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Raccolta fondi con Club 41

AIL Rimini dona le uova di Pasqua agli operatori sanitari dei reparti Covid-19

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 27 mar 2020 17:20
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Da oggi si sarebbe aperta la tre giorni dedicata alla distribuzione delle Uova di Pasqua AIL 2020 nelle principali piazze italiane. AIL Rimini ODV ha deciso di regalare parte delle uova ordinate a chi in questo momento è in prima linea per combattere il coronavirus.

“Insieme alla nostra giunta abbiamo deciso di donare le nostre uova a tutti gli operatori (medici, infermieri, OSS) dei reparti Covid in segno di vicinanza e di riconoscenza per il grande lavoro che stanno facendo in questi giorni così particolari per tutti” spiega Eduardo Pinto, presidente di AIL Rimini ODV.

L’Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma ONLUS è da sempre molto vicina ai reparti di Pneumologia e Rianimazione.
“I pazienti che noi vediamo sono le persone più deboli, che potrebbero aver bisogno sia di Pneumologia che Rianimazione. La situazione che si è venuta a creare a causa del Covid-19 è problematica per tutti, per i nostri pazienti in modo particolare. L’AIL sente quindi il dovere di dare una mano a reparti che ci sono così vicini: ho messo subito a disposizione la mia organizzazione per fare da collettore per una raccolta fondi per “Emergenza Coronavirus Pneumologia”, seguendo le richieste del dottor Luigi Lazzari, direttore dell’U.O. Pneumologia dell’ospedale di Riccione. Alla raccolta ha partecipato in maniera attiva anche Club 41. Sono già stati acquistati i primi 40 pulsossimetri, prossimamente ne acquisteremo altri 40 perché è stato allestito un altro piano all’ospedale “Ceccarini”. Mi sto occupando personalmente degli acquisti perché il vero problema è la difficoltà nel reperimento delle apparecchiature mediche, che richiede molto tempo. In questo modo diamo sollievo a chi in questo momento non può dedicarsi ad altro che a prendersi cura dei pazienti affetti da Covid”.

Ma la raccolta di AIL Rimini ODV e Club 41 è finalizzata anche al post-ricovero e a salvaguardare gli operatori sanitari.
“Grazie ai fondi da noi stanziati e ai soldi raccolti abbiamo ordinato anche presidi per la riabilitazione polmonare dei pazienti dimessi, che dopo questa infezione necessitano di ulteriori cure riabilitative. Inoltre abbiamo acquistato e consegnato maschere protettive per il personale medico e paramedico e siamo alla ricerca di tute protettive speciali per il personale, che va assolutamente salvaguardato. Il tunnel è molto lungo, non si vede mai la fine, e bisogna pensare non solo al presente ma anche al dopo perché oggi si segue l’onda emotiva, ma domani le sale di rianimazione saranno ancora piene di persone e ci sarà ancora bisogno di questi presidi”.

Che cifra è stata raccolta per l’“Emergenza Coronavirus Pneumologia”?
“Finora attorno ai 60mila euro, ricordiamo che la raccolta continua”.

Pinto fa un appello a non dimenticare la Ricerca.
La Ricerca continua, deve continuare. È importante il finanziamento alla Ricerca, e questo virus ce lo fa capire una volta di più. Uno degli obiettivi principali della nostra Associazione è la promozione della Ricerca tramite l’assunzione di ricercatori. E in questo per noi sono da sempre fondamentali le Stelle di Natale e le Uova di Pasqua AIL”.