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piazzale Boscovich

Monumento colorato per raccontare la ripartenza del florovivaismo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 lug 2021 11:54
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Ripartono le esportazioni di fiori italiani con un aumento in valore del 33% nel 2021, con il ritorno di matrimoni, eventi e cerimonie. A diffondere i dati la Coldiretti che insieme ad AFFI, l’Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani, ha promosso “Ripartiamo con un fiore”, iniziativa che ha trasformato piazze, porti, fontane e statue delle principali città italiane in giardini con le composizioni realizzate da fioristi e vivaisti.

In piazzale Boscovich a Rimini fioristi e vivaisti Coldiretti, diretti da Mara Verbena, dell’azienda floricola Fior di Verbena di San Marino, hanno decorato l’ancora, monumento eretto alla memoria dei caduti del mare.

Il settore florovivaistico è stato fortemente colpito dalla pandemia ed ha pagato un prezzo pesantissimo con un crack da 1,7 miliardi di euro in un anno. “Per effetto delle misure di sicurezza anti virus e dei timori legati al contagio – ricorda la Coldiretti – nell’anno del Covid è stato cancellato quasi un matrimonio su due, senza contare mancate cresime, comunioni, battesimi, eventi pubblici, fiere e assemblee, con la sospensione persino dei funerali e la chiusura dei cimiteri oltre al rallentamento se non la paralisi della manutenzione di parchi e giardini e degli investimenti in verde pubblico”.

Nonostante le difficoltà – commentano il Presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi e il Direttore Giulio Federici – gli operatori hanno dimostrato una grande resilienza ed ora sono pronti a ripartire grazie alla ripresa della domanda all’estero ed in Italia come dimostrato anche con questa iniziativa che ha reso più belle le città italiane, Rimini compresa, per abitanti e turisti e che aiuta peraltro nella battaglia contro lo smog, le bolle di calore ed i cambiamenti climatici”.

Attraverso il Pnrr – commenta il Direttore Regionale di Coldiretti Emilia-Romagna Marco Allaria Olivieri é necessario agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità. Serve anche una adeguata attività diplomatica per la rimozione dei blocchi fitosanitari che ancora sussistono per le produzioni vivaistiche italiane in alcuni paesi. Inoltre – conclude il Direttore regionale – vanno potenziate nelle risorse e allargate ad una platea più vasta le misure previste per il Bonus Verde e finanziata la promozione del settore e dei consumi nazionali ed esteri per un vero rilancio di piante e fiori Made in Italy”.