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per circa 2 milioni

Stop a rate mutui per liberare risorse. Brasini: rinegoziazioni penalizzanti

In foto: palazzo Garampi
palazzo Garampi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 13 mag 2020 14:04
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La Giunta comunale di Rimini ha approvato una delibera per procedere alla sospensione delle rate e alla rinegoziazione dei mutui attraverso la circolare della Cassa Depositi e Prestiti. Sarà, così, possibile svincolare circa due milioni di euro per il 2020. Molto critica la posizione del comune sulle condizioni delle rinegoziazioni “molto penalizzanti per gli oneri previsti” e la preoccupazione è soprattutto per l’imprenditoria, che ha rischi di insolvibilità più ampia.

Come Giunta abbiamo deciso di sfruttare le opportunità rivolte agli Enti Locali legate ai mutui, allo scopo di alleggerire gli effetti finanziari negativi determinati dall’emergenza COVID19 e liberare risorse quanto mai indispensabili per andare a sostenere le diverse iniziative che stiamo mettendo in campo a sostegno di cittadini, imprese e famiglie – commenta l’assessore al Bilancio Gian Luca BrasiniMa la rinegoziazione con Cassa Depositi e Prestiti si basa su condizioni davvero penalizzanti: se l’approccio del sistema di credito è tale nei confronti degli Enti locali, non oso immaginare quale possa essere l’approccio nei confronti dell’imprenditoria, che ha rischi di insolvibilità ben più ampi rispetto ad un ente pubblico”.

La prima azione prevede la sospensione del pagamento delle quote capitale, in scadenza nell’anno 2020, dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti agli enti locali, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze.  Per il Comune di Rimini l’importo 2020 è pari a circa 680 mila euro.  La seconda azione riguarda l’accordo ANCI-UPI-ABI del 6 aprile scorso con il quale le banche potranno procedere alla sospensione della quota capitale delle rate in scadenza nel 2020 dei mutui erogati in favore degli enti locali. La Giunta Comunale ha dato avvio all’operazione delle posizioni rinegoziabili per i mutui attivati con Unicredit, Istituto per il Credito Sportivo e Credit Agricole, con l’obiettivo di liberare circa un milione.

Infine con la circolare della Cassa Depositi e Prestiti si propone una rinegoziazione per 11 posizioni con un beneficio annuo non superiore a 400 mila euro. “La prima intenzione era quella di procedere alla rinegoziazione per 1,8 milioni, ma questo avrebbe comportato caricare i bilanci dell’ente fino al 2043 per far fronte a ben 5 milioni di oneri. Una proposta insostenibile”.

Gli istituti bancari si riserveranno comunque di approvare in via definitiva le richieste del Comune e l’esito finale è subordinato all’istruttoria che verrà effettuata (il termine è fissato per il mese di giugno).