Accesso al credito. Quasi 6mila domande
Quarto appuntamento, in videoconferenza, per il “Tavolo di accesso al credito” costituito dal Prefetto agli inizi si maggio con particolare riguardo alle imprese messa in difficoltà dall’emergenza sanitaria.
Presenti rappresentanti di Banca d’Italia, Provincia, comune di Rimini, Abi, Inps, di Poste Italiane, Camera di Commercio, alcuni Ordini professionali, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali, Confindustria e associazione “Libera”.
Si è messo in luce il forte aumento dei prestiti garantiti concessi alle imprese.
Con 5816 richieste e oltre 241 milioni di euro registrati alla data di ieri, in questa provincia si è praticamente quintuplicato il numero delle istanze e quasi decuplicato l’importo in fase di erogazione, rispetto ad appena un mese fa, con una percentuale leggermente superiore al nazionale e di poco inferiore a quello regionale.
Sono invece 33.331 i beneficiari delle diverse tipologie di sostegno erogate dall’Inps (cassa integrazione guadagni, cassa integrazione in deroga e fondo d’integrazione salariale) e 54.034 le domande di bonus, di cui 36.337 in liquidazione.
Le Poste hanno anche attivato una procedura che snellisce l’incasso per i beneficiari di provvidenze Inps, presentando il documento di identità o il tesserino sanitario.
Critico il tema delle moratorie, che le associazioni di categoria ritengono assolutamente insufficienti dal punto di vista del tempo concesso.
La sospensione dei mutui per un solo anno appare infatti essere poco aderente alle effettive necessità delle imprese e del commercio, a partire dal settore turistico che in questo momento registra la riapertura di appena il 20% delle strutture ricettive.
Per quest’ultimo settore sono state avanzate forti perplessità sull’assoluta assenza di certezze in ordine all’erogazione del bonus di 500 euro per le vacanze, sebbene nel corso dell’incontro sia giunta la notizia che a livello nazionale è stato sottoscritto un accordo tra Abi e Federalberghi.
Ulteriore punto dolente emerso dal tavolo è quello della tassazione, per la quale le sospensioni risultano essere inadeguate. A cui si aggiunge l’estenuante burocrazia.
Il Prefetto, oltre ad assicurare la sensibilizzazione su tutti i temi presso gli organi centrali, ha prospettato, in chiusura, sia la prosecuzione del tavolo in composizione plenaria, per il monitoraggio della situazione, sia l’avvio di gruppi tecnici più specifici.