Indietro
menu
la risposta dell'assessore

Antenne, Erbetta riporta la questione in Consiglio. Si riapre il fronte Ina Casa

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
ven 11 dic 2020 16:24 ~ ultimo agg. 16:58
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Si è tornato a parlare di antenne per la telefonia in Consiglio Comunale a Rimini, uno dei temi più gettonati negli ultimi mesi per le interrogazioni dei consiglieri. Mario Erbetta di Rinascita Civica ha ribadito ancora una volta il no all’installazione dell’antenna telefonica all’Ina Casa, vicino a scuole e luoghi sensibili, per la quale sono iniziate in questi giorni le operazioni preliminari.

Erbetta ha ribadito la necessità di un regolamento che stabilisca sulle mappe comunali le zone dove è possibile installare nuove antenne, non a ridosso di siti sensibili.

Nella sua risposta l’assessore Anna Montini ha ricordato che, come già spiegato agli stessi cittadini del Comitato, non è stato possibile trovare un’alternativa nell’area di interesse del gestore. Un regolamento comunale c’è, quello approvato nel 2010 con le modifiche indicate dal Ministero dopo i ricorsi delle compagnie telefoniche. E gli uffici stanno lavorando a modifiche soprattutto in tema di monitoraggi. Senza citare nello specifico altri comuni, l’assessore ha poi ricordato come “anche altre amministrazioni di colore politico diverso da quello del Comune di Rimini stanno facendo fatica a trovare soluzioni quando non c’è la possibilità di trovare siti alternativi rispetto a quelli individuati”.

Erbetta si è dichiarato insoddisfatto, anche per la mancata risposta del Comune di Rimini alla petizione del Comitato Tecnologie Sostenibili – Stop 5G Romagna con la richiesta di regolamenti più stringenti a tutela della salute. “E’ necessaria una mappatura precisa e dettagliata dei luoghi esistenti e dei luoghi che l’Amministrazione può indicare dove poter costruire queste antenne. Le compagnie hanno l’esigenza di installare queste antenne, ma dall’altra parte il Comune ha l’obbligo di poter verificare i luoghi più idonei per instalarle, cosa che in questo momento non è stata fatta”.