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Coltivare la città

Humus Altro Festival #2

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mer 2 set 2020 10:54 ~ ultimo agg. 7 set 11:31
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“Humus Altro Festival” si sposta dalle colline al mare e si riorganizza con nuove proposte di incontri e relazioni. La seconda edizione della kermesse culturale riminese – prevista dal 4 al 6 settembre 2020 – ritorna dopo un anno con il titolo “Coltivare la città”: un nuovo tema di confronto, che ha al centro il territorio, inteso come relazione, conoscenza reciproca e apertura verso più ampie collaborazioni tra realtà che hanno obiettivi simili e valori identici. Una proposta culturale creata da oltre 50 volontari, rigorosamente under 30, dell’associazione Humus, legati all’Associazione “Pacha Mama”, che si occupa di commercio equo e solidale e opera a Rimini dal 92 – a livello locale – nel settore della solidarietà internazionale.

Il progetto Humus si è sviluppato all’interno di Pacha Mama, a partire dall’associazione nata a sua volta per supportare la cooperativa, promuovendo eventi di valorizzazione del consumo etico. Dopo la prima edizione del festival nel settembre 2019, tra novembre dello stesso anno e gennaio 2020 l’associazione ha aperto AltroSpazio, un temporary shop nel centro storico di Rimini che ha ospitato concerti, letture di poesie e spettacoli teatrali, valorizzando nel frattempo le produzioni artigiane locali e il commercio equo e solidale.

Ad oggi l’associazione conta più di 1000 iscritti e oltre 50 volontari attivi, oggi tutti impegnati nella realizzazione del nuovo appuntamento Humus Altro Festival #2. Un lavoro collettivo e partecipato che quest’anno ha scelto per la kermesse culturale riminese una sede particolare: gli ex magazzini dell’Enel in via destra del porto, un luogo che può diventare un patrimonio per tutta la città, se utilizzato con l’obiettivo di investire collettivamente sulla promozione della cultura.

Quest’area abbandonata, che in questi ultimi anni ha già visto diverse forme di rinascita, è anche un luogo emblematico per il tema scelto in questa seconda edizione di Humus Festival. Dopo infatti quello del “abitare”, in cui nel 2019, si è voluto analizzare il concetto della parola, legato alla prospettiva della ‘disobbedienza civile’; in questa edizione la prospettiva sarà legata alle ‘infrastrutture tecniche, sociali e politiche’. Un tema attuale, molto pertinente con il particolare periodo che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria: “elaborare le esperienze vissute durante il lockdown”. L’idea è quella di raccogliere testimonianze di scenari reattivi, attuati dalle tre unità fondamentali della città: “urbs, civitas e polis”; cioè come insieme di strutture fisiche, come società che la abita e come governo espresso dalla società. Testimonianze che riescano a fornire una risposta resiliente alla vulnerabilità sistemica contingente nella città di Rimini.

Offrire al territorio una proposta culturale condivisa, che valorizzi la creatività e lo spirito innovativo attraverso la partecipazione, per gli organizzatori di “Humus Altro festival” non può prescindere dal contesto in cui è immerso, cioè dal legame con il territorio che genera opportunità e collaborazioni. Ecco dove è nata la collaborazione con Matrioska Lab Store, che ha aperto ai ragazzi di Humus le porte degli ex Magazzini Enel di via Destra del Porto, uno spazio di oltre 4.000 metri quadrati che permette di svolgere in totale sicurezza e nel rispetto di ogni norma sul distanziamento sociale il festival, concerti compresi. Tra i collaboratori c’è anche La Formica, che per il secondo anno ha scelto di aderire a questo progetto per le importanti finalità sociali, legate all’integrazione e alle prospettive di crescita culturale del territorio in cui opera da 24 anni.

L’arte in ogni sua forma è il cuore di Humus Altro Festival: tra i principali protagonisti musicisti come la cantautrice Maria Antonietta (già a Sanremo 2020), gli OGGI RAOULI (gli ex Camillas, la band del compianto Mirko Bertuccioli) e il cantante Krapach, insieme alla fotografa Elisabetta Zavoli già pubblicata sul New Yorker, e al poliedrico Massimo Modula.

E poi installazioni artistiche, mostre fotografiche, proiezioni di film: da non perdere domenica 6 alle 21 la proiezione in esclusiva, in collaborazione con NOTORIUS cine blog, di “Che Fare Quando il Mondo è in Fiamme”, un lavoro dedicato alle lotte del movimento Black Lives Matter. A introdurre l’opera, un monologo dello stand-up comedian Raymond Solfanelli.

Proposte he contribuiranno allo “scongelamento” – così come inteso dagli organizzatori del festival – “per agevolare il passaggio dall’inverno alla primavera; uscire lentamente da un periodo di privazione e di aridità; rinascere; fare comunità e avere fiducia nell’altro, per un ponte fra la cittadinanza e l’arte.”

Il contributo della cooperativa sociale La Formica, si declina in varie forme, sia sul piano dei contenuti, come accaduto l’anno precedente, con una video-intervista sul tema del festival, fatta al presidente Pietro Borghini e visibile in una delle mostre in programma, ma anche sul piano della logistica, dando una mano con la pulizia e la raccolta dei rifiuti nell’area destinata ad accogliere l’evento. Nell’intervista, realizzata dai promotori del Festival, è stato raccontato come la cooperativa ha affrontato il difficile periodo del lockdown e la difficile gestione dei servizi, che comunque non si sono mai fermati. Un modo di reagire e di riorganizzare i processi aziendali che hanno consentito di dare una risposta concreta al territorio e che adesso vuole essere condiviso anche nell’occasione di questo importante confronto culturale.

“La Formica guarda sin dall’inizio questa manifestazione con grande interesse – ricorda Pietro Borghini presidente della cooperativa – come l’anno scorso abbiamo deciso di partecipare perché condividiamo gli obiettivi e soprattutto lo stile di Humus Festival. Anche il tema scelto quest’anno è moto coinvolgente e credo dia tanti spunti di riflessione che, soprattutto adesso – in questa particolare fase storica che stiamo vivendo – possono essere utili per far ripartire le cose nel modo giusto. Questo lockdown ci ha insegnato tanto, soprattutto a vedere le cose in modo diverso da come siamo abituati finora. Anche per noi è stato così. La Formica è una cooperativa molto impegnata nell’inserimento lavorativo e nel disagio sociale in genere. Crediamo fermamente nell’integrazione, tanto che abbiamo diverse figure di responsabilità occupate da ragazzi di origini extracomunitarie che, da noi, riescono anche a fare carriera, perché in Formica le porte sono davvero aperte. Humus ci piace perché è un incontro fra tante realtà che si aprono per discutere e si mettono in gioco. Secondo noi questo confronto è fondamentale. Uno degli aspetti di Humus che ho apprezzato di più è il fatto che il nocciolo dell’organizzazione è fatta esclusivamente da giovani. La trovo una cosa molto importante perché per me è doveroso dare spazio ai giovani, credo che sia da loro che vengono le idee più genuine, concrete e capaci di promuovere un vero cambiamento. La Formica in questo senso si mette a disposizione per essere parte di quel terreno fertile, accogliere nuove idee, proteggerle, e farle sviluppare perché crescano e possano costruire legami forti con tutte le realtà che si spendono per creare un futuro migliore. Affinché Rimini continui ad essere viva e attiva.”

Humus Altro Festival ha ricevuto anche il patrocinio del Comune di Rimini e una particolare attenzione da parte del vicesindaco Gloria Lisi, che ha concesso una lunga intervista sui temi del sociale e del solidale che sarà proiettata nei giorni del festival.

Per poter partecipare all’evento è necessaria la tessera associativa di Pacha Mama, costo 8€, che darà la possibilità di accedere non solo ai tre giorni di festival, ma anche a tutti gli eventi che saranno organizzati fino alle fine del 2021: per averla è sufficiente compilare un modulo on-line, recuperabile sulle pagine social di Humus Altro, mentre il pagamento potrà avvenire direttamente all’ingresso dell’evento.

Al programma di eventi, alle installazioni e alle mostre si affiancherà dall’apertura fino all’orario di chiusura una proposta di street food, rigorosamente a km0, o dalla filiera del commercio equo e solidale.

Quando:

Venerdì 4 settembre 17-24

Sabato 5 settembre 16-24

Domenica 6 settembre 15-24

Dove:

ex Magazzini Enel, via Destra del Porto 57, Rimini

Per info:

FB: Humusaltro

IG: Humus_altro

 

Emiliano Violante