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Indino e Callà: sui vaccini al comparto turistico niente figli e figliastri

In foto: Callà e Indino
Callà e Indino
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 19 mag 2021 16:34
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Nel vaccinare gli operatori del comparto turistico non si facciano figli e figliastri. A dirlo il presidente di Fipe-Confcommercio della Provincia Gaetano Callà, preoccupato che nelle dichiarazioni del presidente Bonaccini non ci sia cenno dei pubblici esercizi: “Riteniamo importante che si dia velocemente avvio alle vaccinazioni nei luoghi di lavoro, comprendendo ovviamente il settore turismo e riteniamo dunque positiva la conferma arrivata dalle parole del presidente della Bonaccini, che si stanno tracciando le linee per le vaccinazioni agli operatori del turismo della nostra Regione. Bene, anzi benissimo – dice il presidente FIPE-Confcommercio della provincia di Rimini, Gaetano Callà -. È una soluzione che abbiamo chiesto da tempo e con forza. Eppure nelle sue affermazioni non troviamo le parole pubblici esercizi tra le categorie che sarebbero interessate dalla priorità nella vaccinazione. Vogliamo immaginare che si sia trattato solamente di una dimenticanza. Altrimenti saremmo di fronte ad un problema che sembrava essere superato: non è possibile che ancora non si dia il giusto peso al nostro settore, componente fondamentale del turismo al pari di alberghi e stabilimenti balneari”.

Alberghi, stabilimenti balneari, ma anche ristoranti, pub, bar, parchi tematici, e ancora guide turistiche, commercio e locali di intrattenimento sono elementi fondanti del turismo e vanno messi sullo stesso piano perché compongono parti fondamentali dell’offerta del nostro territorio, che da essi non può prescindere – gli fa eco il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -. Chiediamo dunque agli assessori che stanno lavorando a questo piano e al presidente Bonaccini che i lavoratori e gli imprenditori di tutti i settori turistici vengano inseriti nelle liste vaccinali prioritarie”.

Indino, in qualità di presidente SILB, guarda anche con speranza alle dichiarazioni di Bonaccini sulla riapertura dei locali da ballo: “Apprezzo le sue parole. Noi siamo pronti a sederci al tavolo con richieste e proposte per fare ripartire il settore intrattenimento. Auspichiamo che il presidente se ne faccia portavoce presso il governo”

Abbiamo richieste, la prima delle quali è una data certa per l’apertura in modo da poter organizzare il lavoro e la programmazione artistica. Ma abbiamo anche risposte e idee per fare ripartire il settore dell’intrattenimento così duramente provato da questa pandemia. Ad esempio potrebbe essere un bel segnale riaprire inizialmente le sale da ballo di coppia, frequentate da una clientela over 50 che stanno completando il ciclo vaccinale ed è in possesso del Green Pass”.