Indietro
menu
Tre nomi proposti

Fratelli d'Italia stringe i tempi. Barboni (Fi): uscita intempestiva. Zilli (FdI): nessuna rottura

In foto: Filippo Zilli (FdI) e Antonio Barboni (FI)
Filippo Zilli (FdI) e Antonio Barboni (FI)
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 21 apr 2021 12:39 ~ ultimo agg. 12:44
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Se il centrosinistra riminese, il Pd in particolare, non è ancora riuscito a dipanare la matassa del candidato con due nomi in campo e l’incognita “primarie si, primarie no”, anche il centrodestra inizia a mostrare i primi scricchiolii legati alla scelta del nome. Nonostante le dichiarazioni di compattezza e unità, le prime fughe in avanti evidenziano un po’ di tensione. Ad uscire allo scoperto, non per la prima volta in questi mesi, è Fratelli d’Italia con una intervista rilasciata dal coordinatore regionale Michele Barcaiuolo al Resto del Carlino. L’esponente del centrodestra conferma l’intenzione di cercare un candidato proveniente dal mondo civico ma il tempo inizia a stringere (l’obiettivo è avere il candidato entro giugno) e se il nome che emergerà non sarà ritenuto in grado di portare valore aggiunto, allora Fratelli d’Italia ha tre nomi da mettere sul tavolo: il decano Gioenzo Renzi e i nuovi ingressi Nicola Marcello e Filippo Zilli, il più giovane.

Dichiarazioni che però fanno storcere il naso alla coalizione. Il primo a rispondere è il senatore Antonio Barboni, coordinatore provinciale di Forza Italia, che dice di leggere con stupore le affermazioni di Barcaiuolo. “Evidentemente poco presente a Rimini – scrive Barboni – il coordinatore di Fratelli d’Italia è all’oscuro delle interlocuzioni in atto con il mondo civico, organizzato o meno, che vede il sottoscritto e non solo, impegnato in un percorso che si preannuncia, per la prima volta, foriero di possibili ritorni concreti.” Uscite come quelle di Barcaiuolo, aggiunge il senatore, “intempestive ed illogiche” rischiano di essere deleterie. “Forza Italia ha in animo di provare a vincere e non a issare inutili bandierine” aggiunge Barboni spiegando però che se la candidatura civica non si concretizzasse, Forza Italia ha già comunicato il proprio Candidato Sindaco per Rimini da portare al tavolo nazionale.

A smorzare i toni, con un post su fb, è Filippo Zilli, uno dei possibili candidati citati da Barcaiuolo: “non è una rottura – scrive -, ma un invito al dialogo ed al confronto per il futuro della nostra città, indispensabile per battere la sinistra che governa da 70 anni“. Zilli dice di condividere le parole di Barcaiuolo che ha comunque ribadito la solidità dell’alleanza tra Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia.

L’uscita di Barcaiuolo non convince però neppure il neonato partito Rinascimento-Sgarbi. Secondo il coordinatore regionale Cosimo Iaia, “Fratelli d’Italia cerca i motivi per imporre un proprio candidato, va da se che qualsiasi nome proposto dagli alleati che sia civico o politico incontrerà il veto del partito della Meloni”. Un atteggiamento che sarebbe legato al “duello” nazionale per la leadership del centrodestra tra FdI e Lega in vista delle future elezioni politiche. “Noi – aggiunge Iaia – non ci faremo coinvolgere in questo duello nazionale, non devono prevalere gli interessi dei partiti in una elezione cittadina”. L’esponente di Rinascimento boccia poi i nomi proposti: “difficilmente – dice – incontreranno il consenso di quel popolo moderato che fa la differenza per battere la sinistra. Non basta un partito in crescita a livello nazionale per ribaltare l’amministrazione di Rimini. A conferma di questa tesi basta guardare nei comuni limitrofi di Riccione e Coriano dove la sinistra è stata sconfitta proprio con la candidatura di un civico, anzi civica, sostenuta dai partiti tradizionali”.