Lavoro precario e niente dilazione mutuo. Lieto fine per famiglia falcidiata da debiti
Il lavoro precario, la banca che non concede dilazioni del mutuo prima casa, la necessità di ricorrere ad altri finanziamenti per saldare i debiti. Questo il circolo vizioso nel quale era finita una famiglia riminese: marito, moglie e un figlio inabile a cui garantire cure e medicinali. Fortunatamente, grazie all’intervento della Lega Consumatori Acli in sinergia con l’Ordine dei Commercialisti, è arrivata una soluzione. Il Tribunale di Rimini ha infatti omologato un “piano del consumatore” previsto della legge n. 3/2012 che disciplina la composizione della crisi da sovraindebitamento.
I due coniugi hanno nominato il dottor Cesare Cicchetti per svolgere le funzioni di gestore della crisi (figura assimilabile a quella del commissario giudiziale per le procedure di concordato preventivo per le aziende fallibili). Con l’assistenza dell’avvocato Emanuele Magnani e del dottor Cicchetti, hanno depositato in Tribunale la proposta di “piano del consumatore” commisurato alla propria situazione economica, poi omologato. Il pagamento dei debiti falcidiati permetterà alla famiglia di uscire in pochi mesi dall’incubo.
“In un periodo così sofferto, poter aiutare le famiglie in crisi di liquidità ci riempie di gioia – afferma il rappresentante di Lega Consumatori Rimini, l’avv. Emanuele Magnani –. La sinergia con OCC Romagna comincia a dare i suoi primi frutti, soprattutto rendendo conoscibile a tutti i cittadini l’importanza di agire immediatamente quando si riscontra l’oggettiva impossibilità di pagare le rate mensili dovute agli istituti o alle finanziarie, ovvero quando si è in sofferenza economica, poiché la legge “salva suicidi” è una realtà e può liberare veramente dai debiti“.