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La rilevazione di maggio

Prezzi in aumento, redditi in calo. Federconsumatori: a Rimini forbice sociale si allarga

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 19 giu 2021 14:06 ~ ultimo agg. 14:07
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La rilevazione dei prezzi al consumo nel territorio di Rimini del mese di maggio confermano la corsa dell’inflazione al +1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (su base nazionale + 1,3%). Con un tasso di inflazione a questi livelli le ricadute per i cittadini riminesi saranno di circa + 400,00 Euro a famiglia l’anno.

A pesare su questo andamento – sottolinea Federconsumatori di Rimini – sono ancora una volta in particolare i beni energetici, Su base annua la divisione registra una variazione del +5,1%. (energia elettrica più 15,8 %), a seguire troviamo la divisione trasporti con un + 4,7% , altri beni e servizi + 3,3 % con un aumento importante dei servizi finanziari infine servizi ricettivi e ristorazione più 2,8%.

La corsa inflattiva e gli aumenti dei prezzi al consumo nel nostro territorio si ferma all’1,5% grazie al contenimento dei prodotti relativi al “carrello della spesa” (prodotti alimentari e bevande analcoliche) che nel mese di maggio registrano una variazione congiunturale del -1,4%% , quelle relativi alle comunicazioni del – 3,2% , della scuola – 1,9% , dell’abbigliamento – 1,7% dei servizi ricreativi e culturali + 0.2%, contenimenti che ora in ragione delle nuove riaperture non esiteranno a crescere nuovamente.

Federconsumatori fa sapere che “vigilerà attentamente su queste dinamiche, continuando a monitorare in particolare l’aumento eccessivo dei beni energetici in particolare delle bollette luce, gas, acqua.  Non ci stanchiamo di ripetere, in tale contesto, quanto sia urgente e necessario disporre misure efficaci a sostenere le famiglie in questa delicata fase, anche alla luce dei dati allarmanti relativi al crollo della spesa delle famiglie.  In tal senso bisognerebbe fare molta attenzione al rilancio di una occupazione di qualità e retribuita dignitosamente nonché prestare molta attenzione ai redditi medi annui dei nostri cittadini pari 20,332 euro , in calo dello 0,4% e ben al di sotto delle medie regionali e nazionali. Nella nostra città si sta allargando la forbice sociale, fra i pochi che hanno tanto ed i tanti che hanno poco, il lavoro è meno retribuito che nel resto della regione e soprattutto occorre intervenire su sommerso ed evasione”.