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Ecobonus: a Rimini si stimano investimenti per 105 milioni

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 21 ago 2020 13:14
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In provincia di Rimini le misure del super Ecobonus del 110% per efficientamento energetico degli edifici o riduzione del rischio sismico, potrebbero mobilitare investimenti fino a 105 milioni di euro fino al 2026. E’ quanto emerge dalle stime dell’ufficio studi di Confartigianato, che ha stilato due classifiche di attrazione dell’agevolazione su base territoriale oggi pubblicate sulle pagine di ItaliaOggi.

Cifre che, seppur stimate – è il commento dell’Amministrazione comunale di Rimini – danno la percezione della portata di questo provvedimento sia in termini ecosostenibili, andando ad abbattere le dispersioni energetiche, ma soprattutto d’impulso agli investimenti in un settore come quello edilizio in forte crisi.

Il Super ecobonus, previsto dal Decreto rilancio, è diventato pienamente operativo con la firma dei decreti attuativi da parte del ministro del ministro dello Sviluppo economico e, in sintesi, prevede la detrazione, ripartita in 5 anni, cedibile anche a banche e assicurazioni o all’impresa che effettua i lavori sotto forma di sconto in fattura, per tutti quegli interventi che riducono l’impatto ambientale degli edifici, producono un risparmio energetico e proteggono dai rischi sismici, concorrendo a realizzare gli obiettivi su energia e clima fissati dal governo.

Ora la scommessa – prosegue l’amministrazione – è quella di mettere in condizione cittadini e imprese di cogliere questa straordinaria occasione di sviluppo e ripresa dell’economia messa in campo dal governo, indirizzando e facilitando tutti i passaggi a cui un ente come il nostro è preposto. Un percorso che dovremo essere in grado di rafforzare per raccogliere e rilanciare la sfida, che al nostro territorio è posta da questa opportunità, con un’adeguata risposta organizzativa. Per questo, mentre l’Amministrazione sta investendo nella digitalizzazione degli archivi edilizi, con un investimento che strutturalmente renderà più agevole il reperimento dei diversi precedenti edilizi, a livello organizzativo stiamo lavorando per accompagnare questa fase con un potenziamento dell’accesso telematico all’archivio edilizio con l’obiettivo di velocizzare i tempi di trasmissione dei fascicoli elettronici degli edifici a chi ne fa richiesta, nella consapevolezza che la ricognizione dello stato di fatto è la prima attività che serve ai tecnici per procedere ad istruire le pratiche.

Gli interventi congiunti di riqualificazione energetica e sismica – conclude il comune – possono poi beneficiare delle innovazioni portate anche nella DGR 967/2015 e, come chiarito anche nella variante al RUE adottata, in particolare delle soluzioni in merito alla deroga alle distanze per la realizzazione di coimbentazioni all’involucro che perseguano entrambi gli obiettivi. Si tratta di una straordinaria occasione per rinnovare un patrimonio edilizio alla luce delle esigenze ecocompatibili dei nostri anni.