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formalizzato il passaggio

La statua di Giulio Cesare al lapidario del Museo della città

In foto: la cerimonia
la cerimonia
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 14 mag 2021 14:06
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Formalizzato il passaggio della statua di Giulio Cesare dalla omonima caserma al Lapidario Romano del Museo comunale. Il progetto per la ricollocazione e valorizzazione anche delle copie delle statue in bronzo di Augusto, Tiberio.

È stato firmato questa mattina formalmente il passaggio della statua di Giulio Cesare – collocata per adesso ancora nell’omonima caserma di Rimini – dal Tenente Colonnello Danilo Gallo e dall’Assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia. Una piccola cerimonia per ricordare l’importanza del monumento storico, che ha accompagnato la vita dei militari in questi anni e per anticipare il percorso che adesso lo attende al museo comunale. Ad accompagnare Cesare, anche in questo passaggio, nel giardino archeologico del Lapidario Romano del Museo di Rimini, erano presenti oltre ad alcuni centurioni della La Legio XIII Gemina – associazione culturale di rievocazione storica e archeologia sperimentale fondata a Rimini nel 2011 – i militari della caserma e anche alcuni rappresentanti dell’Associazione ARIES che si dedica alle ricerche iconografiche e storiche.

La statua è attualmente sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia per valutare il percorso di recupero, gli aspetti della sicurezza legati al trasporto e l’iter autorizzativo. Insieme al recupero del Giulio Cesare è previsto anche il completamento del progetto per la ricollocazione e valorizzazione delle copie delle statue in bronzo di Augusto, Tiberio, che andranno a formare un percorso storico “lungo un miglio di storia”, seguendo il filo conduttore di Rimini come Caput Viarum della penisola.

“L’Amministrazione Comunale – dichiara l’Assessore alla cultura Giampiero Piscaglia – ha inaugurato da tempo una nuova stagione di sviluppo della nostra città, legata a un poderoso investimento sui motori culturali, con una riqualificazione del quadrante urbano e una valorizzazione del patrimonio storico culturale che abbraccia duemila anni di storia. La riconsegna alla città della statua ci rimanda a quella storia millenaria ricordando il celebre episodio del passaggio del Rubicone nel 49 a.C., ed è l’occasione per un ulteriore recupero delle radici storiche di Rimini”