulla base di tre possibilità: la coprogrammazione e coprogettazione, per una partnership tra ente pubblico e Terzo Settore; le gare ex art. 112 Codice Appalti (D.Lgs. n. 50/2016) con quota di riserva per chi integra soggetti svantaggiati; gli affidamenti diretti ex Legge 381/91.


Il resoconto degli incontri trasmesso dal CSR:

L’INCONTRO: LE PAROLE DEI CANDIDATI DI RIMINI

Tre i candidati a sindaco del Comune di Rimini incontrati dal CSR nelle scorse settimane. (In ordine alfabetico) Enzo Ceccarelli, candidato per il centrodestra e sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Casa dei Moderati (che mette insieme Forza Italia, Città Metropolitana, Noi con l’Italia, Cambiamo e Unione di Centro), Popolo della Famiglia, Noi Amiamo Rimini, Frisoni con Ceccarelli e Rinascimento; Gloria Lisi, sostenuta da Movimento 5 Stelle e cinque liste civiche: Rimini per Gloria Lisi sindaca, Rimini Benessere, Imprese, Un futuro verde per Rimini, A political party; Jamil Sadegholvaad, candidato per il centrosinistra e sostenuto da PD, lista Jamil per Rimini, Rimini Coraggiosa, Europa Verde e Rimini Futura.

Ai tre incontri hanno preso parte, complessivamente, i vertici del CSR: Carlo Urbinati, Presidente; Alfio Fiori, Vice Presidente; Massimo Semprini, Direttore Commerciale; Matteo Guaraldi, Coordinatore di Direzione e altri rappresentanti di diverse cooperative associate al CSR: La Formica, Cento Fiori, New Horizon, La Romagnola, In Opera.

Accompagnato da Davide Frisoni, dell’omonima lista civica che lo sostiene in questa tornata elettorale, Enzo Ceccarelli, candidato a sindaco di Rimini per il centrodestra, è stato accolto presso la sede del CVP-Consorzio di Via Portogallo”: un volto ‘noto’ per la cooperazione provinciale del territorio, avendo amministrato dal 2009 al 2019 il Comune di Bellaria-Igea Marina. “Conosco bene questo luogo – ha esordito – da quando in qualità di amministratore di banca Romagna Est abbiamo sostenuto l’acquisto di questo immobile che oggi ci ospita”. Il candidato ha poi espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal CSR e sottolineato l’importanza della cooperazione sociale di inserimento lavorativo: “Sono sensibile a questi temi”, ha affermato, “e oggi sono qui per ascoltare e per promettere, se posso. Condivido le vostre proposte e mi doterò di funzionari e dirigenti qualificati che siano in grado di comprendere le necessità della cooperazione sociale”.

Gloria Lisi, candidata a sindaco di Rimini sostenuta da Movimento 5 Stelle e cinque liste civiche, ha ricevuto i delegati del CSR presso la sede del proprio comitato elettorale. “Mi sento a casa quando parlo con voi – ha esordito Lisi, facendo riferimento alla sua esperienza di Vice Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali nei due mandati di Andrea Gnassi come sindaco di Rimini. “Anche io ho fondato una mia cooperativa, tutta composta da donne, perché – ha affermato – nelle cose in cui credo butto tutta me stessa”. Lisi ha detto di essere d’accordo con le proposte di partenariato PA-Terzo Settore avanzate dal CSR e ha poi ascoltato le riflessioni del Consorzio sui rapporti tra cooperazione sociale, Multiutility e società partecipata dal Comune di Rimini.

Jamil Sadegholvaad, candidato a sindaco di Rimini per il centrosinistra, accolto presso il CVP di Via Portogallo, ha ascoltato con attenzione le proposte formulate dal CSR, poste a vantaggio del territorio e del movimento cooperativo, ma soprattutto di chi, attraverso gli inserimenti lavorativi, riesce a superare la propria condizione di fragilità e a ritrovare una propria dignità, come persona e come lavoratore. Sadegholvaad si è detto d’accordo in particolare sul tema della coprogrammazione e coprogettazione, e “condivido il valore dell’importanza dell’appartenenza territoriale delle imprese che lavorano con la PA”, ha affermato. Il candidato si è detto anche disponibile “per rivedere il Regolamento Comunale (redatto nel 2012, ndr) che promuove la coprogettazione e la relazione PA-Terzo Settore, in un’ottica di ristrutturazione e riorganizzazione”.

In tutti e tre gli incontri, oltre ai temi evidenziati, è stato chiesto dal CSR di rilanciare il lavoro del Piano Strategico, in qualità di strumento di dialogo importante per migliorare la qualità della vita e del lavoro del territorio riminese.

IL COMMENTO DEL CSR: CARLO URBINATI e ALFIO FIORI

“A partire dagli evidenti vantaggi che caratterizzano l’inserimento lavorativo delle persone “svantaggiate” – racconta Carlo Urbinati, Presidente del CSR – in questi incontri abbiamo sostenuto un ruolo dell’ente pubblico che non si limiti a rapporti di fornitura/erogazione di servizi, ma che si faccia promotore di un vero e proprio partenariato tra pubblico e privato che abbia come obbiettivo una crescita delle Comunità armonica e continua. Abbiamo sottoposto quindi diversi spunti di riflessione a ciascun candidato, per aiutarli a cogliere tutti gli strumenti che le Pubbliche Amministrazioni hanno a disposizione per cercare di mettere al centro dei propri obbiettivi l’inclusione sociale dei propri concittadini”.

“Nei candidati che abbiamo incontrato – sottolinea Alfio Fiori, Vice Presidente del CSR – abbiamo riscontrato una sincera attenzione nei confronti delle nostre proposte: tutti e tre – Ceccarelli come ex amministratore, Lisi come ex assessore ai Servizi Sociali e Sadegholvaad come assessore alle attività economiche – conoscevano già le possibilità di partenariato pubblico/privato garantite dalle normative. Complessivamente gli incontri sono stati importanti per riflettere su queste tematiche e approfondirle. Poi, ovviamente, ciascuno secondo la sua sensibilità personale e politica, si è impegnato a tradurle in fatti”.

TRE PASSI VERSO IL PARTENARIATO PUBBLICO/PRIVATO

Sono tre gli strumenti che, nel panorama legislativo, il CSR ritiene tra i più interessanti in quest’ottica di partenariato:

1) la coprogrammazione e coprogettazione: partnership tra amministrazioni e soggetti del Terzo Settore

Consiste nello svolgere “una istruttoria pubblica allo scopo di identificare il soggetto del Terzo Settore che si possa qualificare come partner dell’Ente Pubblico”. È uno strumento che ha come oggetto la “definizione progettuale di iniziative, interventi e attività complesse condivise dall’ente pubblico” e che comporta la partnership tra amministrazioni e soggetti del Terzo Settore. La coprogettazione costituisce un istituto teso a valorizzare l’esperienza e la vocazione degli enti del Terzo Settore nella progettazione e realizzazione degli interventi, nell’ambito di una procedura comunque caratterizzata da principi di trasparenza, pubblicità e non discriminazione.

In sintesi, si può pertanto affermare che la coprogettazione e il coprogrammazione costituiscono:

• una modalità di affidamento e gestione della realizzazione di iniziative e interventi sociali;

• un metodo per costruire politiche pubbliche coinvolgendo risorse e punti di vista diversi;

• una forma di partnership costruita per sviluppare esperienze innovative da membri di organizzazioni diverse.

2) Le gare ex art. 112 Codice Appalti (D.Lgs. n. 50/2016): appalti con quota di riserva per chi integra soggetti svantaggiati

Il Decreto Legislativo n. 50/2016 prevede la possibilità per la Pubblica Amministrazione di riservare la partecipazione a procedure di gara a favore di determinate tipologie di operatori economici, in particolare quelli che impiegano soggetti appartenenti a categorie socialmente svantaggiate (ex art. 112, comma 2 D.Lgs. n. 50/2016).

Nello specifico, l’art. 112, comma 1 D.Lgs. n. 50/2016, regola un regime particolare che fornisce alla Pubblica Amministrazione la possibilità di riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto, e di concessione, a favore di laboratori protetti, operatori economici o cooperative sociali e loro consorzi che abbiano quale finalità principale l’integrazione sociale e professionale di soggetti disabili o svantaggiati oppure la riserva di esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti quando almeno il 30% dei lavoratori sia composto da persone con disabilità o in condizione di svantaggio.

3) Gli affidamenti diretti ex Legge 381/91

La legge n. 381/1991, con lo scopo di creare opportunità lavorative per le persone svantaggiate, consente alle Pubbliche Amministrazioni di riservare l’affidamento di appalti pubblici diretti a cooperative sociali di Tipo B, in deroga alla normativa generale sugli appalti pubblici, purché ricorrano determinate condizioni.

In particolare, l’art. 5 comma 1 prevede che le convenzioni stipulate dagli Enti Pubblici, aventi ad oggetto la fornitura di determinati beni e servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi, debbano

– essere finalizzate alla creazione di opportunità di lavoro per le persone svantaggiate di cui all’art. 4, comma 1 della medesima legge. Tali persone devono inoltre costituire almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa;

– essere di valore inferiore alla soglia comunitaria;

– essere stipulate previo svolgimento di procedure di selezione idonee ad assicurare il rispetto dei principi di trasparenza, di non discriminazione e di efficienza.