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"Accordi non rispettati"

Officine Grandi Riparazioni Rimini e Bologna. Montevecchi sollecita Regione

In foto: Matteo Montevecchi
Matteo Montevecchi
di Redazione   
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gio 29 ott 2020 18:01 ~ ultimo agg. 18:04
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Insieme ai sindacati dei trasporti (vedi notizia), ad esprimere preoccupazione per le prospettive di ridimensionamento delle storiche officine di manutenzione ferroviaria di Rimini e Bologna sono anche i consiglieri regionali della Lega Matteo Montevecchi e Michele Facci, che chiedono un intervento dalla Regione per sollecitare il rispetto degli accordi da parte del gruppo Ferrovie dello Stato.

“La Regione si attivi immediatamente a favore dei lavoratori dell’OGR di Bologna e dell’OMCL di Rimini. E’ a rischio la tenuta occupazionale e del settore della manutenzione ferroviaria in Emilia Romagna. In questo momento di profonda crisi non possiamo permettere che centinaia di dipendenti corrano il rischio di vedere compromesso il proprio posto di lavoro”. Gli esponenti del Carriccio si sono fatti portavoce delle istanze delle sigle sindacali Filt Cigl, Fit Cisl, e Uiltrasporti, che hanno denunciato la situazione in cui versano i dipendenti dei due impianti. “L’OGR di Bologna, dopo aver scongiurato la chiusura, si è specializzata nella manutenzione dei componenti. L’accordo sottoscritto lo scorso anno riguardava i carichi di lavoro, la produzione e l’organico. Ma nei piani nazionali non sono considerate le ore previste dagli accordi”. “Non va meglio a Rimini, dove l’OMCL ha modificato l’organizzazione del lavoro introducendo i turni, cioè offrendo una disponibilità oraria maggiore a fronte di un impegno a investire per la trasformazione dell’impianto, vista la progressiva uscita di scena dei locomotori Diesel, per migliorare sia come quantità che come qualità della produzione. Ma nemmeno per questa a livello nazionale sono previsti investimenti”.
Concludono Facci e Montevecchi: “Se la Regione intende incentivare veramente, e non solo a parole, il trasporto pubblico locale nel nome della mobilità sostenibile, e del tanto decantato “new green deal”, deve comportarsi di conseguenza: rispetto degli accordi sindacali in materia di investimenti e manutenzione, rispetto e supporto occupazionale alle maestranze ed alle professionalità”.