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Miramare. Indino (Proloco) contro petizione: una minoranza, spegniamo tutto

In foto: Beppe Indino, presidente della ProLoco di Miramare
Beppe Indino, presidente della ProLoco di Miramare
di Redazione   
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sab 12 set 2020 11:18
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Il presidente della ProLoco di Miramare Beppe Indino non ha digerito la petizione firmata da alcuni residenti e commerciati che chiedono di ridurre il numero di mercatini nel quartiere (vedi notizia). “La programmazione è rimasta la stessa degli scorsi anni – spiega, parlando di affermazioni non corrette da parte di chi ha scritto la petizione – gli unici cambiamenti sono quelli dovuti alla pandemia: avevamo alcune feste (ndr con annesse bancarelle) spalmate nell’arco di sei mesi e le abbiamo dovute concentrare in un periodo molto più limitato“. “Prima di farlo – precisa Indino – siamo andati a chiedere la disponibilità in tutti i negozi dell’area. Non vogliamo certo creare problemi ai commercianti.” Il presidente della ProLoco allarga poi il discorso all’impegno profuso in questi anni per trasformare Miramare: “grazie al nostro impegno e alle iniziative per rendere vivo il quartiere, non siamo più il “Bronx”. Lo spaccio e la microcriminalità si sono spostate da altre parti.” La ProLoco, a proprie spese, ha posizionato un videowall in zona stazione e posizionato luci nelle vie di Miramare (Oliveti, Marconi, Costantantinopoli, Martinelli, Locatelli) che vengono tenute sempre accese e per le quali “paghiamo 1500 euro di bolletta ogni due mesi. E noi siamo tutti volontari e non riceviamo finanziamenti” spiega Indino. “Sentirsi trattare male da chi vive e lavora a Miramare – dice sconsolato – ci sembra una assurdità. Siamo molto dispiaciuti.” Le critiche subite avranno, sembra, delle conseguenze. “Abbiamo deciso di spegnere tutte le luci che avevamo posizionato come ProLoco e il VideoWall. Probabilmente dopo settembre” conclude il presidente.