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Manifestazione in piazza

MIO torna in piazza coi lavoratori. Paesani: non sono arrivate risposte

In foto: alcuni manifestanti in piazza con MIO
alcuni manifestanti in piazza con MIO
di Redazione   
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sab 10 apr 2021 14:13 ~ ultimo agg. 18:40
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Per il secondo sabato consecutivo MIO è sceso in piazza Tre Martiri a Rimini per protestare contro la negazione del diritto costituzionale del lavoro. Una manifestazione partecipata che ha radunato qualche centinaio di persone. Oltre al presidente di MIO Emilia Romagna Lucio Paesani, sono intervenuti il presidente di Assointrattenimento Zanchi, il filosofo Fusaro e, in collegamento, il direttore di Libero Senaldi. A terra, come segnaposto per mantenere il distanziamento, una copia delle licenze delle varie attività. I cartelli dei partecipanti indicavano le varie categorie presenti: dai grossisti ai deejay, dagli agenti di viaggi alle discoteche per arrivare al mondo del fieristico e ai ristoratori. In piazza anche vari rappresentati del centrodestra riminese.

“Rispetto del nostro diritto al lavoro”, “Dietro ogni attività ci sono famiglie che ci vivono” e ancora “Se lavorare non è un diritto, pagare le tasse non è più un dovere” alcune delle frasi scritte sui cartelloni mostrati dai manifestanti. Nel mirino dei relatori, le istituzioni sia locali che nazionali, accusate senza mezzi termini di non essere in grado di gestire l’emergenza. “Definiscono il mondo della piccola e media impresa come quello della protesta – ha detto dal palco Paesani – ma noi non siamo la protesta. Anzi per 15 mesi abbiamo fatto proposte.” “Siamo stati abbandonati alle sterili dichiarazioni di solidarietà e ai salotti delle chiacchiere televisivi. Ma senza risposta.” ha aggiunto. Dai relatori sono arrivate anche forti critiche verso il mondo dell’informazione.