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Addio Lucky!

Un amore per il Basket Rimini non sempre capito. Il mio ricordo di Luciano Capicchioni

In foto: Luciano Capicchioni
Luciano Capicchioni
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 3 min
Mar 2 Mar 2021 15:25 ~ ultimo agg. 3 Mar 11:06
Tempo di lettura 3 min Visualizzazioni 1.234

Un pioniere dello sport, un manager lungimirante. Questo è stato Luciano Capicchioni. Fu lui a fondare la Federazione Sammarinese Pallacanestro, nel 1968, e la Federazione Sammarinese Baseball e Softball, di cui fu primo presidente. E ancora a lui deve la sua nascita la Pallacanestro Titano (nel ‘69). Ma “Lucky” è stato anche l’agente numero uno del basket in Europa: due nomi su tutti, quelli di Kukoc e Sabonis. E la sua Interperformances, fondata nell’86 e di cui è stato fino a questa notte presidente e CEO, è un consolidato punto di riferimento per tanti atleti professionisti.

Luciano Capicchioni è stato anche presidente del Basket Rimini dal 2012 (quando prese una società sommersa da 1 milione e 300mila euro di debiti e la salvò dal fallimento) al 2020. Ed è proprio in questo ruolo che l’ho conosciuto. In alcune occasioni ci siamo anche scontrati, ma la reciproca stima non è mai venuta meno, tant’è che nei suoi primi anni di presidenza mi arrivò anche la proposta di diventare responsabile comunicazione del club e una delle ultime volte che ci siamo incontrati, durante una visita al Teatro Galli, mi chiese se volevo seguire la comunicazione di un suo progetto.

L’ultima chiacchierata risale alla scorso 28 maggio, in occasione della conferenza stampa svoltasi al Flaminio relativa la cessione a Rinascita Basket Rimini della storica matricola 00122 del Basket Rimini. Il suo ultimo regalo agli appassionati riminesi di pallacanestro.

Voglio ricordare il suo intervento: “Non si deve parlare di rinascita, ma di continuità. Aspettavo un gruppo di imprenditori che potesse prendere il mio posto e finalmente con Maggioli questo gruppo è stato creato. Il motivo per cui noi nel 2017, con l’ingresso di RBR, abbiamo ritirato la squadra dal campionato e abbiamo deciso di non unirci al progetto Rinascita è stato perché una partnership di questo tipo ci era stata già proposta nel 2007 e ci aveva portato al fallimento nel 2012. Quindi mi volevo assicurare prima che si trattasse di un progetto serio e credo che Maggioli stia dando tutte le garanzie. Verifica compiuta, adesso è ora di andare avanti con la storia del Basket Rimini 1947 che, ricordatevi bene, è una delle poche società in Italia che non sono mai fallite e che ha ancora il suo codice iniziale. Questo è stato il mio compito, un compito difficile, a volte non apprezzato e non capito. Ringrazio Maggioli e tutto il direttivo nuovo del Basket Rimini, mi viene di chiamarlo già così. A me il termine Rinascita non è mai piaciuto. Auguri al Basket Rimini per i prossimi anni!”

Parole in cui è condensato tutto il suo amore per quel “granchio” che da anni è il simbolo della palla a spicchi riminese. Un amore che non sempre è stato compreso, anche dal sottoscritto, e che ha portato negli anni anche a contestazioni da parte dei tifosi. Prese di posizione che Luciano ha accusato, ritenendole ingiuste, nascondendo però i suoi sentimenti dietro quell’apparente noncuranza che non ha permesso a molti di capirlo fino in fondo.

Grazie, Luciano, per quello che hai fatto, perché se il Basket Rimini è una delle cinque società del panorama cestistico italiano che può vantare continuità dall’anno della fondazione, il 1947, il merito è tuo!

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