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mercoledì 24 aprile 2024
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I voti dei biancorossi

Sammaurese-Rimini 1-2: le pagelle di Nicola Strazzacapa

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 30 mag 2021 18:51 ~ ultimo agg. 31 mag 15:34
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ADORNI 6. Nel primo tempo deve limitarsi a un’uscita di pugno su calcio d’angolo, a inizio ripresa dice no a Bonandi e, ancora su un corner, viene trafitto da un’incornata imparabile di Gurini. Bravo su Chiwisa subito dopo il vantaggio, una parata con cui mette il suo mattoncino a tre punti d’ora. Attento!

GIUA 6.5. Alla seconda di fila da titolare dopo mesi di inattività si piazza sulla fascia destra e fa il suo con abnegazione e cuore. Dopo un’ora lascia il campo per necessità tattiche, ma è uno su si può sempre contare. Bravo!

NANNI 6.5. Si ritrova negli undici di partenza a pochi minuti dal gong ma ha l’esperienza per non farsi trovare impreparato. Anzi. La difesa a quattro concede poco e niente e ci aggiunge la ciliegina della sponda del 2-1 al compagno di reparto. Totem!

VALERIANI 7.5. Conferma la grande versatilità piazzandosi al centro di una difesa a quattro con grande disinvoltura. Ha davanti un cliente tostissimo come Manuzzi, ma non batte ciglio e addomestica gli avanti di casa con maturità, facendo poi ripartire l’azione con personalità. E quando si presenta nell’area avversaria, rispolvera l’istinto da bomber con una mezza rovesciata che ribalta tutto. Vale… doppio!

CANALICCHIO 6.5. Più largo in fascia, ma con l’occhio sempre pronto alle diagonali e alle scalate. Nel finale sbroglia con grande tempismo una matassa pericolosissima dalle però di Adorni. Conferma!

SIMONCELLI 7. Parte a destra, si muove ovunque portando a spasso mezza Sammaurese e soprattutto con l’uomo in meno è la cassaforte cui si affidano i compagni per tenere palla. Super prova da ex, Super… Sic!

RICCIARDI6 6.5. Tiene saldo il timone e prova a far gioco seppur a marce ridotte, nella ripresa in inferiorità è uno dei più reattivi alla reazione dopo lo svantaggio e innesca le ripartenze giuste. Metronomo!

LUGNAN 6.5. Inizia schermando lo spauracchio Bonandi, prosegue cambiando lato e zolle e innescando un bel duello con Sabba. Gara giudiziosa e continua. Prezioso!

ARLOTTI 7. La generosità è parte del suo dna e con la ritrovata vigoria fisica ecco tornare pressioni e sgroppate. Corre a perfidiato per sopperire all’uomo in meno e si presenta sul dischetto con personalità confermandosi giocatore da derby. Ritrovato!

DIOP 5. È l’ex della gara e si sbatte con tutta la generosità del mondo: pressa, si lancia negli spazi e dopo la mezz’ora si getta su una palla in area trasformandola in un super assist per Vuthaj che solo la dea bendata non trasforma nel vantaggio. La foga però lo tradisce e, già ammonito, non frena e si becca il secondo giallo nel recupero della prima frazione lasciando i compagni in dieci per l’intera ripresa. Un errore che poteva costare carissimo. Ingenuo!

VUTHAJ 6.5. Prima di testa fuori di un niente sugli sviluppi del primo corner, poi in girata di sinistro trovando Maniglio pronto alla risposta, al 35’ con un tocco sotto misura che finisce ma suo corsa contro un palo clamoroso: il Rimini del primo tempo e della parità numerica è tutto nei suoi guizzi, nella ripresa si dedica alla battaglia e non si sottrae mai. Guerriero!

16’ st BATTISTI 6,5. Entra con piglio e coraggio e in un amen si guadagna il rigore che rimette la sfida in equilibrio, poi regala una serie di scorribande interessanti. Esordio da incorniciare.

30’ st PARI sv.

41’ st MANFRONI sv.

43’ st CECCARELLI sv.

MASTRONICOLA 7. Alla squalifica di Gomis e al forfait di Mengucci si aggiungono le “scelte tecniche” di Pupeschi, Ambrosini e Casolla, poi, come non bastasse, ecco l’infortunio di Viti in riscaldamento, il rosso a Diop al 46’ e lo svantaggio: pomeriggio tutto in salita affrontato con il 4-4-2 poi modellato in 4-3-2 trovando ogni risposta dai suoi ragazzi. Pur nella pochezza generale, nella prima frazione ad armi pari le occasioni erano state tutte di Vuthaj. Con legno iellatissimo fotografia del momento biancorosso. Ma anche in svantaggio e in dieci, la squadra ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e con la tuta operaia ha autografato l’impresa che può cambiare il finale di stagione. Un’impresa da ex che si è meritato in pieno.

Nicola Strazzacapa

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