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era finito in uno scantinato

Il gattino di San Giuliano: salvato da una parrucchiera e dai borghigiani

In foto: una veduta del Borgo San Giuliano
una veduta del Borgo San Giuliano
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 28 mar 2021 19:56
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Per motivi di lavoro Serena, una parrucchiera di Varenna, è stata a Rimini per lavoro e ci racconta il salvataggio di un micio rimasto bloccato in uno scantinato. Un salvataggio che ha mobilitato diverse persone che abitano nella zona del borgo San Giuliano di Rimini e che Serena ringrazia per la gentilezza: “una rete di solidarietà – scrive – che non accade spesso purtroppo. E i Romagnoli brava gente, passate per questo fantastico borgo, anche le persone sono speciali,non solo le loro case“.

Serena nella sua mail inviata alla redazione ricostruisce quanto accaduto:

“Sono venuta dal lago di Como (sono una parrucchiera di Varenna) e per motivi di lavoro sono stata a Rimini un paio di giorni. La sera di giovedì 25 marzo 2021 mi sono recata a prender del cibo d’ asporto vicino alla zona pescatori, a Borgo San Giuliano, così per vedere quell’incantevole zona così colorata. Infatti il giorno sarei rientrata a casa. Nel camminare con un’amica mi sono  accorta di un gatto, che probabilmente nel sentire le nostre voci, ha cominciato a miagolare e più lo chiamavamo più miagolava disperatamente. Ci abbiamo messo un attimo per capire da dove arrivasse: uno ‘scantinato‘ di quella che sembrava una seconda casa. 

Ho fermato subito un signore con un bambino che  stavano uscendo da una casa vicina, ho chiesto se fosse giusta la mia intuizione e mi hanno confermato che la casa appartiene ad un dottore che non abita lì fisso. Si sono fermati con noi, ci hanno aiutato. Abbiamo provato a calare una corda per far arrampicare il gatto che continuava a piangere disperato. 

Accorsa anche la moglie, c’è stato un tam tam di passaporola in chat per cercare il numero del proprietario del cavedio, e pure del proprietario dell’ auto parcheggiata vicino al muro che non ci permetteva di aver spazio per una possibile ‘manovra’. Sono accorsi in nostro aiuto altri vicini, ci hanno spostato l’auto parcheggiata. Abbiamo provato anche a calare un lenzuolo, ma il gatto non si arrampicava. Non sapevamo se per paura o debolezza o avesse qualcosa di rotto. 

A quel punto abbiamo chiamato i pompieri, e siamo riusciti a trovare il numero di telefono del proprietario di casa, che a sua volta ha mobilitato un amico perché ci raggiungesse con le chiavi. I vigili del fuoco sono arrivati proprio mentre arriva l’amico con le chiavi. Sono entrati e hanno estratto il gatto sano e salvo, anche se molto impaurito e probabilmente affamato. Abbiamo poi scoperto che è un gatto di un signore di questa via.

Scrivo queste righe per ringraziare pubblicamente tutte le persone che ci hanno aiutate e non ci han prese per pazze.  Dal signore che stava andando a prendersi il kebab con il figlio, alla moglie (gentilissimi), a tutti i vicini che sono accorsi, al proprietario di casa dove il gatto è caduto, al signore che ha portato le chiavi. Ma un grazie anche al centralinista dei vigili del fuoco che mi ha ascoltata, aiuta e subito ha trovato una soluzione mandando i suoi colleghi sul posto. Grazie anche ai pompieri intervenuti!! Che hanno anche messo una mattonella per bloccare l ingresso, per evitare ci caschi ancora qualche gatto, e il proprietario ci ha mandato a dire che il giorno seguente avrebbe mandato qualcuno a sistemare”.

 

Serena Gherbesi