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I quesiti

Acqua, verde, rinnovabili, arenile. Gli ambientalisti scrivono ai candidati

In foto: un parco di Rimini
un parco di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
lun 27 set 2021 15:32
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L’approvvigionamento dell’acqua, il verde urbano, l’uso e l’implementazione delle energie rinnovabili, la gestione dell’arenile. Sono alcuni dei temi sollevati dalle associazioni ambientaliste riminesi in una lettera ai candidati sindaco di Rimini nella quale si rinnova anche la richiesta di istituire un Tavolo di confronto e concertazione con il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste di Rimini per discutere le problematiche ambientali che si porranno nel corso della futura Amministrazione.

A firmare la lettera: ANPANA Rimini, dnA Rimini, Fondazione Cetacea, Italia Nostra, Legambiente, L’Umana Dimora e WWF Rimini, Associazione Ornitologi Emilia Romagna, Associazione Terra Blù odv, Ente Nazionale protezione Animali, FIAB Rimini / Pedalando e camminando APS.

Ad una settimana dall’invio della missiva, fanno sapere le associazioni, a rispondere è stato Jamil Sadegholvaad col quale è stato fissato un incontro mercoledì 29.

Il comunicato stampa

Le Associazioni Ambientaliste e animaliste del Coordinamento di Rimini, per le elezioni del 3/4 Ottobre, hanno inviato ai Candidati sindaco dei quesiti sulle scelte ambientali da compiere nei prossimi anni per far fronte agli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici in atto, chiedendo loro di impegnarsi per iscritto sulle soluzioni da dare.
In primo luogo hanno posto il tema dell’approvvigionamento di acqua. A fronte della siccità sempre più grave negli ultimi anni, non solo estiva, Rimini si trova ormai tutte le estati a fare i conti con la scarsità di acqua. Eppure ben 50.000 metri cubi di acqua, perfettamente depurata dal depuratore di Santa Giustina, vengono buttati via ogni giorno, anche se precise norme regionali ne prevedono il riuso. I cittadini pagano fino ad un terzo dell’importo in bolletta per depurarla, ma poi viene sprecata cosi. Le associazioni chiedono quindi ai Candidati di impegnarsi a risolvere questo problema entro il primo anno di governo, impegnandosi per promuovere una Conferenza dei Soggetti interessati (R.E.R., ATERSIR, Gestore, Titolare reti, Autorità di Distretto, Amministrazione Provinciale, Amministrazioni Comunali, Consorzio di Bonifica, Romagna Acque, Associazioni Agricoltori…), al fine di aggiornare e rendere esecutivo il Piano di Riutilizzo delle Acque Reflue Depurate già abbozzato da tempo
Poi Il Verde urbano. Gli ambientalisti chiedono da anni un piano di riforestazione della città, per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, mitigare le ondate di calore e migliorare la qualità dell’aria. Chiedono quindi ora ai Candidati di impegnarsi, nel primo semestre della prossima Amministrazione, ad approvare la stesura di un Piano del Verde, nel rispetto delle “Linee Guida per la gestione del verde urbano” emanate dal Ministero dell’Ambiente, ed a far rispettare sempre il Regolamento del Verde esistente, anche dagli Uffici del Comune, compreso il divieto di abbattimento piante in periodo di nidificazione dell’avifauna, salvo emergenze.
Adottare l’uso di energie rinnovabili è poi un impegno che viene chiesto di affrontare immediatamente. Rimini in estate è una città energivora e la prossima Amministrazione si dovrà porre il problema di approvvigionare la città con energie rinnovabili in linea con le indicazioni provenienti dall’Europa. In particolare il regolamento del Parco del Mare dovrà prevedere, per le realizzazioni dell’A.C. e di tutti coloro che opereranno nell’area, l’attivazione di buone pratiche per il risparmio idrico ed energetico, come la produzione di energia elettrica con pannelli solari, di acqua calda con il solare termico, e il recupero dell’acqua delle docce a fini irrigui o similari.
Gestione dell’arenile. Il Parco del Mare in realtà è una revisione dell’utilizzo delle aree antropizzate a ridosso della spiaggia. Noi riteniamo che il concetto di Parco vada nobilitato con il rispetto delle poche aree residue scarsamente antropizzate, quali le spiagge libere a ridosso delle Colonie Bolognese e Novarese. Quell’area assunta ad habitat preferenziale per la nidificazione del fratino, dovrà essere rinaturalizzata e destinata ad ospitare un turismo diverso e complementare al resto della costa, più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Si avrà così anche il risultato di diversificare e arricchire l’offerta turistica riminese.
Infine gli ambientalisti chiedono il rinnovo del Tavolo di confronto e concertazione della A.C. con il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste di Rimini per discutere le problematiche ambientali che si porranno nel corso della futura Amministrazione.

Il testo della lettera

Gentilissima/o,
le sottoscritte Associazioni Ambientaliste e animaliste riminesi, in previsione delle elezioni amministrative nel Comune di Rimini, hanno deciso di formularle alcuni quesiti sulle sue scelte ambientali, nel caso in cui lei fosse la/il prescelta/o dai cittadini nella competizione. Coi quesiti proponiamo anche delle soluzioni auspicabili, la cui adozione sarà una risposta adeguata anche alla necessità di far fronte agli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici in atto, e le chiediamo di impegnarsi per iscritto sulle nostre proposte.
In primo luogo, come lei certo saprà, uno dei problemi più impellenti è quello dell’approvvigionamento di acqua. La provincia di Rimini, nonostante la ricchezza della conoide del Marecchia, si trova ormai tutte le estati a fare i conti con la scarsità di questo prezioso liquido. Eppure ben 50.000 metri cubi di acqua, depurata presso il depuratore a lamelle di Santa Giustina, vengono buttati via ogni giorno. Vi sono norme regionali che prevedono il suo riutilizzo, i cittadini pagano fino ad un terzo dell’importo in bolletta per depurarla eppure viene sprecata con un enorme danno. Le chiediamo quindi di impegnarsi a risolvere questo problema entro il primo anno del suo governo impegnandosi in prima persona per promuovere una Conferenza dei Soggetti interessati (R.E.R., Gestore, Titolare reti, Autorità di Distretto, Amministrazione Provinciale, Amministrazioni Comunali, Consorzio di Bonifica, Romagna Acque, Associazioni Agricoltori…), al fine di aggiornare e rendere esecutivo il Piano di Riutilizzo delle Acque Reflue Depurate
Il Verde urbano. Su questo tema l’Amministrazione precedente non ha brillato per lungimiranza. Sono state abbattute sistematicamente ad ogni intervento di riqualificazione troppe essenze arboree importanti, col risultato di aver impoverito per molti anni la captazione di CO2 e di polveri sottili fornita dal verde urbano. Lei dovrà impegnarsi, nel primo semestre della sua Amministrazione, ad approvare un Piano del Verde, nel rispetto delle “Linee Guida per la gestione del verde urbano” emanate dal Ministero dell’Ambiente, ed a far rispettare sempre il Regolamento del Verde esistente, anche dagli Uffici del Comune, compreso il divieto di abbattimento piante in periodo di nidificazione dell’avifauna, salvo emergenze.
Adottare l’uso di energie rinnovabili è poi un impegno che le chiediamo di affrontare immediatamente. Il regolamento del Parco del Mare dovrà prevedere, per le realizzazioni dell’A.C. e di tutti coloro che opereranno nell’area, l’attivazione di buone pratiche per il risparmio idrico ed energetico. Ad esempio: la produzione di energia elettrica con pannelli solari e di acqua calda con il solare termico, il recupero dell’acqua delle docce a fini irrigui o similari, e per il verde l’utilizzo esclusivo di piante che richiedano poca acqua e siano resistenti alle condizioni del sito ( gelo invernale e salsedine, sabbia, ecc.). Chiediamo alla sua Amministrazione di impegnarsi a valutare impianti di produzione di energia rinnovabile con attenzione e in discontinuità col passato. Rimini in estate è una città energivora e la sua Amministrazione si porrà il problema di approvvigionare la città con energie rinnovabili in linea con le indicazioni provenienti dall’Europa.
Gestione dell’arenile. Il Parco del Mare in realtà è una revisione dell’utilizzo delle aree antropizzate a ridosso della spiaggia. Noi riteniamo che il concetto di Parco vada nobilitato con il rispetto delle poche aree residue scarsamente antropizzate, quali le spiagge libere a ridosso delle Colonie Bolognese e Novarese. Quell’area assunta ad habitat preferenziale per la nidificazione del fratino, dovrà essere rinaturalizzata e le colonie rispettate, architettonicamente e nella funzione, per ospitare un turismo diverso e complementare al resto della costa, più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Si avrà così anche il risultato di diversificare e arricchire l’offerta turistica riminese.
Infine, lei si impegna al rinnovo del Tavolo di confronto e concertazione con il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste della Provincia di Rimini per discutere le problematiche ambientali che si porranno nel corso della sua Amministrazione.