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Tra ospiti e sanitari

Partite le vaccinazioni nelle RSA: 43 vaccinati ad Oasi Serena

In foto: Una tra le prime ospiti ad essere vaccinata
Una tra le prime ospiti ad essere vaccinata
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 31 dic 2020 13:04 ~ ultimo agg. 1 gen 12:47
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Sono partite questa mattina le vaccinazioni nelle Residenze per anziani della provincia di Rimini. La prima struttura è stata “Oasi Serena” di Viserbella, con il vaccino per i 21 ospiti e i 22 dipendenti (fra cui medici e infermieri ) appartenenti al personale sanitario.
Gli ospiti e i dipendenti delle RSA infatti sono stati, sin dall’inizio della pandemia, fra quelli più a rischio contagio e che purtroppo hanno registrato tanti decessi.
Presenti questa mattina il vicesindaco Gloria Lisi, il dott. Franco Borgognoni, Direttore dell’Igiene e Sanità Pubblica di Rimini, la dott.ssa Patrizia Ortolani infettivologa del Reparto infettivi dell’Ospedale infermi di Rimini, il dott. Manenti medico della struttura “Oasi Serena” e Roberta Massi, coordinatrice della struttura.
Credo che la vaccinazione di oggi all’Oasi Serena – sottolinea la vicesindaco Gloria Lisiabbia un forte valore simbolico, soprattutto in questo ultimo giorno dell’anno. Nel senso che restituisce una speranza,  proprio in quei luoghi in cui, in diverse parti del modo, si è registrato il numero di contagi più elevato.  Questa è l’occasione per un nuovo invito ad andare avanti speditamente col vaccino, per arrivare a vaccinare tutti, partendo proprio dalle categorie più fragili, dove sin dalla prima ondata della scorsa primavera, si sono registrate un numero elevatissimo di vittime. È una sfida che dobbiamo vincere, anche sfruttando l’efficace sinergia che si sta concretizzando a tutti i livelli istituzionali. Una rete di collaborazione che deve funzionare affinché le strategie definite dall’alto abbiano una ricaduta efficace sui territori. Voglio fare un ringraziamento speciale a tutto il personale sanitario che in queste ore è ancora in prima linea, in particolare alla dott.ssa Ortolani e il suo staff, che questa mattina ho finalmente conosciuto di persona,  per aver saputo gestire, soprattutto nella prima ondata, l’emergenza all’interno delle CRA ed evitato che accadesse il peggio. È stata fondamentale infatti all’inizio della pandemia,  la creazione di un’organizzazione che prevedesse la divisione in corti. Una decisione che con la separazione delle persone contaminate da quelle sane, ha consentito di salvare tante vite. Un ringraziamento speciale va anche al dott. Franco Borgognoni per il suo preziosissimo lavoro di questi mesi nel coordinare la struttura che si è occupata dei tamponi e del tracciamento della popolazione.”