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arrestato dalla polizia

Blitz a San Giuliano, studente universitario con 30 chili di marijuana in casa

In foto: parte della marijuana imbustata sottovuoto e trovata in casa
parte della marijuana imbustata sottovuoto e trovata in casa
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 28 nov 2020 14:29 ~ ultimo agg. 29 nov 13:59
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All’apparenza poteva sembrare uno studente universitario qualsiasi, ma quando i poliziotti della Squadra mobile della Questura di Rimini, diretta dal commissario capo Mattia Falso, hanno perquisito il suo appartamento si sono trovati davanti una montagna di droga. A finire in manette un 21enne originario di Venezia, residente a Rimini, trovato in possesso di poco meno di 30 chili di marijuana.

I poliziotti della Sezione antidroga avevano concentrato già da settimane la loro attenzione sul giovane. Infatti, dalle informazioni raccolte e dagli approfondimenti effettuati, sembrava potesse custodire in casa un’ingente quantità di stupefacente. Così, nella tarda mattinata di ieri (venerdì), gli agenti l’hanno atteso fuori dal condominio di San Giuliano dove vive solo e, una volta uscito dal portone, l’hanno fermato per un controllo.

Il 21enne prima ha fornito delle false generalità, poi, vistosi braccato, ha reagito con violenza, spintonando e scalciando gli agenti per tentare la fuga. Dopo averlo bloccato, i poliziotti l’hanno perquisito e dall’interno del giubbotto è spuntato un involucro contenente 13 grammi di marijuana.

La successiva perquisizione domiciliare ha confermato le voci che giravano sul suo conto. Infatti, oltre a due bilancini di precisione digitali, una macchina per il sottovuoto e numerosi involucri di cellophane per il confezionamento dello stupefacente, gli uomini della Mobile hanno trovato due borsoni neri pieni zeppi di marijuana, per un totale di oltre 13 chili di droga. In una grande busta sottovuoto, invece, c’erano altri 15 chili di erba e in un barattolo di vetro 14 grammi di polvere di colore marrone chiaro, presumibilmente ottenuta con la tecnica dell’ice-o-lator, ovvero tramite l’estrazione a freddo della resina dai fiori e dalle foglie delle piante di cannabis. La particolarità della sostanza ottenuta è l’elevata concentrazione di Thc che può arrivare sino al 90%, elemento questo che ne fa lievitare il prezzo di spaccio al dettaglio, che può arrivare fino a 35 euro al grammo. Sotto sequestro, oltre alla droga, anche il suo cellulare, che verrà analizzato con cura. 

Il giovane studente veneziano (da accertare se sia regolarmente iscritto all’università), condotto in prima battuta in questura, è stato poi trasferito in carcere su disposizione del magistrato di turno. Davanti agli investigatori non ha proferito parola, mentre durante la perquisizione nel suo appartamento ha detto sarcasticamente: “La droga mi serviva per il lockdown…”.  

Diversi gli aspetti ancora da chiarire: ad esempio se il giovane fosse solo un “corriere”, e nel caso per conto di chi detenesse la sostanza, o se invece spacciasse anche in prima persona. Ecco perché le indagini possono considerarsi appena iniziate.