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Per Rimini Rugby e Falcons

Nuovo centro sportivo di Rivabella: inaugurato l'impianto riqualificato

In foto: Il taglio del nastro
Il taglio del nastro
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 18 set 2020 15:12 ~ ultimo agg. 19 set 16:20
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Una mattinata di festa per consegnare ‘ufficialmente’ alla comunità un polo sportivo moderno e funzionale, capace di rispondere alle esigenze di due movimenti in crescita come baseball e rugby e che nasce in un’area baricentrica e strategica nello sviluppo della città. Lanci, battute e mischie oggi per l’inaugurazione del nuovo centro sportivo di Rivabella, oggetto di un importante intervento di ampliamento e riqualificazione per un investimento di oltre 1,1 milioni di euro. Insieme ai presidenti, ai rappresentanti, ai volontari e ai giovani atleti e atlete di Falcons e Rimini Rugby, hanno partecipato al momento inaugurale il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini.

“Decidemmo nella scorsa legislatura di fare un investimento robusto sull’impiantistica sportiva, anche utilizzando il fondo sviluppo e coesione – sottolinea il presidente Stefano Bonacciniperché se l’Emilia Romagna ha un numero di partecipanti superiore alla media italiana è grazie ai tanti impianti a disposizione e all’impegno dei tanti volontari che permettono a tutti di fare sport. Un nuovo impianto sportivo è davvero un valore per tutta la comunità: c’è il valore dello ‘stare insieme’, c’è un tema legato alla salute e alla lotta alla sedentarietà e non da ultimo c’è il tema dell’indotto economico. E’ un intervento di rigenerazione urbana, che ricuce la città e permette di incontrarsi”.

“Tre parole per sintetizzare questo momento: complessità, tenacia e passione – ha aggiunto il sindaco Andrea Gnassi -. Tenacia e passione sono le qualità che i tecnici e l’assessore Brasini hanno messo nel corso dei mesi per arrivare a questo risultato. Complessità, perché la storia che sta dietro le aree ex Ceschina è talmente particolare andrebbe raccontata in un libro, tra burocrazia, previsioni urbanistiche e rapporti con i privati russi. Siamo qui perché Rimini e la Regione hanno investito nello sport, hanno creduto nello sport anche come valore sociale fondante anche di relazioni comunitarie, come elemento di crescita fisica, morale e culturale. Oggi abbiamo un polo sportivo vero, e stiamo ragionando per altre possibilità di investimento per quest’area bellissima, a Rivabella, che ha in sé questa vocazione sportiva: stiamo riorganizzando la mobilità, sta crescendo il parco del mare, è una città in cammino verso il futuro e dentro questa idea di città c’è il cuore dello sport”.

“Il baseball e rugby a Rimini sono due bellissime realtà: il primo è un’eccellenza italiana, che conta oltre 600 praticanti, mentre il rugby è un movimento in costante crescita: sono due bellissime realtà e sono due sport complementari, sia come mentalità sia come modalità e utilizzo d’impianto – ha commentato l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini -. Il nuovo polo sportivo è dotato di un’area per il terzo tempo, un club house dedicato ai ragazzi e alle loro famiglie, utilizzabile sia nel periodo estivo sia in quello invernale e che dunque fa di questo polo sportivo uno spazio ricreativo e di socialità. Oggi si parte, al termine di un lungo e non semplice percorso, e ringrazio tutti, dai funzionari ai tecnici, che hanno lavorato per arrivare a questa riapertura che segna l’inizio di una bellissima storia”.

Il progetto
Il Centro Sportivo “Rivabella” è attivo falla fine degli anni Settanta su terreno di proprietà privata, sull’area delimitata da via XXV Marzo 1831 e via Sacramora. Già dotato di un campo da rugby, due da baseball e due campi da tennis scoperti, oggi è presente a disposizione degli atleti un ulteriore campo da rugby regolamentare, creato grazie all’ampliamento dell’impianto su spazi in precedenza di uso privato che porta l’estensione del centro sportivo ad un totale di circa 19.300 metri quadrati. Oltre al nuovo campo omologato in erba naturale, la parte dell’impianto dedicata al rugby è stata riqualificata, attraverso un miglioramento del campo esistente da allenamento in terra battuta, dotato così come il campo principale, di illuminazione artificiale per consentire gare e allenamenti in notturna. A servizio dei campi, dotati di impianti per l’irrigazione automatica programmabile, sono stati realizzati gli spogliatoi per atleti ed istruttori, spazi di servizio e servizi igienici per gli spettatori che si potranno accomodare nelle tribune metalliche erette tra i due campi da gioco. Queste strutture – così come tutti i nuovi manufatti dell’impianto – sono realizzate con tecnologia prefabbricata “leggera”, composta da un telaio di legno isolato e rivestito esternamente da doghe in legno riciclato. Si tratta di opere removibili e riposizionabile, in linea con le normative vigenti in materia sismica ed energetica.

Nella parte dell’impianto sportivo destinata al baseball è stata portata a termine la ristrutturazione delle superfici già esistenti, attraverso il rifacimento delle recinzioni e dei sottoservizi, oltre alla realizzazione di due nuove tribune metalliche dedicate ai due campi e delle panchine (dugout), dimensionate secondo le norme di federazione. Anche a servizio dei campi da baseball sono stati costruiti due fabbricati che ricalcano per aspetto, tecnologia e funzionalità quelli realizzati per il rugby; inoltre tra il campo da baseball principale, i campi da tennis ed il campo da rugby secondario è stata realizzata una “club house”, uno spazio di socialità destinato a tutti gli sportivi, oltre ai servizi igienici a servizio degli spettatori del baseball.

Per rendere più moderno e funzionale il centro sportivo di Rivabella sono stati investiti oltre 1,1 milione (1.122.245 euro), co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna per circa 510mila euro grazie alle risorse (fondi Fsc e risorse proprie) messe a disposizione per il miglioramento dell’impiantistica sportiva del territorio regionale. Il contributo ha integrato quelli statali assegnato al progetto del Comune di Rimini grazie al bando “Sport e periferie”.