Indietro
menu
Al via la campagna elettorale

Gloria Lisi: lascio ad altri il veleno, basta individualismi

In foto: la sede elettorale di Gloria Lisi
la sede elettorale di Gloria Lisi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 7 ago 2021 13:58 ~ ultimo agg. 8 ago 08:58
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 5 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Con l’inaugurazione della sede in piazzale Cesare Battisti, Gloria Lisi inizia ufficialmente la sua campagna elettorale. A sostenere la ex vicesindaca ci saranno, al momento, quattro liste in rappresentanza del mondo delle imprese, dei giovani e del benessere. A queste potrebbe aggiungersi anche il MoVimento 5 Stelle ma, ha spiegato la candidata, ad oggi non ci sono novità dopo gli incontri dei giorni scorsi. La Lisi ha parlato genericamente di punti di contatto con alcune forze politiche.

Abbiamo creato – ha detto – un percorso civico in cui ciascuno può ritrovarsi senza rinnegare la propria identità politica o culturale“. Al centro, l’azione amministrativa e non l’appartenenza politica. Immancabile un passaggio sugli attacchi ricevuti in particolare dal segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti dopo la sua scelta di correre da sola e non sostenere il collega di giunta Jamil Sadegholvaad. “Non sono certamente il rancore o la ripicca i motivi che mi hanno spinto a candidarmi – ha detto – lascio ad altri il fango e il veleno.” Ribadendo poi l’importanza del lavoro di squadra e della condivisione e il suo essere alternativa alla sinistra e alla destra, la Lisi ha spiegato che non le “piace l’idea di chi si pone da solo al comando, come non mi piace l’idea di assumersi meriti, critiche, successi e fallimenti in maniera individualistica“. Parole probabilmente dirette a chi ha guidato Rimini negli ultimi 10 anni (anche se mai citato direttamente dalla Lisi). “Un sindaco – ha proseguito la candidata – è colui che amministra in modo giusto” e “sono convinta che questo significhi garantire equità ad ogni cittadino e renderlo protagonista e responsabile” ma “vuol dire anche mettere da parte favoritismi e gestione personalistica. E mettere da parte visibilità e successi personali.” Sulla campagna elettorale, la Lisi ha spiegato che “ogni sforzo sarà concentrato per entrare nelle case dei riminesi e nei loro cuori. Con sobrietà, educazione e gentilezza insieme all’autorevolezza delle nostre esperienza che metteremo al servizio dei cittadini“.

L’intervento integrale di Gloria Lisi

Oggi parte ufficialmente la campagna elettorale. Dunque oggi si apre una competizione che ci metterà tutti alla prova. Sarà una competizione lungo la quale dovremo convincere i riminesi che la nostra proposta alternativa e democratica è costruita per rilanciare il futuro della nostra città tra la gente, coinvolgendo le persone per costruire programmi comuni. Personalmente credo che quando si ha stima delle persone alle quali si è legati da un discorso affettivo, di stima e di amicizia, e quando si ha la certezza che con queste persone, con i loro valori, con le loro diverse ma chiare identità, con la loro forza di volontà e con il loro desiderio di impegnarsi per tutti e per gli altri, si possono fare gli interessi della comunità. Non ci si deve nascondere, dobbiamo essere lì ad assumerci le nostre responsabilità e chiedere alla città la fiducia e il consenso necessario per andare a governarla. Come sapete per me, per noi, non è stato semplice prendere questa decisione, ma l’abbiamo fatto consapevoli che il nostro contributo, i nostri valori, le nostre idee faranno ben alla città. Con questa consapevolezza abbiamo creato un percorso civico in cui ciascuno può ritrovarsi senza rinnegare la propria identità politica o culturale, senza porre aprioristiche censure, un percorso che punta ad aggregazioni più ampie. Chi ha scelto o sceglierà di stare con noi si dovrà sentire interpellato e coinvolto, come cittadino e come individuo, in questa iniziativa volta a privilegiare gli aspetti dell’azione amministrativa su quelli dell’appartenenza ad una parte politica. Perché siamo sempre più convinti che questa città sente forte il bisogno di una nuova stagione di sviluppo e di crescita economica e sociale, libera finalmente dai paradigmi dell’ideologia, della militanza e dell’appartenenza. Questa città ha bisogno di libertà e di autonomia, insieme a valori ed ideali! Ha bisogno di trovare in sè ed in tutti i suoi operatori economici e culturali, nelle sue diverse realtà sociali e solidaristiche, nelle sue tante anime, le nuove energie e le nuove risorse per un nuovo futuro.

Nei giorni scorsi, nelle settimane scorse abbiamo iniziato a confrontare le nostre idee e i nostri programmi con alcune forze politiche che ci hanno permesso l’interlocuzione, abbiamo trovato punti di contatto con alcuni di loro. Proveremo a trovare con loro sinergie e condivisione più concrete e più solide, per andare insieme a costruire una proposta programmatica per la città, vincente, credibile e persuasiva. Sulla mia scelta di candidarmi personalmente ho già detto che quello che mi ha spinto a farlo. Non sono certamente il rancore o la ripicca come i nostri competitori vogliono fare credere. Atteggiamenti che, come sa bene chi mi conosce, non mi appartengono. Lascio a loro il fango e il veleno. Io andrò avanti usando solo e semplicemente il confronto, il dialogo e l’incontro. Mi sono candidata perché ho sentito necessario fare un passo avanti, assumermi la responsabilità di rappresentare quella parte della nostra società che si riconosce nei valori della solidarietà, dell’impegno cattolico e civile, della cooperazione sociale. Di quella parte della città che ha messo e mette sempre al centro dei suoi valori la persona, con i suoi bisogni e le sue fragilità, l’economia sostenibile e i suoi percorsi di eccellenza e di responsabilità sociale, il benessere e la salute di tutti, ed in particolare dei nostri anziani, la solidarietà dell’inclusione, il rispetto delle regole e la partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte. Quella parte della città che per tanto, troppo tempo ha interpretato solo un ruolo ausiliario, prigioniera dell’egemonia di una sinistra padrona che paradossalmente non ha permesso il coinvolgimento di tutti, anche di chi la pensa diversamente. O che non si è mai voluta o potuta riconoscere nelle miopi tesi del sovranismo e del nazionalismo radicale di questa destra che costantemente litiga e si divide. Noi siamo una coalizione inclusiva vogliamo con noi tutte le donne e gli uomini di buona volontà, tutte le persone perbene che vogliono costruire una Rimini più efficiente, più solidale, più ricca e più bella, capace di nuovo di interessarsi al tema della rappresentanza politica e delle istanze ambientali ed ecologiste. Lo faremo con un percorso sincero, onesto e leale per costruire insieme la città che vogliamo, una città competitiva capace di garantire lo sviluppo economico. Una città in cui chi vuole investire, fare impresa, debba poter trovare terreno fertile per gli investimenti, per le attività, per generar quella ricchezza che è la ricetta per distribuire a tutti e creare prospettive e benessere, per rendere i giovani autonomi in questa città, di dargli case a un affitto decente e consentirgli di trovare lavoro. Rimini deve essere una capitale dei giovani e per i giovani, oggi invece, in troppi se ne vanno via. Come ho detto il 15 luglio sulla Silvica, non mi piace l’idea di chi si pone da solo al comando, come non mi piace l’idea di assumersi meriti, critiche, successi e fallimenti in maniera individualistica. Da ora in poi si deve guardare alla politica in maniera inclusiva, cercando di trovare le soluzioni migliori per realizzare davvero il bene comune che deve rimanere il nostro obiettivo. La stagione di una sola persona al comando è finita. Fa parte del passato di questa città. La parola “sindaco” ha origini greche ed è composta da due parole: “insieme” e ” giustizia”. Un Sindaco è, quindi, colui che amministra in modo giusto. Ma chi decide cosa è giusto? Sono convinta che amministrare in modo giusto sia davvero garantire equità ad ogni cittadino, renderlo protagonista e responsabile delle scelte che fa e far sì che, da osservatore e fruitore di servizi, diventi protagonista della vita quotidiana e portatore non solo di diritti ma anche di doveri. Vuol dire mettere da parte favoritismi e gestione personalistica. Vuol dire mettere da parte visibilità e successi personali ed abbattere le barriere esistenti tra cittadinanza ed Amministrazione.

Occorre adesso guardare avanti con occhi nuovi, con uno sguardo più aperto con una visione ancor più lungimirante. Io voglio essere a capo di una squadra, coltivare la virtù dell’umiltà per ascoltare i cittadini, gli imprenditori, chi affronta e si confronta con i problemi quotidiani di una città complessa, difficile, esigente.

Sono sicura che nella campagna elettorale che prende il via oggi otterremo grandi consensi. Ogni nostro sforzo sarà concentrato per entrare nelle case dei riminesi e nei loro cuori. Lo faremo con sobrietà, educazione e gentilezza, insieme all’autorevolezza delle nostre esperienze che metteremo al servizio dei cittadini. La nostra non sarà solo strategia. Io credo, noi crediamo, nelle istanze delle brave persone, credo anche che la politica buona esista, che in politica torni a contare l’onestà intellettuale e il rispetto. In politica il difficile è trovare soluzioni. E noi proveremo con umiltà, impegno e dedizione a trovarle.