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giovedì 18 aprile 2024
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Il nuovo Rimini F.C.

La Marr sulle maglie della Rimini Calcio? Torna, ma per il settore giovanile, Pietro Tamai?

In foto: Pietro Tamai ospite a Calcio.Basket
Pietro Tamai ospite a Calcio.Basket
di Roberto Bonfantini   
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dom 19 lug 2020 11:54 ~ ultimo agg. 20 lug 20:23
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Il marchio Marr potrebbe tornare sulle maglie di una società sportiva riminese. Questa volta non saranno le canotte del basket: chi non ricorda il mito della “Marr Marr superstar” (stagione 1983-’84)? Ma le maglie a scacchi della Rimini Calcio.

La società di distribuzione di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica appartenente al Gruppo Cremonini, fondata nel 1972, sembra essere uno dei primi alleati di Alfredo Rota nella costruzione del nuovo club biancorosso. A che titolo potrebbe essere svelato nell’incontro con la stampa (ancora non convocato) in programma i primi della prossima settimana per la presentazione del nuovo proprietario del Rimini F.C. e del nuovo organigramma societario. L’ipotesi più probabile è che Marr sia il main sponsor sulle maglie a scacchi.

Continueranno a lavorare in sede i tre dipendenti sotto contratto ereditati dalla gestione Giorgio Grassi: il segretario generale Marco Mercuri, Devid Renzi e Gianluca Fabbri.

Secondo i rumors Rota sembra invece voler cambiare il responsabile del settore giovanile, facendo rientrare in gioco (al posto di Aldo Righini) Pietro Tamai, già direttore sportivo del Rimini di Grassi e attualmente consulente sportivo del Tropical Coriano.

Capitolo categoria. Alfredo Rota è intenzionato a giocarsi tutte le carte a disposizione per partire dalla serie C. È quindi già pronto il ricorso al Consiglio di Stato, dopo le “bocciature” di Collegio di Garanzia dello Sport del CONI e TAR del Lazio. La pratica sarà sempre seguita dall’avvocato bergamasco Cesare Di Cintio.

Se anche questa sentenza dovesse essere sfavorevole ai colori biancorossi il Rimini presenterà in Lega (entro fine agosto) richiesta di riammissione in C, accompagnata dalla fideiussione prevista di 350mila euro. Difficile invece pensare all’ipotesi ripescaggio, che comporterebbe un esborso a fondo perduto di 300mila euro.

Entro venerdì il Rimini si iscriverà comunque al campionato di serie D.

 

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