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Il dopogara

Rimini-Marignanese Cattolica 2-2, Ricchiuti: "Sono finiti gli alibi"

In foto: Adrian Ricchiuti, allenatore del Rimini
Adrian Ricchiuti, allenatore del Rimini
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
dom 14 feb 2021 16:40 ~ ultimo agg. 22 mar 15:30
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Finisce 2-2 il derby del “Romeo Neri” tra Rimini e Marignanese Cattolica, con i biancorossi che rimontano dallo 0-2.

Il primo a presentarsi in sala stampa è Mario Merlonghi, attaccante della Marignanese Cattolica, autore del momentaneo 2-0 ospite.
“C’è un po’ di rammarico perché vinci 1-0, poi 2-0, non siamo stati bravi a chiuderla e loro hanno fatto due gol. Questo il calcio: così è finita 2-2”.

Sul gol subito in pieno recupero, non il primo dei giallorossi. “Questo è un bel problema, dobbiamo lavorarci di più perché questi sono i risultati alla fine”.

Com’è arrivato il gol dell’1-2 del Rimini? “Io ero girato, Faccioli mi ha detto che gli è rimbalzata male ed è andata a finire sui piedi del giocatore del Rimini, che ha fatto gol. Non è da tutti venire a Rimini e fare bene”.

E adesso per la Marignanese Cattolica l’esame capolista. “Domenica con l’Aglianese sarà un’altra partita importante, ce la metteremo tutta per portare più punti possibili a casa per centrare la salvezza e siamo convinti di riuscire a farlo”.

Manuel Garavini, centrocampista della Marignanese Cattolica. “Usciamo da una partita che abbiamo interpretato nel migliore dei modi, preparata in settimana molto bene. Avanti 1-0, poi 2-0, abbiamo peccato nella gestione, abbiamo continuato ad attaccare, avevamo anche fatto il gol del 3-1, che non ho rivisto ma mi sembrava regolare. Un pareggio che muove la classifica ma che non ci rende contenti perché avremmo potuto portare a casa qualcosa di più da questa trasferta”.

La sua è stata una partita gagliarda. “Lottare va bene, ma bisogna lottare ancora di più per portare a casa i tre punti perché dobbiamo essere più cattivi, me compreso. Domenica andiamo ad Agliana, sarà una battaglia, da qui alla fine saranno tutte finali. Le prepareremo sempre nel migliore dei modi avendo rispetto per tutti ma paura di nessuno”.

Adrian Ricchiuti, allenatore della Rimini Calcio. “Sono finiti gli alibi, dobbiamo metterci in carreggiata perché al di là che la partita sia stata riacciuffata sappiamo come ciò è avvenuto. Loro ci hanno colpito su un calcio da fermo, non si può fare errori così. Dispiace perché poi vai sotto 0-2. Siamo stati bravi nella reazione, però dobbiamo lavorare, lavorare, lavorare. Io per primo perché sono io alla guida adesso”.

Sull’esordio del classe 2003 Pietro Mengucci. “Se l’ho fatto giocare l’ho fatto giocare per questo, io non guardo le 300 partite passate. Per giocare a calcio devi essere libero di testa, devi avere questo in questo momento. Non posso vedere giocatori avere paura di giocare una partita di calcio perché altrimenti non si può fare questo lavoro”.

L’Aglianese è volta a +14, pur con una partita in più. Discorso primo posto chiuso? “A tutti, compreso il sottoscritto, piacerebbe pensare al primo posto. La classifica l’avete vista tutti, il primo posto è lontanissimo. Se pensiamo a questo non abbiamo capito niente”.

Inevitabile conseguenza quando si lasciano punti contro due compagini di bassa classifica. “Che sulla carta fossero partite abbordabili lo state dicendo voi, non credo siano abbordabili perché se il Rimini ha questi punti vuol dire che siamo questi. Credo che sia un campionato difficile, che non si vince con i nomi, si vince con gli uomini. Mi è piaciuta la reazione della squadra perché loro si sono abbassati, però hanno fatto un’ottima partita. Nel recupero della partita mi è piaciuta quella grinta che vorrei vedere prima, non dobbiamo aspettare perché oggi ci è andata bene, magari la prossima non va bene”.

Che cosa la preoccupa di più? “Sono preoccupato perché vorrei vedere altro e in questo momento non riesco a trovarlo. Non vorrei vedere un mio giocatore che si fa buttare fuori perché questo mi dà fastidio. Questo io non lo accetto, secondo me è una mancanza di rispetto verso la squadra”.

Della partita salva solo la reazione della sua squadra ed il punto insperato? “Non è che non si possa salvare niente, ma non riesco a capire gli errori da settore giovanile che si fanno, soprattutto con giocatori da cui mi aspetto di più. Tanti giocatori si devono dare una svegliata perché se siamo così vuol dire che tanti giocatori non hanno capito ancora come si gioca. Dobbiamo dare di più, ma io per primo, tutti quanti. Io qua alleno e voglio fare bene quanto loro, però se non mi danno quello che voglio ci sono 300 giocatori a spasso. Ho fatto giocare un ragazzino della Juniores perché lo vedo, non ho paura di far giocare i giovani anche perché in questa categoria i giovani servono”.

Maurizio Galli, allenatore della Marignanese Cattolica. “C’è un po’ di rammarico perché avevamo la partita in pugno. Anche il gol del 3-1 mi hanno detto che era regolare”.

Sull’errore di Faccioli che ha permesso al Rimini di riaprire il derby. “Al portiere ho detto: “se vuoi fare il giocatore devi subire anche quelli perché fanno questi errori anche in serie A, non ti stare a preoccupare”. Fino a quel momento non ci avevano impensierito più di tanto, alla fine sono riusciti a pareggiare pur con un uomo in meno”.

Per la terza volta di fila i minuti di recupero si sono rivelati per voi decisivi, una volta nel bene e due volte nel male. “Domenica scorsa ci è andata bene, nella gara precedente e oggi ci ha invece detto male”.

E adesso la trasferta in casa della capolista Aglianese. “Domenica ad Agliana sarà un’altra battaglia come questa. Ti trovi in vantaggio di due gol contro una squadra forte, un po’ di rammarico c’è. Ma abbiamo la consapevolezza che ce la possiamo giocare con tutti. Abbiamo fatto la nostra partita, di sofferenza, ma sapevamo che sarebbe stata così. I ragazzi hanno fatto bene, però abbiamo fatto quei due errori, se poi l’arbitro ci dà il 3-1 penso sarebbe finita in maniera diversa”.

Francesco Casolla, attaccante del Rimini, autore del gol dell’1-2. “Un gol importante, siamo andati sotto 2-0, serviva una svolta. Quando entri e sei sotto di due gol entri con un piglio diverso. È successo anche l’altra volta con Alex (Ambrosini, ndr). Purtroppo è un periodo storto, dobbiamo lavorare e andare avanti. Sinceramente dobbiamo guardare partita dopo partita, il campo è quello che dice sempre la verità. E alla fine tireremo le somme”.

Secondo Casolla manca un rigore ai biancorossi, poco prima del triplice fisciho. “Rigore netto: ho anticipato Nodari, che mi ha dato un calcio sotto il tallone”.

Il Rimini fa comunque una tremenda fatica a costruire gioco e occasioni. “Facciamo fatica, si vede, però dipende dalle partite. Siamo andati sotto con un gol carambolesco, poi l’abbiamo ripresa e siamo stati molto bravi”.

Chiude Alessandro Pecci, attaccante del Rimini, autore del gol del 2-2 al 92′. “Ho provato gioia in quel momento però rabbia dopo perché anche oggi non siamo riusciti a fare risultato. È stata una partita difficile perché siamo andati sotto di due gol, però se giochiamo le partite come gli ultimi 20 minuti credo che contro di noi non ce ne sia per nessuno perché abbiamo avuto una grinta allucinante, penso che dobbiamo giocare così tutte le partite.  Il problema è mettere questa intensità dal primo minuto”.

Decisivi i cambi. “Chi entra deve entrare con questa cattiveria, come ha fatto “Ambro” l’altra volta, come abbiamo fatto oggi “Ciccio” (Casolla, ndr) prima e io dopo. Dobbiamo fare più gruppo ed essere più cattivi. Dobbiamo giocare con più coraggio, come dice il mister, ed i risultati arriveranno”.

LE PAGELLE DI NICOLA STRAZZACAPA

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