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dati bollettino statistico

Nel 2019 meno incidenti degli ultimi 20 anni. La via Flaminia strada più pericolosa

In foto: repertorio
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di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
gio 16 lug 2020 15:25 ~ ultimo agg. 17 lug 09:21
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Secondo il bollettino statistico incidenti del comune di Rimini, il 2019 ha registrato i livelli più bassi in assoluto di incidenti e feriti dal 2000, anno in cui è partita l’indagine.
Restano sempre le stesse tre le strade più pericolose. 

Negli ultimi 20 anni non c’è mai stato un anno come il 2019 con così pochi incidenti e feriti. Sono passati da 2.585 a 1.581, i feriti da 2.448 a 1124 e i morti da 29 a 8. I dati delle forze dell’ordine (Polizia stradale e Polizia Locale) sono stati inseriti in un software di gestione che per ogni incidente tiene conto di data, ora, luogo, fondo stradale, condizioni atmosferiche; veicoli coinvolti e, per ciascun veicolo, i dati relativi al conducente: sesso, età e condizioni fisiche. La geolocalizzazione degli incidenti, tramite strumenti GIS, costituisce l’aspetto più innovativo della statistica.
Le vie più pericolose sono sempre le stesse tre: la Flaminia (78 incidenti) seguita dalla via Marecchiese (42 incidenti, un decesso) e nuova Circonvallazione (35 sinistri). L’utenza debole rimane quella dei ciclisti (222 sono stati i feriti) mentre i pedoni feriti sono diminuiti: 108, rispetto ai 133 del 2018.
Nel 2019 il costo sociale sostenuto dalla collettività a causa della morte o del ferimento delle persone è stato pari a 76.854.942 €, +8,2 % rispetto all’anno precedente. Giugno, Luglio e Agosto, i mesi con il maggior numero di sinistri, rispettivamente: 150, 173 e 199. Sabato è il giorno con più incidenti, il Venerdì con più feriti, mentre la Domenica quello con il maggior tasso di lesività. L’88% degli incidenti avviene in contesto urbano, quasi il 10% su strade statali e provinciali. Il 50% su incrocio-rotatoria-intersezione. Si fanno più incidenti in condizioni di tempo sereno (il 77 % del totale), piuttosto che con pioggia, nebbia e neve. Tra le cause più frequenti: la guida distratta e indecisa, l’eccesso di velocità, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, la mancata precedenza al pedone sulle strisce. La tipologia d’incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale seguita dall’urto con ostacolo accidentale e dal tamponamento.
La fascia d’età compresa tra i 20 ed i 59 anni è quella più interessata dall’incidentalità stradale, anche negli anni precedenti. Infine, se avete sempre creduto al detto “donna al volante pericolo costante” dovete ricredervi: le donne coinvolte in incidenti sono nettamente meno rispetto agli uomini.

Il comunicato stampa:  

Il 2019 registra i livelli più bassi in assoluto di incidenti e feriti a partire dall’anno 2000, punto di partenza dell’indagine. Rimangono invariate le prime tre vie dove si sono registrati il maggior numero di sinistri: la via Flaminia (78 il numero degli incidenti) che è la strada in cui avvengono più incidenti seguita dalla via Marecchiese (42 incidenti, un decesso) e dalla nuova Circonvallazione (35 sinistri).

E’ quanto emerge dalla ricerca ed elaborazione dei dati sugli incidenti stradali avvenuti nel Comune di Rimini nel 2019 elaborata dal Sistema Informativo Territoriale del Comune di Rimini e pubblicata, completata dai dati provenienti dalle altre fonti (Polizia stradale e Polizia Locale) sulle pagine del sito e open data dell’ente.

Quella che emerge dalla lettura dei dati sull’incidentalità riminese, a proseguo di un lavoro che nasce dal 2000, è un quadro dettagliato e minuzioso sulle cause, comportamenti degli utenti, sullo stato e la funzionalità delle strade, localizzazione del sinistro, che permette di conoscere le scelte prioritarie e motivate per gli obiettivi presenti nel piano strategico sulla mobilità adottato dalla Giunta Comunale.

I dati delle forze dell’ordine coinvolte sono stati così analizzati, elaborati e inseriti all’interno di un software di gestione che per ogni incidente tiene conto di data, ora, luogo, fondo stradale, condizioni atmosferiche; dei veicoli coinvolti negli incidenti, e per ciascun veicolo i dati relativi al conducente: sesso, età e condizioni fisiche (non ferito/ferito/deceduto); delle infrazioni e relative cause; ed anche dei passeggeri fornendo un quadro interpretativo ben preciso sull’incidentalità a Rimini. Tra questi è forse la georeferenziazione degli incidenti, tramite strumenti GIS, a costituire l’aspetto più innovativo della comunicazione statistica.

Rimangono invariate le prime tre vie dove si sono registrati il maggior numero di sinistri: la via Flaminia (78 il numero degli incidenti) che è la strada in cui avvengono più incidenti seguita dalla via Marecchiese (42 incidenti, un decesso) e dalla nuova Circonvallazione (35 sinistri).

Tornando al quadro generale sul territorio del comune di Rimini nel 2019 si sono verificati 1.581 incidenti stradali, il 5,56 % in meno rispetto all’anno precedente. Sono stati invece 1124 le persone che hanno riportato lesioni e 8 quelle decedute. Tra queste l’utenza debole rimane quella dei ciclisti (222 sono stati i feriti) mentre i pedoni feriti sono diminuiti in quanto 108, rispetto ai 133 del 2018.

Dai dati e dal confronto con gli anni precedenti, emerge chiaramente come sia in calo l’incidentalità stradale sul territorio riminese. Il 2019 registra infatti i livelli più bassi in assoluto di incidenti e persone coinvolte a partire dall’anno 2000, punto di partenza dell’indagine. In particolare si registra un calo degli incidenti rispetto all’anno 2000, passando da 2.585 a 1.581, un calo dei feriti che passa da 2.448 a 1124 e un calo dei deceduti che è passato da 29 a 8.

Nel 2019 il costo sociale sostenuto dalla collettività a causa della morte o del ferimento delle persone in seguito ad un incidente stradale è stato pari a 76.854.942 €, in aumento rispetto all’anno precedente dell’ 8,2 %. Nel periodo 2010-2019 il costo sociale è diminuito del 28,26%, per una cifra pari a 30.280.533 €.

Sono i mesi estivi, Giugno, Luglio e Agosto, quelli in cui si registra il maggior numero di sinistri, 150, 173 e 199 rispettivamente. Il sabato è il giorno in cui sono avvenuti il maggior numero di sinistri, facendo registrare 249 incidenti e 174 feriti. Venerdì è il giorno con il maggior numero di feriti, ben 175 su 236 incidenti, mentre Domenica risulta essere il giorno con il maggior tasso di lesività pari a 74,27.

L’88% degli incidenti avviene in contesto urbano, quasi il 10% su strade statali e provinciali ed il rimanente in ambito extraurbano, un contesto poco rappresentato nei grandi capoluoghi. Il 50% degli incidenti avvengono su incrocio-rotatoria-intersezione. In condizioni di tempo sereno nel 2019 si sono verificati 1.222 incidenti pari al 77 % del totale con 8 morti (100 %) e 901 feriti (80%). Con la pioggia gli incidenti rilevati sono stati 114, pari al 7,2%, con 63 feriti (5,6%). Eppure le giornate di pioggia, specie d’inverno sono frequenti. Quindi questi dati, e gli altri che seguono per le condizioni di neve e nebbia, sembrano indicare una maggiore prudenza dei conducenti quando le condizioni atmosferiche non sono ideali.

Tra le cause degli incidenti le responsabilità del conducente sono prevalenti, a partire dalla guida distratta ed indecisa (395 casi, + 18 rispetto il 2018), l’eccesso di velocità (229 casi, in calo di 33 rispetto l’anno prima), il mancato rispetto della distanza di sicurezza (173 casi). Da segnalare le 52 verbalizzazioni di mancata precedenza al pedone in regolare attraversamento sulle apposite strisce stradali, aumentato di 7 unità rispetto al 2018.

La maggior parte degli incidenti stradali del 2019 è avvenuto tra due o più veicoli (69,2 %); la tipologia d’incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (838 casi), seguita dall’urto con ostacolo accidentale (375 casi) e dal tamponamento (214 casi). Le tipologie più pericolose sono lo scontro frontale-laterale che fa registrare 5 decessi, l’investimento di pedoni con 2 decessi e l’urto con ostacolo accidentale con 1 decesso.

Si sottolinea nel corso del 2019, un calo dei feriti delle fasce maschili tra 0-19 anni (-19%) e 60-79 (-24%) e una ripresa della fasce intermedie 20-59 anni (+13,53%) mentre tra le donne rispetto agli anni passati prevale la fascia di età 40-59 con 149 feriti sulla fascia di età 20-39 con 130 unità. Dall’osservazione del numero di feriti per sesso e raggruppamento di età, notiamo che la fascia di età compresa tra i 20 ed i 59 anni è quella più interessata dall’incidentalità stradale, non solo nell’ultimo anno, ma anche negli anni precedenti. Per quanto riguarda l’analisi per genere, le femmine sono coinvolte in misura nettamente minore rispetto ai maschi in ogni classe di età.