Indietro
menu
Ricercato da marzo

Si costituisce nel napoletano l’usuraio latitante. Protetto dalla malavita

In foto: il carcere di Secondigliano
il carcere di Secondigliano
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
ven 24 apr 2020 15:33 ~ ultimo agg. 18:28
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Si è conclusa la latitanza dell’usuraio ricercato dalla Squadra Mobile di Rimini, costituitosi nella mattinata di ieri presso la Casa Circondariale di Secondigliano (NA). Era sfuggito alla cattura dal 12 marzo scorso, quando era stata spiccata nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per usura ed estorsione.

Dall’attività tecnica sviluppata sin dai primi istanti e dalle informazioni acquisite sul territorio, era emersa la probabilità che il ricercato avesse trovato rifugio all’interno del Parco Verde di Caivano (NA), grazie al contributo di soggetti vicini al clan camorristico Sautto – Ciccarelli, egemone proprio in quella zona.

Le ricerche sono proseguite incessantemente anche grazie al prezioso contributo del Commissariato di P.S. di Scampia della Questura di Napoli, che, nell’ambito di un continuo scambio informativo con la Questura di Rimini, ha svolto numerosi servizi di osservazione sul territorio, resi particolarmente difficili dalle peculiarità criminali del contesto ambientale di riferimento.

La continua pressione investigativa esercitata sull’area di influenza del latitante, quindi, ha trovato il suo culmine proprio nella mattinata di ieri, allorquando quest’ultimo si è presentato presso il carcere di Secondigliano per essere sottoposto alla misura cautelare pendente a suo carico.