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dati della camera di commercio

Anno del Covid: troppe vite perse nel 2020

di Redazione   
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mar 14 set 2021 14:25 ~ ultimo agg. 18:26
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Sono impietosi i dati del 2020 sulle persone morte in provincia di Rimini. Confrontando la media dei decessi tra il 2015-2019 nel primo anno di pandemia si riscontra un eccesso di mortalità di ben 910 persone, il 27% in più del dato atteso. E’ quanto riporta l’analisi demografica della camera di commercio. E purtroppo è facile capire come l’impennata sia dovuta alla pandemia. Le nascite, per contro, hanno segnato un picco verso il basso con un calo rispetto alla media del quinquennio precedente di quasi il 13%. Dati, peggiori di quelli regionali e nazionali, che hanno abbassato la speranza di vita alla nascita per i riminesi dagli 84,3 anni del 2019 agli 82,5 del 2020. Il saldo tra nati e morti si è chiuso lo scorso anno con un poco incoraggiante – 2.118. E non basta a compensarlo il saldo migratorio di 1.473 persone.

I residenti in provincia sono 335.478 (-0,4%) e 35.943 sono stranieri (il 10,7% ma anche questi in calo dello 0,6). I principali Paesi di provenienza sono Albania (18,3%), Romania (16,3%) e Ucraina (13,3%). Nel 2020 ci sono stati anche 884 stranieri che hanno preso la cittadinanza italiana. Ci sono poi 753 italiani che si sono trasferiti all’estero a fronte di 291 rientri. Infine alcuni indicatori demografici: in provincia si contano 387 abitanti per chilometro quadrato, il doppio del dato regionale e nazionale, con Cattolica che arriva a 2.709. Quasi il 70% della popolazione residente si concentra nei 5 comuni rivieraschi (il 44,3% nel capoluogo). Basso il tasso di fecondità, 1,19 figli per donna in età fertile contro l’1,27 dell’Emilia Romagna. Quasi un residente su quattro ha più di 65 anni con una età media di 45,7 anni.