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due donne e un minore nei guai

Scippatori seriali di anziani arrestati con la refurtiva in auto

In foto: la refurtiva nascosta sotto il tettuccio
la refurtiva nascosta sotto il tettuccio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 31 ago 2020 16:24 ~ ultimo agg. 1 set 14:37
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Gli anziani erano le loro vittime preferite. Li tenevano d’occhio, poi li avvicinavano e con la tecnica dell’abbraccio gli strappavano la catenina, la collanina in oro o l’orologio di valore. Insomma, ciò che di più prezioso indossavano in quel momento. Due donne rumene e un minore, senza fissa dimora, sono stati fermati ieri mattina dopo l’ennesimo furto ai danni di un pensionato di Santa Giustina.

La segnalazione alla Sala operativa della questura scatta alle 11.20. Un anziano è stato derubato della catenina in oro da due donne e un minore, poi fuggiti a bordo di un’auto. Immediate le operazioni di ricerca delle pattuglie di polizia, che riescono ad intercettare il veicolo sospetto, grazie all’accurata descrizione della vittima, sulla Statale 16 nel Comune di Riccione. I poliziotti fermano l’auto sospetta, sulla quale pendeva anche una “nota di rintraccio” da parte dei carabinieri di Malalbergo, e decidono di procedere ad un’accurata perquisizione. Durante la quale scoprono sotto la tapezzeria interna del tettuccio dell’auto, all’altezza del montante della portiera posteriore destra, tre involucri di colore bianco con all’interno tre collanine, un ciondolo e due paia di orecchini in oro giallo.

A seguito di approfonditi accertamenti, gli agenti appurano che parte del bottino è riconducibile a due colpi messi a segno proprio quella mattina. Le vittime sono l’anziano di Santa Giustino e un pensionato di Cesena. Ad incastrare il terzetto la descrizione dei derubati e l’auto utilizzata per la fuga, sempre dello stesso colore e dello stesso modello. Una delle giovani rumene aveva a suo carico anche una misura di divieto di ritorno nel Comune di Casole D’Elsa, oltre ad un precedente per furto con destrezza di un Rolex da 11mila euro, commesso a Firenze, dove avvicinò la vittima proponendogli una prestazione sessuale a pagamento.

Informato dei fatti, il pm di turno ha disposto per le due donne il trasferimento nel carcere di Forlì, mentre per il minore in quello di Rimini.