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Attacco a segreteria comunale

Sadegholvaad (Pd): niente primarie? Alle belle parole seguano i fatti

In foto: Jamil Sadegholvaad
Jamil Sadegholvaad
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 25 mar 2021 13:56 ~ ultimo agg. 14:44
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Tutti d’accordo sul non fare le primarie? Alle belle parole si facciano seguire i fatti. L’attacco, diretto al segretario comunale del Pd Vanni Lazzari, arriva dall’assessore Jamil Sadegholvaad, che insieme ad Emma Petitti (vedi notizia) ha dato già da tempo la disponibilità a candidarsi a sindaco di Rimini per il centrosinistra. Parole che arrivano al termine della direzione provinciale del partito. “E’ dallo scorso 24 febbraio – scrive Sadegholvaad – che chiedo al segretario comunale del PD Alberto Vanni Lazzari un incontro anche alla presenza di Emma Petitti per chiarirci su cosa sia bene e più utile per confermare il centrosinistra alla guida di Rimini. Per un motivo o per un altro, questo confronto non è mai stato organizzato. Ed è trascorso un mese abbondante: che non ci sia tutta questa fretta? Perdere tempo a chi conviene? Al PD? A Rimini?“. Secondo l’assessore si rischia di buttare all’aria il lavoro di anni “per un ‘non detto’ che ha più il sapore della questione personale“. Sadegholvaad conferma però la sua intenzione di “andare avanti per la Rimini che non merita di essere ostaggio di queste dinamiche“. E se dalla segreteria comunale non arriveranno risposte, l’assessore annuncia che si rivolgerà al segretario provinciale e agli organi nazionali. “Ogni altro ritardo – conclude – rafforzerebbe invece l’idea di una strategia della dilatazione temporale a favore esclusivo di una candidatura che, per alcuni, forse doveva essere l’unica e la sola“.

L’intervento integrale

Al termine della direzione provinciale del PD, conclusasi ieri sera, mi sento in dovere di esprimere alcune considerazioni personali. Sincere. La prima è questa: anche nel dibattito in direzione, emerge l’intenzione unanime di evitare le primarie e trovare le ragioni dell’unità per le amministrative di Rimini. Bene, benissimo, se non fosse che alle belle parole non corrispondono i fatti da parte di chi quei fatti avrebbe la responsabilità diretta di concretizzarli. E’ dallo scorso 24 febbraio che chiedo al segretario comunale del PD Alberto Vanni Lazzari un incontro anche alla presenza di Emma Petitti per chiarirci su cosa sia bene e più utile per confermare il centrosinistra alla guida di Rimini. Per un motivo o per un altro, questo confronto non è mai stato organizzato. Ed è trascorso un mese abbondante: che non ci sia tutta questa fretta? Perdere tempo a chi conviene? Al PD? A Rimini?

Per il PD, per il centrosinistra, si fa dura, molto dura in questo clima. Il lavoro di anni – 10, 20, 30 per me è lo stesso – rischia di essere buttato all’aria per un ‘non detto’ che ha più il sapore della questione personale.

Ma questo non fa che aumentare la mia determinazione ad andare avanti per la Rimini che non merita di essere ostaggio di queste dinamiche. Andare avanti sulle cose da fare per la città e sulle alleanze che concordano su come fare quelle cose, e non su assetti di potere. Alleanze programmatiche con partiti, civici, movimenti. Stavolta richiedo pubblicamente al segretario comunale di organizzare quel confronto. Se continuerà il silenzio, mi rivolgerò al segretario provinciale e agli organi nazionali. E se è vero che tutti vogliamo bene a Rimini, al partito, ai nostri segretari di circolo, a chi ci vota e anche a chi non ci vota, una soluzione verrà trovata. Ogni altro ritardo rafforzerebbe invece l’idea di una strategia della dilatazione temporale a favore esclusivo di una candidatura che, per alcuni, forse doveva essere l’unica e la sola.